Recensione: L’impostore di Martin Griffin
Titolo: L’impostore
Autore: Martin Griffin
Genere: Thriller
Editore: Giunti
Target: 16+
Data di pubblicazione: 04 Gennaio 2023
Un thriller al cardiopalma ambientato nelle aspre Highlands scozzesi. Un esordio brillante e avvincente nella migliore tradizione del giallo, da Daphne du Maurier a Tana French, da Stephen King a Lucy Foley.
Per Remie Yorke questo è l’ultimo turno al Mackinnon Hotel prima della chiusura invernale. L’indomani potrà finalmente lasciare la Scozia e godersi il tepore di Santiago del Cile. Sempre che la tempesta di neve non blocchi ogni collegamento col mondo esterno… Mentre le temperature precipitano e le linee telefoniche si interrompono, un uomo ferito chiede rifugio. Si tratta dell’agente Don Gaines, rimasto coinvolto in un terribile incidente. L’unico altro sopravvissuto? Il detenuto che la sua squadra stava trasportando. Bisogna isolare l’hotel, controllare ogni via di uscita e mettere in sicurezza gli unici due ospiti dell’albergo. Remie non capisce esattamente cosa stia succedendo, nonostante ciò l’unica cosa che può fare è mettersi a disposizione di quell’uomo; in fin dei conti è un poliziotto.
Ma poco dopo arriva un secondo sconosciuto: anche lui è ferito e anche lui dichiara di essere Don Gaines. Stessa uniforme, stesso nome, stesso tesserino. Qualcuno sta mentendo e Remie, senza alcuna via di fuga, dovrà scoprire chi dei due sta dicendo la verità prima che sia troppo tardi. Perché se non la ucciderà il freddo, lo farà uno di loro…
L’esordio di Martin Griffin mi ha tenuta incollata alle sue pagine. Un thriller che si legge tutto d’un fiato, ricco di colpi di scena e un’ambientazione molto evocativa.
Highlands scozzesi. Un albero isolato da una bufera. Una protagonista, Remie Yorke, caparbia e con un unico obiettivo: finire il suo ultimo turno di notte al Mackinnon Hotel in tranquillità, e poi ricominciare una vita nuova lontano da lì e dal suo passato.
I suoi piani, però, vengono sconvolti dall’arrivo di due uomini, che affermano di essere la stessa persona. Chi dice la verità? Chi è l’impostore?
Sarà difficile per Remie capire di chi fidarsi, perché entrambi sembrano autentici, entrambi sono molto convincenti. In una corsa contro il tempo, lei dovrà affrontare le sue paure e il suo passato. Perché è proprio lì che va ricercata la presenza di quegli uomini all’albergo. Non è una fatale coincidenza, cercano qualcosa e sono pronti a tutto pur di ottenerla.
Il libro è davvero scorrevole e con flashback che rimandano al passato di Remie che permettono di scoprire il suo carattere e quello che è accaduto tra lei e suo fratello. Ci sono diversi colpi di scena che non mi sarei aspettata anche se il finale è stato un po’ prevedibile.
L’ambientazione è molto suggestiva e mi è piaciuta molto, ci sono diverse descrizioni del luogo rese in modo affascinante. È la stessa Remie che ci racconta la folle notte che vive, mettendo in scena tutti i suoi sentimenti, rendendo il lettore partecipe di ciò che le succede. Lo stile rimanda molto alle sceneggiature cinematografiche, con una tensione che permea tutta la narrazione. Non sono riuscita a metterlo giù finché non l’ho terminato. Mi è piaciuto ma il finale non mi ha fatta impazzire, anche se l’ho trovato adatto ai fini della storia.