Intervista in esclusiva: Glynnis Campbell
Prima di tutto, Glynnis, ti ringrazio per aver accettato di rispondere alle mie domande. Sono felicissima di ospitarti nel colorato salotto virtuale di Romanticamente Fantasy.
Sono entusiasta di essere qui e di potermi rivolgere ai lettori di uno dei miei Paesi preferiti: l’Italia! (già che ci sono, mi mangio un gelato virtuale)
Come sei diventata una scrittrice? Hai sempre desiderato fare della scrittura la tua professione?
Ho iniziato a scrivere non appena sono stata grande abbastanza da tenere in mano una matita! Ero molto timida e scrivere era un modo di esprimermi. Ma pur avendo sempre scritto per hobby, ho pensato di farne un mestiere solo a partire da un certo punto della mia vita.
Il romanzo storico è, secondo me, il genere più difficile da scrivere; è necessario documentarsi bene se si vuole fare un buon lavoro. Perché hai scelto di sperimentare il romanzo storico? Sei appassionata di storia?
Da piccola adoravo le favole con i cavalieri dall’armatura scintillante, le belle fanciulle e i grandi castelli. Di conseguenza, quando ho iniziato a scrivere, si trattava soprattutto di storie medievali. Documentarmi mi diverte, soprattutto quando ho l’occasione di visitare l’Inghilterra, l’Irlanda e la Scozia, per vedere di persona i luoghi dove sono ambientati i miei libri! Ma sebbene le storie che scrivo siano ambientate secoli fa, credo che le persone di oggi non siano molto diverse. Amore, onore, giustizia, pregiudizio, rispetto e comprensione sono tutti temi universali, che io amo usare nei miei libri.
Come ti prepari per scrivere un romanzo? Decidi l’epoca di ambientazione, raccogli informazioni e poi crei i personaggi? Oppure inizi dai personaggi e dalla loro storia e poi li inserisci in un’ambientazione? Insomma, come nasce un romanzo di Glynnis Campbell?
Wow, che bella domanda! Di solito parto da una riflessione di tipo “E se…?” Ad esempio: “E se una sorella maggiore cercasse di proteggere la minore dal matrimonio, sposandosi al suo posto?” Oppure “E se una donna intrepida indossasse l’armatura e affrontasse il cavaliere che dovrebbe sposare?” O ancora “E se una spia della Regina si innamorasse senza volerlo del sospettato che sta sorvegliando?” I miei personaggi hanno sempre delle personalità forti. La maggior parte dei miei lettori amano i libri ambientati in Scozia o in Inghilterra e quelli sono i luoghi che conosco meglio, per cui di solito piazzo lì i miei personaggi, sperimentando con diversi secoli del Medioevo, in cerca di quello migliore.
In Italia sono state pubblicate la trilogia delle “Fanciulle guerriere di Rivenloch” e quella dei “Cavalieri dei de Ware”. Come hai fatto a scegliere luoghi ed epoche? Soprattutto, da dove hai cominciato a sviluppare le fantastiche ragazze di Rivenloch? Tra Deirdre, Helena e Miriel, qual è la sorella che preferisci o che avverti come più simile a te?
In realtà, ho scritto le due trilogie in ordine inverso: la prima serie è stata quella dei “Cavalieri dei de Ware”, seguita da quella delle “Fanciulle guerriere di Rivenloch”. Ma mi sono resa conto che aveva più senso pubblicarle in ordine cronologico di ambientazione. Quando ho cominciato a scrivere, mi sentivo più a mio agio con l’Inghilterra del 12° secolo, dove sono ambientati Il mio campione, Il mio guerriero e Il mio eroe. Quando sono entrata a far parte, per matrimonio, del clan Campbell un’antica famiglia scozzese, ho cominciato a interessarmi alle radici di mio marito; di conseguenza ho ambientato la mia serie successiva nella Scozia del 14° secolo, un’epoca di forti tensioni tra Inghilterra e Scozia, arrichhendo di conflitto la serie. È difficile scegliere una tra le sorelle di Rivenloch! Probabilmente sono più simile a Deirdre, dato che in famiglia ero la più grande: protettiva, responsabile e di animo buono. Ma mi è piaciuto molto scrivere della fiera e combattiva Helena ed è stato divertente ideare le doti nascoste della mansueta Miriel.
Arriveranno in Italia degli altri tuoi libri? Se sì, quando? Puoi dirci qualcosa di essi?
Ho appena pubblicato quattro nuovi libri in italiano: si tratta della serie “Donne di Scozia”, formata da Il reietto (un romanzo breve che funge da preludio), La donna di MacFarland, La donna di MacAdam e La donna di MacKenzie. Queste storie sono ambientate nel 16° secolo, durante il regno della regina Mary. I personaggi sono molto diversi tra loro: un’appassionata di scienza che aiuta un soldato ferito; un cacciatore che ferisce per errore una ladra fuggiasca; una spia donna che si innamora di un golfista delle Highlands e una cantrice ambulante che ha una focosa storia d’amore con il cuoco del castello. Presto usciranno anche i volumi tradotti della serie “Fuorilegge medievali”!
C’è un luogo o un momento particolare della giornata in cui preferisci scrivere?
A casa sono solita scrivere col mio portatile sul divano, vicino a una grande finestra che dà sul giardino. L’orario più prolifico è dalle 10 del mattino alle 4 del pomeriggio. Ma adoro anche scrivere in viaggio! A volte accompagno in tour mio marito, che è un musicista, e ho parecchio tempo per scrivere indisturbata quando sono sul bus del gruppo. Inoltre, più o meno una volta all’anno, faccio una breve crociera con la mia amica nonché autrice Lauren Royal; scriviamo tutto il giorno in nave, il che ci rende molto produttive!
- Puoi dirci su cosa stai lavorando ora?
Al momento sto finendo un romanzo breve intitolato La ladra, che farà parte della serie “Fuorilegge medievali”. La protagonista è una ladra di bestiame scozzese, orfana, che deruba un laird solitario il quale, forse, potrebbe darle una famiglia da amare.
Sei mai stata in Italia? Dove? L’Italia è un luogo pieno di arte e il nostro staff viene da tutte le parti del Paese; possiamo raccomandarti qualche destinazione per le tue prossime vacanze?
Adoro l’Italia! Ho avuto la fortuna di visitarla quando il gruppo di mio marito – gli America – è venuto qui in tour qualche anno fa. Abbiamo visitato Venezia, Verona, Milano, Firenze, Roma, Napoli e Bari. Il cibo era fantastico, la gente meravigliosa, il paesaggio splendido e l’arte e la storia mozzafiato! (Un piccolo segreto: quando ero giovanissima mi sono innamorata del David di Michelangelo!). È da parecchio che voglio tornare. Per favore, ditemi quali sono le destinazioni migliori!
Grazie ancora per la tua disponibilità e per il tempo che ci hai dedicato.
Il piacere è mio! Sono molto felice di avere degli amici dalle vostre parti e sono lieta, grazie al mio eccezionale traduttore Ernesto Pavan, di poter condividere le mie storie con voi!
Ringraziamo, oltre a Glynnis, anche il suo traduttore Ernesto Pavan.
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Intervista a cura di:
Traduzione delle domande a cura di: