Recensione: “Sei tutto per me” di Jennifer L. Armentrout (Serie Ti aspettavo n. 7)
Ci sono volute poche ore perché il mondo di Jillian Lima andasse in frantumi, e sei lunghi anni prima che lei trovasse il coraggio di tornare a casa per gestire la palestra del padre. Jillian adesso è pronta ad affrontare qualunque ostacolo, tranne uno… Brock, il ragazzo cui aveva confessato il suo amore, per ottenere in cambio un secco rifiuto. Brock Mitchell ha fatto molta strada da quand’era un teppista di quartiere. Grazie al padre di Jillian, è diventato un campione di boxe, nonché lo scapolo più ricercato della città. E gli basta uno sguardo per capire che Jillian non è più la ragazzina insicura che aveva respinto: è diventata la donna dei suoi sogni, l’unica che lo faccia sentire completo. E anche Jillian, ogni volta che è con lui, ha l’impressione che ogni difficoltà scompaia e sente rinascere il seme della speranza. Tuttavia, non appena il passato bussa alla sua porta, Jillian capisce che è venuto il momento di combattere contro i suoi demoni. La relazione con Brock le darà la forza necessaria per chiudere i conti in sospeso una volta per tutte o sarà il tallone d’Achille che la distruggerà?
Con Sei tutto per me Jennifer Armentrout ci regala il capitolo finale della serie Ti aspettavo, una serie che volume dopo volume mi è entrata nel cuore e mi ha accompagnata per lunghi pomeriggi. Quindi, prima ancora di aver in mano questo libro, ho provato un profondo senso di malinconia al pensiero che era arrivata la sua conclusione. Non ero, e non sono pronta, ad abbandonare questi meravigliosi personaggi che negli anni mi hanno emozionato con le loro paure e imperfezioni, ma che sempre e comunque hanno trovato la forza di riprendere in mano le loro vite. Personaggi tutti segnati da eventi tragici, nel loro passato, con i quali però la scrittrice è riuscita sempre a farmi entrare in sintonia con le loro sensazioni più profonde. Si è capito che adoro le storie della Armentrout? Che siano di genere contemporaneo o che si tratti di fantasy, il suo stile mi ha sempre catturata.
Purtroppo non posso dire lo stesso di questo libro.
Brock, il protagonista maschile, è un personaggio che abbiamo intravisto in alcuni libri precedenti; avevo grandissime aspettative su questo campione di pesi leggeri prima e pesi massimi dopo, e ho bramato il suo libro sin dalla sua pubblicazione in lingua. Forse il mio errore è stato proprio questo, gli ho scaricato addosso tutta la responsabilità di chiudere una magnifica serie. Mi aspettavo una storia da fuochi d’artificio, tuffi al cuore e farfalle nello stomaco. Ma per buona parte della lettura non ho trovato nulla di tutto ciò, con mia immensa delusione.
Ma partiamo dall’inizio. La nostra protagonista, Jillian, è una giovane donna di 27 anni, una ragazza che ha vissuto in passato una tragica notte che le ha cambiato la vita; una notte dove non solo il suo giovane cuore è stato calpestato, seppur inconsapevolmente, ma anche una notte in cui il suo corpo è stato vittima di una feroce violenza. È una giovane che è riuscita, con tanta fatica, a superare quegli attimi drammatici e le spaventose conseguenze che le hanno causato. Una donna che da allora si accontenta solamente di sopravvivere e che, nel momento esatto in cui ha ritenuto di essere abbastanza forte, ha deciso di cambiare vita, abbandonando la città natale soprattutto per non dover rivedere più Brock, colui con cui è cresciuta, che ha sempre amato ma con il quale sa di non aver nessuna possibilità.
