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Recensione: “Paper prince” di Erin Watt (The Royals n. 2)

Ella non sa dire se la sua vita fosse migliore o peggiore prima che Callum Royal la trovasse. Ma una cosa è certa: da quando è piombata in casa Royal come un tornado, per lei è cambiato tutto. Scuola privata, feste e vestiti costosi. Con la sua grinta e la sua schiettezza, è riuscita persino a vincere l’ostilità dei fratelli Royal, a conquistare il loro rispetto e il loro cuore – in particolare quello di Reed. Il più imperscrutabile dei cinque. Bello, ricco e popolare, Reed ha tutto. Le ragazze fanno la fila per uscire con lui e i ragazzi lo rispettano. Eppure, nulla e nessuno sembra importargli. Perché i Royal sono così: non sono facili ai sentimenti, piuttosto li seppelliscono, fingendo che niente li sfiori. Con Ella, però, per la prima volta dopo la morte della madre, Reed ha permesso a se stesso di lasciarsi andare alle emozioni. Ma il suo mondo crolla quando, dopo una discussione, Ella scompare. Con il cuore a pezzi, e senza lasciare traccia. D’altronde è abituata a scappare e rifarsi una vita ripartendo ogni volta da zero. Tutti incolpano Reed per quella fuga, i suoi fratelli lo odiano e, se possibile, lui odia se stesso ancora di più. Ed è disposto a fare qualsiasi cosa pur di ritrovarla. Ma, se anche ci riuscisse, sarebbe in grado di riconquistare il suo cuore?

E SE IL 27 GIUGNO MI SEMBRAVA DANNATAMENTE LONTANO, PENSARE DI DOVER ASPETTARE UN DATA IPOTETICA A SETTEMBRE È ASSOLUTAMENTE UNA CRUDELTÀ BELLA E BUONA!!!

Prendere in mano il secondo libro di questa serie, avendo ancora ben in mente il finale del precedente, è stato qualcosa di adrenalinico e pauroso insieme. Diciamo pure che, nella voglia di leggere come si sarebbe evoluta la storia, era forte lo spettro del non voler andare avanti per evitare di incappare in altre mazzate epocali. Ma poi si sa, noi lettrici compulsive, adoriamo farci del male, siamo un po’ masochiste, e quindi ho iniziato a leggere come se non ci fosse un domani. Posso assicurarvi che alla fine di questo secondo capitolo, sto decisamente peggio del primo, insomma io vi ho avvertite!!

Senza alcun dubbio, questo è il libro di Reed. Il libro in cui emergono i suoi demoni, i suoi lati più oscuri ma, soprattutto, è il libro in cui vengono messe in luce le sue fragilità, le sue paure, il suo essere solo un ragazzo, cresciuto con troppo rabbia, accerchiato da troppe bugie, che ha fatto della sua spavalderia un’arma a doppio taglio, che lo porterà vicinissimo a perdere tutto.

Abbiamo gli occhi di tutti addosso; i Royal sono a pezzi, signore e signori. I gemelli hanno smesso di parlarmi, Seb deve aver detto qualcosa a Sawyer e ora entrambi mi guardano come se fossi un lebbroso. East sta tentando di soffocare il dolore scopando e Gid è arrabbiato con il mondo. E io? Io sto annegando.

Dopo il finale del primo libro, Ella scappa, senza guardarsi indietro se ne va, vuole allontanarsi per sempre dai Royal e soprattutto vuole dimenticare Reed. Il loro amore è così doloroso da sopportare che salire sul primo autobus, dopo ciò a cui ha assistito, è la sola alternativa. Ma nel fuggire sta mentendo a se stessa, sa bene quanto potenti siano i Royal, quanto impossibile sia staccarsi da loro, sa bene quanto Reed sia presente nel suo cuore e sa che tornare indietro la riporterà dritta dritta tra le sue braccia.

È con questi presupposti che inizia la sua fuga, che s’interromperà di lì a pochi giorni, complice un Callum che finalmente, in questo libro, inizierà a riprendere le redini della sua famiglia, dimostrandosi un padre che ha a cuore tutti i suoi figli e disposto a tutto pur di salvarli da loro stessi e dal mondo intero.

Quando Ella è costretta a tornare a casa Royal, quello che trova è una famiglia a pezzi, i fratelli fanno fronte comune contro Reed. Easton nonostante i pochi momenti di affetto improvviso sembra sempre più distante e deciso a farsi del male, i gemelli sono assolutamente fuori controllo e Gideon è sempre il più oscuro della famiglia. Questo non può che smuovere i sentimenti e la bontà d’animo di Ella, che cercherà di ricucire il rapporto soprattutto con Easton e, allo stesso tempo, si ritroverà a mettere in discussione le sue convinzioni, conducendola inevitabilmente a Reed.

