Recensione: “Rattlesnake – Serpente a sonagli” di Kim Fielding
Vagabondo fin dall’adolescenza, Jimmy Dorsett non ha né casa né speranze. Possiede solo un borsone, delle storie e un vecchio catorcio. In una fredda notte nel deserto, dà un passaggio a un autostoppista che gli lascia un’altra cosa: la lettera scritta da un uomo che sta per morire al figlio che non vede da anni.
Nel tentativo di consegnare la lettera, Jimmy arriva a Rattlesnake, una cittadina ai piedi delle Sierras californiane. Al centro del paese c’è il RattlesnakeInn, dove il bel barista è Shane Little, un ex cowboy. Tra loro scoppia la scintilla, e quando la macchina di Jimmy esala l’ultimo respiro, Shane gli trova un lavoro come tuttofare alla locanda.
Nella comunità di Rattlesnake e tra le braccia di Shane, Jimmy trova una pace a lui sconosciuta ma che non può durare. La strada continua a chiamarlo, e di sicuro Shane – un uomo forte e orgoglioso, con un passato doloroso e un presente difficile – merita di più di un vagabondo bugiardo che non riesce a stare fermo a lungo nello stesso posto.
Intima, lenta e molto romantica. Una storia che ci racconta come, a volte nella vita, una buona azione nei confronti di una persona incontrata per caso, ci può cambiare la vita. Jimmy è un quarantenne che fin dalla prima giovinezza è vissuto vagabondando per gli Stati Uniti, e se si è fermato solo lì è perché non ha mai posseduto un passaporto. Ha sempre vissuto per strada, solo, facendo ogni tipo di lavoro, alle volte con qualche soldo in tasca, altre volte senza un centesimo. All’inizio di questa storia è in macchina, una vecchia carretta che sa non gli farà fare ancora molta strada. È ancora indeciso su quale sarà la prossima meta del suo viaggio, quando, ad una stazione di servizio, vede un vecchio che sta aspettando invano un passaggio. Spesso si è trovato nei suoi panni e perciò decide di farlo salire. L’anziano vagabondo è messo molto male e la sua meta è Rattlesnake, dove in gioventù ha lasciato un figlio piccolo che non ha più visto; ora, sentendosi prossimo alla fine e pieno di rimpianti, sta tornando verso quella che una volta era la sua casa per dare una lettera a Shane, suo figlio, in cui tenta di scusarsi. È molto tempo che se la sta portando nella borsa e non vuole morire senza aver portato a termine questo compito. Ma il destino decide diversamente e la morte sopraggiunge dolcemente durante la notte, nella macchina del nostro protagonista. Jimmy ha conosciuto il vagabondo solo per qualche ora, ma la loro vita è molto simile e in qualche modo si sente in dovere di portare quella lettera a destinazione. Non ha un indirizzo, ma un nome: Shane Little. Ed ora ha anche una meta: Rattlesnake.
Jimmy vuole fare un ultimo favore ad un uomo che ha conosciuto sulla strada, dove ha sempre vissuto dalla morte della madre, una donna che ha incontrato solo uomini che non sono stati in grado di amare suo figlio, che è stato lasciato a se stesso e tenuto in disparte anche dai fratellastri, che non lo hanno mai considerato parte della famiglia. Rifiutato, emarginato, giudicato alle volte solo per la sua povertà, Jimmy ha fatto il possibile per non perdersi: ama leggere e appena può cerca di trovare dei libri; si impegna per avere sempre un aspetto pulito e dignitoso, anche se non sempre è possibile.Quando ha dovuto rubare e prostituirsi per mangiare, lo ha fatto solo per necessità, sentendosi male e infelice. Non ha speranze, solo la curiosità di sapere cosa ci sia dietro il prossimo angolo. Ma la città di Rattlesnake e Shane lo sorprendono. Per la prima volta ci sono persone che si preoccupano per lui e, nonostante lo zaino sia sempre pronto, c’è sempre qualcosa che gli fa decidere di partire il giorno dopo: tipo “oggi piove, devo finire questo lavoro, martedì è giorno di paga, non voglio dare una delusione a Shane”.
Shane, che lo trova bello, nonostante non sia più giovane, senza niente da offrire, e fin troppo magro, gli fa intravedere una vita che Jimmy non ha mai neppure immaginato potesse essere sua. Ma non è facile lasciarsi andare ai sentimenti quando nella tua vita l’amore non c’è mai stato, quando dormire in un letto e avere un tetto sopra la testa non è mai qualcosa di scontato, e quando tutti ti hanno sempre fatto ritenere indegno di essere amato. Non è un libro in cui accada molto o che vi sia una trama piena di ritmo. Eppure in queste pagine avviene tantissimo a livello emozionale. C’è lo sbocciare di un amore fra due persone ferite, che hanno sofferto e che sono entrambe piene di cicatrici, sia nel fisico che nell’anima. Una storia che ci parla di seconde possibilità e dei regali che la vita, inaspettatamente, ci può fare quando ormai non ce ne si aspetta più, raccontata con grande dolcezza e maestria. Un personaggio quello di Jimmy che non dimenticherete.
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