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Recensione: “Passione Eterna” di Larissa Ione Serie Demonica#3

Serena Kelley è una donna dai molti segreti. Da bambina le è stata concessa l’immortalità, a patto che rimanga vergine. Serena, però, non è immune al fascino maschile e quando incontra il demone Wraith sa che non potrà sfuggire al suo richiamo. Sarà lui a strapparle per sempre un dono così prezioso?

 

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Wraith è un demone implacabile e letale. Ma quando uno dei suoi nemici lo avvelena, deve convincere Serena a offrirgli l’unico antidoto in grado di salvarlo, e così la donna che dovrebbe annientare diviene la sua speranza. E mentre il loro mondo vacilla irrimediabilmente, i due si perdono fra le ombre della seduzione, lasciando al destino la scelta che tanto temono… Fra tentazioni proibite e desideri fatali, Larissa Ione ci presenta il nuovo capitolo di una serie ricca di colpi di scena e sensualità, che vi terrà sveglie fino a notte fonda.

Caldo, anzi bollente… Come altro definire Wraith, il demone Seminus protagonista di questa meravigliosa serie? Ma andiamo con ordine. Wraith è il minore dei fratelli, in parte demone Seminus, la cui sopravvivenza è legata al sesso, e in parte vampiro (grazie alla terribile madre), lato di sé per il quale nutre un odio profondo. Wraith è condannato a morte da una tossina iniettatagli da un killer, tossina che minaccia sia lui che i suoi fratelli per via del loro legame; l’unica soluzione è prendere la verginità di Serena, umana incantata, e con essa il suo incantesimo di protezione. Ma Serena si dimostra da subito un osso duro, sa di essere invulnerabile e non ha paura dello scontro, mentre Wraith, preparato al meglio per mostrarsi diverso da com’è al fine di conquistarla, riuscirà a non cadere nella sua stessa trappola? Riuscirà a scegliere i suoi fratelli? Riuscirà a fare la cosa giusta?
Iniziamo dicendo che il livello di adrenalina e ormoni in questo libro è alto, molto alto, e si mantiene costante per tutto il racconto, persino nei momenti di lotta in cui di passione ce n’è ben poca. Del resto, essendo il protagonista un demone sessuale, non poteva essere altrimenti!

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A rafforzare questa impressione, un linguaggio pulito dal punto di vista grammaticale e metaforico, ma al tempo stesso sporco, legato a elementi sessuali che scivolano nel profondo. Insomma la Ione riesce in maniera impeccabile a creare con le parole la magia del demone Seminus tanto da farla sembrare vera, tangibile attraverso le pagine del libro, anche nei momenti in cui il sesso non è palese.

«Quando dico che farò qualcosa, la faccio» disse massaggiando pigramente con il pollice le dita di Serena e facendole mancare il respiro, consapevole come non mai del contatto tra di loro. «E quando voglio qualcosa, me la prendo.» Oh… Dio. Il tono oscuro e seducente della sua voce le arrivò nel profondo e si aggrappò al suo grembo. E – wow – i suoi occhi dicevano ‘Ti porterò a letto e ti porterò in paradiso.’ «Sei molto sicuro di te stesso, non è vero?» «Visto che in questo mondo così incasinato non si può essere sicuri di niente, si deve almeno essere sicuri di sé.» Poi le lasciò la mano, ma solo per spostare il suo tocco su una spalla con un movimento innocente, ma che le diede pericolosamente i brividi. «Andiamo.»

Ho amato Wraith dal primo istante anche se è biondo… Quel suo modo sfrontato, irriverente, che ritorna durante tutta la storia e nel finale del libro, nonostante i momenti critici, a mascherare un enorme coraggio ed un cuore ancor più grande, sepolto sotto strati di odio; quel suo anteporre gli altri a sé stesso, inconsapevolmente o meno, che lo fa apparire più come il principe azzurro che come l’orco delle favole.

Il tipo con il dishdasha si voltò verso l’altro. «Lasciaci soli.» L’imperativo nella sua voce la fece sussultare, ma il tipo con la t-shirt si limitò a sollevare le mani in un gesto distensivo. «Ehi, amico, io è qui che devo essere. E tu?»

Non c’era quasi niente di cui gli importasse qualcosa, ma l’ospedale gli aveva dato uno scopo nella vita in un momento in cui si era ritrovato senza una direzione e con istinti autodistruttivi. Non che adesso non ne avesse, ma era molto maturato. Probabilmente, se era ancora vivo, lo doveva solamente ai suoi fratelli e all’ospedale. Ancora più importante, per Eidolon e Shade l’ospedale era tutto.

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Serena, da parte sua (e aggiungerei “finalmente!”), non è la classica protagonista fragile e indifesa, ma è una donna che suo malgrado ha dovuto imparare a cavarsela da sola; grazie all’incantesimo non ha paura di affrontare le situazioni, e questo dà anche a lei quella nota sfrontata che apprezzo molto.

Serena si liberò dalla presa di Wraith, corse verso il camioncino e saltò agile sul retro del veicolo assieme al demone. Incredibile. Quella donna non aveva idea di cosa fosse l’istinto di conservazione. Wraith si lanciò verso di loro atterrando di fianco a Serena che stava prendendo a pugni la creatura.

Insomma un crescendo di emozioni e adrenalina! Mi sono appassionata alla storia tanto da sentire il treno sotto i miei piedi e gridare “Scappa!” insieme a Wraith!
Larissa Ione è riuscita a tessere un racconto coinvolgente, esaltante, che lascia col fiato sospeso fino all’ultimo. Ovviamente il lieto fine è scontato, ma l’autrice ce lo fa sospirare, e anche in un’atmosfera di amore sdolcinato (che purtroppo io non amo) Wraith non perde i suoi modi da sbruffone. Insomma finalmente un personaggio che rimane fedele a sé stesso nonostante incontri la sua anima gemella; un finale insolito ma scontato e, soprattutto, un libro che, pur facendo parte di una serie, può essere letto anche da solo. Questa per me è un assoluta novità, che fa guadagnare punti ad una storia già di suo coinvolgente e che invoglia comunque a continuare la lettura degli altri volumi.

Serie Demonica:
Brivido Eterno #1
Desiderio Eterno #2
Passione Eterna #3
Estasi Eterna #4
Peccato Eterno #5

Racconti:
Amore Eterno

Recensione a cura di 
Editing a cura di 8

Review Overview

Voto di Kida 4.5

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