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Recensione “Il Cavaliere Solitario” di Larissa Ione (Lords of Deliverance series #4)

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Sono qui. Cavalcano insieme. Possono fermare l’Apocalisse o lasciare che si scateni. Arriva il quarto, emozionante capitolo dei Cavalieri della Libertà. Le profezie, rimaste inascoltate, stanno per avverarsi. Jillian Cardiff si è rifugiata in un luogo isolato sulle Montagne Rocciose per dimenticare l’attacco del demone che l’aveva quasi uccisa.

fan art Alessia

Ma la sua pace viene presto interrotta dal ritrovamento di un affascinante sconosciuto, un uomo senza memoria che lei salva dal congelamento. Bello, dolce e protettivo, Reseph ricorda solo il suo nome e sembra proprio il tipo di cui ci si possa fidare. Reseph non ha idea del perché sia comparso nella vita di Jillian, sa solo che vuole restarci. Non sa ancora che ha portato con sé una scia di violenza, soprannaturale e feroce. Quando scoprirà di essere Pestilenza, il Cavaliere della devastazione, lui e Jillian dovranno affrontare la sfida più grande di tutte: sconfiggere gli orrori del passato per riscattare un futuro che entrambi profondamente desiderano.

Questo è il quarto capitolo della serie Lords of Deliverance, i Cavalieri della Libertà, che conclude la serie legata ai Cavalieri dell’Apocalisse, seguita poi da quella angelica, molto attesa, con Reaver.

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Reseph, il Cavaliere malvagio portatore di Pestilenza, sopravvissuto alla battaglia mentre era posseduto dal suo alter ego demoniaco sin da quando era stato distrutto il sigillo, si ritrova nudo, sulla neve gelida e senza memoria, l’unica cosa che ricorda è solamente il suo nome e niente altro; in questo stato viene trovato e soccorso semi cosciente da Jillian, che lo salva dall’assideramento.

Jillian è una ragazza solitaria e dal vissuto traumatico, anche lei una sopravvissuta, vive un’esistenza appartata con la compagnia dei suoi animali: il suo cavallo Sam e il suo adorato gatto Doodle, il quale si affezionerà moltissimo a Reseph; ogni tanto viene a trovarla la sua amica Stacey, per il resto cerca con tutte le sue forze di condurre un’esistenza tranquilla, anche se deve fare i conti ogni giorno con i suoi demoni interiori, devastanti tanto quanto quelli reali che ha incontrato, vivendo in un cottage circondato dalla natura e dai boschi.

Reseph, nonostante la perdita della memoria, sente sin da subito di non essere un umano, tanto che usa il termine “umani” spesso e questo destabilizza Jillian, che attribuisce comunque la colpa allo stato mentale precario di lui.

Quando è fuori dal cottage, tra il folto della fitta vegetazione, nella calma apparente, Reseph sente la presenza di qualcosa di maligno intorno a sé, questo lo rende iperprotettivo nei confronti di Jillian, ha paura di farle del male, ma purtroppo dovrà prima o poi fare i conti con il suo “lato oscuro” e sarà una durissima lotta.

«Vai dentro. C’è qualcosa di pericoloso qui fuori.»

«Non credo che sia necessario.»

Alla fine, si arrese e si voltò verso di lei. «Perché no?»

Ci fu un momento di silenzio e poi Jillian disse qualcosa che lo fece gelare fin nelle ossa. «Perché sei stato tu, Reseph. Il ruggito proveniva da te.»

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Non tutto è totalmente buono o cattivo, la Ione intreccia sapientemente le storie dei suoi personaggi per catturare l’attenzione del lettore fino alla fine, giocando con la trama ricca di avventura e sensualità, in un mondo pericoloso, spietato, crudele ma magico, dove forze contrapposte lottano continuamente per mantenere l’equilibrio, un equilibrio precario legato da profezie nefaste. Non tutto è quello che sembra, ma poi l’Amore risulta la cura più efficace per gli animi tormentati e feriti.

«Sei stata tu, Jillian. Sinceramente non so proprio se avrei avuto la forza di sovrastarlo, ma non potevo lasciare che ti facesse del male. E non potevo lasciare che quello che aveva fatto mi perseguitasse.»

 

Serie Lords of Deliverance:

 

A cura di:

 

 

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Voto Wolf

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