Sono passati sei anni dal loro ultimo incontro ma nell’attimo in cui Jillian e Brock si ritrovano faccia a faccia, antichi sentimenti riemergono prepotentemente nel cuore della ragazza. Nonostante ciò, non è pronta né vuole rischiare di mettere in gioco di nuovo il suo cuore e per questo decide di mantenere il rapporto su un piano professionale prima e amichevole dopo. Ma non ha minimamente preso in considerazione il fatto che Brock potrebbe non vederla più come una specie di sorellina minore da tutelare e proteggere. Brock e Jillian son cresciuti insieme legati da una profonda amicizia, ci son sempre stati l’uno per l’altra, ma le cose a distanza di tutti questi anni son cambiate. Jill è cambiata. Non è più la ragazza che sognava di girare il mondo e visitare i magnifici posti di cui legge nei suoi libri preferiti; è una donna ad oggi che ha relegato in un angolino i suoi desideri e le sue ambizioni, cercando solamente un senso di sicurezza a scapito della felicità.
Per quanto provi a creare un distacco emotivo e fisico da quell’uomo che in passato l’ha profondamente ferita, però, Jill non ne è del tutto capace.
Brock, dal canto suo, ha una visione completamente diversa della Jill di oggi rispetto alla ragazza che era la sua ombra. Nuove emozioni caratterizzano il legame appena riallacciato, ma se da una parte Brock è implacabile nei suoi obiettivi di conquista, dall’altra Jillian teme che il suo atteggiamento sia dettato non dall’amore, che ha sempre sperato di suscitare in lui, ma da un profondo senso di colpa per quello che le è successo.
Ma a prescindere da tutto quello che alberga nel suo cuore e nella sua mente, verso il suo unico e vero amore, Jill decide che dopo sei lunghi anni è arrivato il momento di riaprirsi alla vita, di sgusciare dall’involucro di sicurezza in cui si è nascosta per tutto questo tempo. Jill, dopo anni di timori e insicurezze, ci stupisce con la sua voglia di tornare ad essere la ragazza che era un tempo, una scelta che matura con le sue sole forze e lo fa per se stessa in primis.
Il suo personaggio vi susciterà molta tenerezza perché, seppur distrutta nell’animo e nel corpo, pian piano si riapproprierà della propria vita.
Ho fatto invece molta fatica a entrare in sintonia con Brock e questo è stata una triste scoperta perché, come vi ho detto, è soprattutto per il suo personaggio che ho atteso il libro con trepidazione. Il vero mistero per me rimane tuttora cosa sia cambiato in questi sei anni da portarlo a provare dei sentimenti per quella che allora considerava una sorella minore. Non è che Jill abbia subito un cambiamento da giovane ragazza inesperta a femme fatale, anzi, nel caso è l’esatto opposto, essendo diventata molto più insicura. È come se all’improvviso si fosse risvegliato e si fosse accorto di provare forti sentimenti e un’incredibile attrazione per la ragazza, ma sinceramente continuo a non trovarlo molto credibile. Mi sarebbe piaciuto avere un quadro più completo sui suoi pensieri e sulle sue emozioni. È vero, il libro è raccontato interamente dal punto di vista di Jill, con qualche salto temporale che ci spiega il loro trascorso, ma non credo sia una giustificazione per la totale assenza di empatia con il suo personaggio. Sia nel passato che nel presente, ho trovato alcuni suoi atteggiamenti molto egoistici, tanto che a un certo punto ho iniziato a fare il tifo per una Jillian single!
La nota molto bella di questo libro, però, è che ritroviamo quasi tutti i personaggi delle storie precedenti, scoprendo così come le loro vite sono proseguite, le loro famiglie allargate e i loro progetti lavorativi realizzati.
Insomma la serie, secondo me, meritava un finale più scoppiettante e sicuramente molto più emozionante, e anche se ho aspettato a lungo per leggere di Brock, è stata Jillian a conquistarmi. Jill che come tante di noi è una gran fan della Confraternita del Pugnale Nero, che si perde nelle letture di bellissimi romanzi d’amore, che desidera visitare la Scozia… la nostra amica – “librosa” (concedetemelo) ideale, insomma.
Nonostante tutte le perplessità che vi ho elencato, (e ci tengo a sottolineare che sono strettamente personali, quindi non è detto le abbiate anche voi), vi consiglio di leggerlo per chiudere il cerchio di questa meravigliosa serie.
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