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Recensione: “Tienimi con te – La nostra storia si è fatta musica” di Francesco Mastinu

Care Fenici, oggi Ipanema ci parla del nuovo libro di Francesco Mastinu, “Tienimi con te – La nostra storia si è fatta musica” 

Daniele e Matteo, due mondi in apparenza differenti si scontrano in una rocambolesca girandola passionale nella quale i sentimenti faticano a esprimersi. Il giovane Dan è un timido romantico, mentre Matteo ha da tempo rinunciato a credere che l’oggetto dei suoi più grandi successi canori, l’amore, esista davvero. La vita, però, li costringe a confortarsi continuamente con le emozioni che provano, fino a quando la loro storia non diventerà musica.

Due mondi differenti. Due vite all’opposto. Due anime affini che per puro caso si incontrano. Uno sguardo intenso durante un concerto, l’idolo dell’adolescenza di un giovane uomo che si concretizza su un palcoscenico e come per magia diventa l’amore di una vita per entrambi. Chi non avrebbe desiderato una storia simile? Andare al concerto del proprio beniamino e tra le miriadi di fan, catturare lo sguardo proprio della star sul palco e vivere una torrida notte e poi una languida storia d’amore con lui? Immagino tutti. Francesco Mastinu materializza questo sogno imprimendolo sul foglio elettronico e raccontandolo senza retorica ma con una poetica e lirismo inusitati.

Daniele e Matteo sono bellissimi. Ma non perché sono descritti come tali, semplicemente perché sono vivi, reali, efficaci anche se non ingigantiti nella loro avvenenza da descrizioni precise e mirabolanti, anzi, i tratti fisici dei due protagonisti sono pennellate di acquerello, indefinite ed evanescenti ma intense e corpose come solo un quadro dipinto con questa tecnica sa essere.

«Tienimi con te,» sospirò Dan, facendolo riscuotere. Gli carezzò il capo, Dan gli si strinse contro. «Tienimi con te, poi dimentica tutto quello che ti ho detto, ma ora lasciamelo dire.»

«Non c’è nulla da dimenticare, Daniele. Io non ho mai smesso di tenerti con me sin dalla prima volta.»

I due uomini – uno di trenta e l’altro di quarantacinque anni – hanno un passato, un vissuto che celano ai più e che svelano con ritrosia; non sanno più sperare in un amore duraturo, per questo si raccontano che la loro è soltanto la storia di una notte, poi, siccome non sanno staccarsi dal sogno di un nuovo incontro, affermano vivere una relazione senza importanza, che presto si disintegrerà contro il muro che separa i loro mondi.

Invece il loro amore è forte e insistente, e non darà loro pace fino al lieto fine, che il lettore bramerà con ansia. Sul sottofondo la musica che parla attraverso melodie che si fanno parola e gesti.

Due anime aggrappate con un solo paio di ali.

Lo stile è quello a cui Francesco Mastinu ci ha abituato prima con Eclissi e poi con Polvere: non banale, non asciutto e veloce, non dritto a far punto facile in una partita affatto semplice. Era molto probabile scivolare, in una storia come questa, nella retorica, nel banale e ridondante, lasciarsi tentare e ingannare da effetti speciali da telenovela messicana; invece Mastinu, con la grazia di uno stile poetico ma scattante, lirico ma erotico al tempo stesso (e non solo nelle parti hot, che sono magnificamente descritte senza essere specifiche e troppo mirate come di solito appaiono nei MM) dribbla le insidie di una scrittura “alta” e “romantica” e arriva a canestro regalando al lettore emozioni e anche lacrime copiose.

Forse una ripetizione di troppo, un abbinamento di aggettivi eccessivo, una cacofonia dimenticata dall’editor hanno in qualche momento inficiato il percorso, ma si tratta di inezie. Questo romanzo non è solo bello. È bellissimo e raccomandato caldamente.

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