Release party e Recensione in anteprima: “Deus Machinae” di Thea Harrison
Prima di incontrare Dragos, Pia Giovanni, mezza umana e mezza wyr, era sola e in fuga. Adesso ha un compagno, è incinta, e si sta dirigendo verso sud per riparare il fragile rapporto tra i wyr e gli elfi. Stare lontana da Dragos è doloroso, ma per il bene del territorio wyr devono capire come riuscire a essere compagni ovunque, non solo in camera da letto.
A New York, Dragos presiede ai Giochi delle Sentinelle ed è preoccupato per la sua compagna, ma sa che trovare due nuove sentinelle è essenziale per mostrare al resto delle Antiche Razze quanto forte e brutale possa diventare il territorio wyr.
Durante lo svolgimento dei giochi, però, i negoziati di Pia con gli elfi subiscono una svolta pericolosa, mettendo a dura prova il suo legame con Dragos e minacciando tutto ciò che hanno di più caro.
Dragos l’aveva fatta sdraiare sul letto e si era steso accanto a lei, il suo corpo lungo e grande infinitamente più forte del suo, un rifugio costante da tutti i mali che esistevano al mondo. I suoi occhi dorati e scuri si erano illuminati mentre avvicinava la bocca alla sua, sfiorandole leggermente le labbra. «Ti ho vista coperta di sangue in mezzo all’ incendio della foresta, e quella maledetta immagine mi ha quasi strappato il cuore dal petto» le aveva detto roco contro le labbra. «E quando stavi parlando con Gaeleval, in quel cazzo di sogno, la mia testa stava per esplodere. Pia, puoi rendermi uno degli uomini vivi più felici del mondo, se non mi uccidi prima.» C’erano momenti in cui non era possibile avere una conversazione logica. Quindi, piuttosto di sottolineare che nessuna di quelle cose era colpa sua, aveva detto con delicatezza: «Mi dispiace.» Gli aveva accarezzato i capelli lisci e il viso. «Non intendevo spaventarti.» «Mi spaventi sempre, dannazione,» aveva ringhiato Dragos. «Ho affrontato mostri, demoni e incubi di cui molte persone non hanno mai neanche sentito parlare, ma tu mi hai sempre spaventato di più. Possiamo fare un elenco di paroline carine con cui possiamo chiamarci a vicenda o utilizzare per il nostro rapporto, ma non nutro sentimenti carini per te. Nutro sentimenti vulcanici e pericolosi, e la maggior parte delle volte non è sicuro stare con me.»
Poche volte il lettore fa la conoscenza di un personaggio così straordinario come Dragos Cuelebre, ed alcuni anni fa mi sono innamorata di lui e della sua lucente e dolce compagna. I libri della serie che si sono poi susseguiti, per quanto belli e interessanti, non hanno mai raggiunto la bellezza de “Il legame del drago”, ma con questo nuovo capitolo la magia è tornata. Ritroviamo qui Dragos, il drago nato prima del tempo, alle prese con grossi problemi. I trattati che ha infranto mentre era all’inseguimento di Pia, hanno portato gli elfi, che hanno per lui un odio secolare, ad indire un embargo economico che sta portando effetti devastanti all’economia mondiale. Ha inoltre una carenza di personale dopo che due delle sue migliori sentinelle, Thiago e Rune, si sono uniti alle loro compagne, lasciando il loro incarico. Soprattutto perdere Rune è stato devastante per Dragos: lui era l’essere che per il drago si avvicinava di più ad un amico; e come se ciò non bastasse, sulla sua vita aleggia il ricordo della profezia dell’Oracolo di Louisville. Ma ciò che lo angoscia più di tutto è la lontananza da Pia.
La compagna infatti vuole a tutti i costi dimostrare di essere degna di sedere accanto all’essere più potente della terra, e sfruttando l’affetto che gli elfi hanno sempre avuto per sua madre, è decisa a ripristinare i trattati. Accompagnata da una scorta, si sta recando nel territorio elfico, i cui confini il drago non può attraversare senza scatenare una guerra, per parlamentare con l’Alto Signore Calondir. Nel frattempo, a New York, Dragos sta per inaugurare i Giochi delle sentinelle, un evento che non accade da ben mille anni, nel quale i migliori Wyr si disputeranno, duello dopo duello, la possibilità di diventare una delle 7 sentinelle. Anche le cinque sentinelle ancora in carica dovranno partecipare, per dimostrare di essere ancora fra i sette migliori e più potenti Wyr del mondo. Mentre le selezioni proseguono, però, uno degli Strumenti degli Dei, che si credevano dispersi per sempre, sta per essere scatenato nel territorio elfico, qualcosa che secoli prima ha sconvolto e cambiato l’aspetto della terra. Dopo un lungo periodo di pace, i Wyr sono chiamati in battaglia e Dragos, interrotti i giochi, per amore di Pia si ritroverà alleato di antichi nemici.
La scrittura dell’autrice è fluida e incantevole. Ci regala una storia che parla di antiche magie che solo creature millenarie ricordano, di guerre che hanno devastato la terra e hanno dato il via a rancori che ancora sopravvivono. Ai personaggi che abbiamo imparato ad amare se ne aggiungono altri, ognuno con le sue caratteristiche ben definite e con dinamiche particolari. Scontri di personalità, attriti fra le nuove sentinelle che promettono faville per il futuro della serie e che per il momento rimangono misteriosi. Le scene d’amore sono pervase da un erotismo raffinato, passionali ed intense. La trama è coinvolgente e articolata, e su tutto spiccano loro: Pia e Dragos, con il loro Fagiolino.
Ancora una volta questa coppia mi ha conquistato.
Ho adorato vedere questo drago millenario tentare di venire a patti con il suo carattere possessivo e intransigente per dare spazio alla sua compagna. Un essere potente, che a volte si trova incapace di comprendere emozioni che gli sono sconosciute; lui, che non ha mai temuto niente, che non ha mai avuto un solo punto debole, ora conosce la paura. Non per sé stesso, ma per chi ama. Pur se a malincuore, si è piegato alla volontà di Pia, ma ha ideato un modo dolce e magico per rimanere in contatto con lei nonostante la loro lontananza, pronto a correre da lei al minimo segno di pericolo senza curarsi delle conseguenze, e disposto ad uccidere chiunque venga a conoscenza del segreto sulla sua origine, che la metterebbe in pericolo.
“Era la sua migliore insegnate e la forza più potente del suo universo, e tutto girava intorno a lei, su di lei. Qualunque cosa”
Jmi manchi quando siamo lontani. Ti ho già mostrato che sarei pronto a uccidere per te. Morirei per te. Tu mi fai ridere. Mi fai felice. Sei un miracolo. Sei la mia casa. Ti basta muovere un muscolo per farmelo venire duro. Io verrò sempre da te, ti vorrò sempre, e avrò bisogno di te per sempre. È chiaro?» Lei aveva iniziato a brillare «A me sembra che somigli parecchio all’amore.» «L’ho pensato anche io» disse il drago.”
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