Recensione: “Il tempo delle seconde possibilità” di Patrisha Mar
Stefano Solari è un pubblicitario dalla promettente carriera, ma è anche un uomo che ha perso se stesso e che ha un disperato bisogno di rimettersi in gioco e dimenticare. Complici un viaggio di lavoro, un romanzo di Jane Austen e la magica Irlanda, Stefano incontra Caitlin Murphy, la giovane guardiana di un faro, che, nonostante le difficoltà della vita, ha imparato a credere nel destino e nelle seconde possibilità. Fra loro nasce una tenera amicizia, e dopo qualche mese lei viene invitata a Milano, ma proprio quando i due cominciano ad avvicinarsi, il passato di Stefano torna con prepotenza a bussare alla porta, scombinando ancora una volta i suoi piani. In un’altalena di emozioni, rimpianti, dolore e speranza, Stefano e Caitlin vi accompagneranno in un indimenticabile viaggio alla ricerca del vero amore e della felicità, perché tutti hanno diritto a una seconda possibilità.
Ammetto che è il primo libro che leggo di questa autrice e averlo in anteprima mi ha consentito di scoprire emozioni e avere delle reazioni senza pregiudizi iniziali.
Diciamo che Patrisha Mar mi ha riconciliato con il genere ‘romance’, troppo bistrattato ultimamente e troppo ‘invaso’ da elementi dark o erotici che mi avevano un po’ fatto disamorare delle storie d’amore.
Perché qui di amore si parla, e ce n’è in abbondanza. Ma di quello vero, di quello che tocca il cuore e che vi fa scappare anche una lacrimuccia.
Il libro parte dal far conoscere Stefano, un uomo trentenne, bellissimo, rampante e… con il cuore infranto. Bello shock iniziare così una storia, ma che ti prende l’anima e te la contorce fino a farti sentire il dolore del protagonista.
Ha avuto una notizia che lo ha straziato nel profondo e che ha rimesso in discussione tutto il suo presente, toccando corde e sentimenti del passato di cui credeva di essersi liberato.
Così accetta di partire per l’Irlanda, dove incontrerà una persona, Caitlin, capace con la sua dolcezza di rimescolare la sua vita e il suo cuore.
Ho amato il libro per cinque buoni motivi: l’Irlanda, il faro, l’amore in comune con l’autrice per la serie di Reminton Steel, i protagonisti imperfetti e la purezza dei loro sentimenti.
Quindi adesso vi elenco cinque buoni motivi per cui credo valga la pena leggerlo:
1 – Stefano è descritto con cura, con dovizia di particolari ed è pennellato e cesellato dalle mani di una donna che gli ha dato anima e fascino. Ma soprattutto cuore. Chissà se Patrisha ha davvero incontrato un personaggio del genere…
2 – Caitlin. Un vero folletto intrigante, passionale, dolce e forte, come piace a noi. Una donna che ha avuto una vita difficile, imperfetta per il suo passato, non nei canoni attuali delle protagoniste femminili dei romance. Ma la amerete. Oh si, se la amerete. Un cuore così puro non lo ritroverete da nessuna parte, men che meno nella vita reale. E vorrete essere lei.
3 – L’Irlanda. E devo forse dirvi io perché amare questo grande e stupendo paese? Se non lo amerete per la birra o la cucina, allora lo farete per le sue scogliere. O per i suoi castelli. O per i suoi paesaggi da brughiera e prati. O il suo oceano. O magari per tutto questo insieme.
4 – Il faro. Quanto amo io i fari neanche lo immaginate. Rappresentano il potere verso il futuro, scrutando l’orizzonte dai suoi vetri, illuminati fiocamente dalla luce di una lampada. E poco importa se non è diroccato o abbandonato come nei migliori film di terrore, ma affascinante, romantico o semplicemente rustico. I fari rappresentano sempre un inizio, un ricominciare perpetuo che dà speranza e tanta luce al futuro.
5 – L’amore. Quello vero. Quello talmente intenso da contorcerti le viscere e struggerti. Quello che ti permette di non buttarti via per un tenero bacio o una notte d’amore da dimenticare il giorno dopo. Quello non fatto di scene di sesso bollenti ma di emozioni che ti fanno sospirare durante la lettura. Qui ci sono cuori che battono, anime che si struggono, desideri confessati a cuore aperto che ti lasciano spaesato. Non siamo abituati a parlare apertamente dei nostri desideri o dei nostri sentimenti, mentre Stefano e Caitlin ci sembreranno due alieni che hanno trovato il modo di raggiungere la felicità, nonostante tutti i dolori e i problemi che ha riservato il passato e che viene loro prospettato dal futuro.
Ancora non sono riuscita a convincervi? E se vi dico che mi sono detta: “Leggo qualche pagina e poi continuo domani”? Ho cominciato alle 23.40 di sera e ho smesso alle 03.23 perché non riuscivo a lasciarli andare.
Oh ecco, finalmente vi siete sciolti.
E usateli ‘sti sentimenti, che male non vi fanno.
PS: Tra l’altro tutto nasce a causa di un fortuito caso in cui è protagonista il libro stupendo di Jane Austen, Persuasione. Vi piacerà!
Buona lettura!
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