Recensione “Demon’s Night” di Gena Showalter (Lords of the Underworld #1)
Un guerriero immortale costretto da una maledizione a morire e a risorgere ogni notte… Una giovane donna mortale tormentata dagli echi del passato…
Da sempre Ashlyn Darrow sente le voci delle persone che il destino ha condotto in quei luoghi. Un tormento che non le dà pace, finché non viene a sapere che nella cupa fortezza alle porte di Budapest vivono delle creature dai poteri soprannaturali in grado di salvarla. Quando incontra Maddox, un impetuoso guerriero prigioniero di un inferno tutto suo, per lei è come un sogno che si avvera. Le voci improvvisamente tacciono, e una passione irresistibile l’attrae verso quell’uomo cupo e affascinante. Ma ogni bacio, ogni carezza, la conducono più vicino alla distruzione, e a un’estrema prova d’amore.
Bene ragazze, voglio iniziare questa recensione con un sondaggio veloce…
Quante di voi hanno sognato di domare un vero bad boy? Di essere oggetto di una adorazione tale che ogni vostro desiderio è un ordine, ogni vostra esigenza sarà soddisfatta e ogni minaccia alla vostra sicurezza sarà brutalmente estirpata? E se il cattivo ragazzo in questione contenesse in sè un potente demone?
Non ho neanche bisogno di attendere la risposta, vi vedo già mentre vi dimenate nella foga di alzare la mano!
Ecco: il primo libro della serie Lord of the Underworld non solo soddisferà questa richiesta, ma darà inizio ad una dipendenza dalla quale neanche San Patrignano potrà liberarvi.
Il protagonista maschile è Maddox; un tempo tra i più valorosi guerrieri degli Dei, segnò il suo destino quando, accecato della gelosia per il compito affidato a Pandora, si mise in combutta con gli altri guerrieri per sottrarglielo e sminuirla agli occhi degli Dei.
Ma qualcosa andò storto, il vaso si aprì e i demoni si riversarono sulla terra.
A ripristinare l’ordine fu Zeus che – adirato per l’affronto – prese due piccioni con una fava e tolse di mezzo i demoni inserendone uno all’interno di ogni guerriero. Custodirli sarà la loro condanna eterna.
Al nostro Maddox venne assegnato “Violenza” contro il quale perse subito la prima battaglia, ed in preda alla sua furia violenta, commise un secondo abominio agli occhi di Zeus che lo punì con una doppia Maledizione: quella della Morte.
E così da allora, ogni notte a mezzanotte è condannato a morire nello stesso modo in cui ha sottratto la vita alla sua prima vittima, e a patire il fuoco degli Inferi sino all’alba successiva.
La protagonista femminile è Ashlyn, una giovane donna con una capacità davvero fuori dal comune: riesce a sentire l’eco delle conversazioni del passato.
Questo dono la priva di ogni cosa, la fa diventare una sorta di cavia da laboratorio, e successivamente uno strumento di ricerca. Nessuno la tratta come un essere umano, né viene considerata come donna. Relazionarsi con lei è difficile, e il silenzio, per gli altri scontato, è un dono raro e prezioso, impossibile da ottenere.
Ed è proprio la ricerca di questo silenzio che la spinge verso la fortezza di cui “ha sentito”, dove vivono degli essere soprannaturali in grado di aiutarla. Le voci sussurrano che siano angeli. La speranza, si sa, è stata l’ultima ad uscire dal vaso e – beffa del destino – sarà proprio questa nobile emozione a condurre Ashlyn tra le braccia di Maddox.
La prima parola che mi viene in mente per descrivervi questi due protagonisti è affamati.
Non di cibo ovviamente, ma di vita, di affetto, di silenzio, di ascolto, di Amore.
La cosa davvero tenera è che nessuno dei due è consapevole di questo estremo bisogno, sono troppo concentrati a domare i propri demoni per capirlo.
Entrambi sono stati strumenti di qualcuno: Ashlyn dell’istituto per cui lavora e che l’ha cresciuta, Maddox degli Dei che lo hanno generato come guerriero, e poi lo hanno maledetto con la custodia di uno tra i più pericolosi demoni del vaso.
Evitare che Violenza assuma il controllo della sua mente è per Maddox un lavoro a tempo pieno e, unito alla maledizione di Morte, lo rende un uomo scontroso e schivo.
Fino all’arrivo di Ashlyn, che riesce a conquistare l’uomo e ad ammaliare il demone mettendoli, per la prima volta nei secoli, d’accordo su qualcosa: lei ha la priorità su tutto, persino su loro stessi.
Questa peculiarità mi ha conquistata. Toccare con mano l’amore che riesce a domare il male più oscuro, fino a quasi renderlo suo servo, ma senza “asservirlo”, semplicemente amandolo così com’è.
Trattandosi del primo volume di una serie, vi troverete davanti un romanzo molto ricco di dettagli.
Viene presentata la storia passata che ci ha portati fino ad “oggi”, vengono accennate le storie dei vari personaggi, i loro caratteri, le loro debolezze.
Eppure la Showalter riesce a non annoiare mai il lettore, amalgamando presente e passato, retroscena e vita contemporanea, con una maestria rara.
Nessun dettaglio viene dimenticato. Nessuna emozione è lasciata in sospeso, con una dovizia di particolari che stupisce persino la più avida e pignola delle lettrici: Me.
recensione a cura di