«Abbiamo qualcosa che non va nel cervello, bello. Forse Ella sta meglio senza di noi.»

«Non è vero.»

Ma io penso di sì. Non andiamo bene per lei. Tutto quello che voleva Ella era vivere una vita normale, ordinaria, e con la famiglia Royal non la può avere.

Se non fossi un completo egoista, la lascerei andare. Convincerei East che la cosa migliore per Ella è stare il più possibile alla larga da noi.

Invece, me ne sto zitto e penso a cosa le dirò quando la troveremo.

Reed, da parte sua farà di tutto per farsi perdonare, cercando con ogni mezzo di riavvicinarsi a Ella. A piccoli passi tornerà nella sua vita, perché è consapevole che lei è tutto ciò che vuole, ed è disposto a tutto pur di riaverla.

non ho mai avuto bisogno di niente finché è arrivata lei. Ora non riesco a respirare se lei non mi è accanto.

Assisteremo a tante battaglie interiori, momenti di crisi da entrambi i fronti, passi in avanti e passi indietro come se fosse un balletto coreografato alla perfezione; ma il finale quello sarà il cuore a definirlo, e alla fine anche noi, che abbiamo urlato male parole contro Reed per le sue decisioni, ci ritroveremo a patteggiare spudoratamente per la sua redenzione agli occhi di Ella.

Ci raccontavamo bugie, ci mentivamo a vicenda perché nessuno dei due voleva ammettere la verità: non potevamo resisterci. Almeno, questo valeva per me. Dal momento in cui ha varcato la soglia di casa, tutta grandi occhi azzurri e caute speranze, non sono riuscito a starle lontano.

L’istinto mi gridava che lei portava guai, ma si sbagliava. Non era lei a portare guai, ero io. Sono ancora io.

Reed il distruttore.

Sarebbe un soprannome figo, se non stessi distruggendo la mia vita e la sua.

E mentre saremo lì a gridare vittoria nel veder tornare il sole sulla nostra adorata coppia, ecco che arrivano i momenti oscuri. Sì amiche mie, perché se nel primo libro la mazzata l’abbiamo presa all’ultimo capitolo, qui sarà un susseguirsi di eventi che mineranno il nostro cuore. Vi sentirete tipo pungi ball, per un sospiro di sollievo tirato in maniera silenziosa, ecco che altri colpi di scena vi lasceranno letteralmente senza fiato, e allora nel girare pagina per leggerne ancora, v’imbatterete solo nella scritta RINGRAZIAMENTI. In quel momento, credetemi, tutto vorrete fare fuorché ringraziare qualcuno.

Arrivare alla fine del secondo libro, con questo finale e non avere una data precisa di uscita del terzo, è psicologicamente destabilizzante, almeno per me che innamorata dei lieti fine sono lì che immagino, confabulo, costruisco e disfaccio a mio piacimento potenziali retroscena. Diciamocelo, potrei andare benissimo a leggere qualche recensione amatoriale, per sapere come va a finire, ma poi che gusto ci sarebbe??? Allora me ne sto qui a rileggere le frasi che più mi hanno fatto sospirare e, con pazienza, aspetto che arrivi settembre e che Reed e Ella abbiano la loro degna e rosea conclusione… Gentili Autrici ho scritto ROSEA CONCLUSIONE, MI RACCOMANDO!!!!!

«Mi sei mancata ogni secondo che sei stata via, ti ho pensata ogni dannato momento. Vuoi odiarmi per quello che ho fatto? Non prenderti il disturbo… odiavo me stesso già molto tempo prima che tu arrivassi qui».

«Non sai chi sono io.»

«Sì, invece. L’hai detto tu stessa… ti vedo. Vedo la tua sofferenza, la tua solitudine e il tuo orgoglio, che ti impedisce di contare su chiunque. Vedo il tuo cuore e il fatto che tu voglia salvare il mondo intero, compreso uno stronzo come me.» Gli si spezza la voce. «Ne ho piene le scatole di fare giochetti, Ella. Per me al mondo esisti solo tu e nessun’altra. Se mi vedi parlare con qualcuna, sappi che sto parlando di te. Se mi vedi camminare accanto a qualcuna, vorrei che fossi tu.» Fa un passo verso di me. «Sei l’unica per me.»

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Voto Chicca 4,5

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