Recensione libri

Recensione: “Quello giusto per me” di Natasha Madison

 

 

 

Il momento in cui tutto è cambiato non è stato come un fuoco d’artificio, bensì un incubo. Ho beccato mio marito, il mio fidanzato del liceo, il padre dei miei figli, coinvolto in una sordida relazione.
È stato in quel momento che ho deciso di rinunciare agli uomini e all’amore.
Non ho però tenuto conto del ragazzo d’oro dell’NHL, il bellissimo e arrogante Cooper Stone, che ha sconvolto la mia vita e il mio lavoro da cima a fondo.
I miei figli sono l’unica ragione per la quale mi sveglio al mattino.
L’hockey è la ragione di vita di Cooper.
Arriviamo da mondi e luoghi diversi, ma quando i nostri cuori si sono scontrati, qualcosa di totalmente sbagliato si è trasformato nella cosa giusta. Lui è quello giusto per me.

 

 

Avevo puntato questo libro per la copertina deliziosa, per la trama interessante e – siamo sinceri – soprattutto per la presenza di un sexy protagonista maschile, professionista dello sport. Cooper Stone, trent’anni e un fisico da sballo, è un asso dell’hockey sul ghiaccio, costretto a una lunga riabilitazione dopo aver subìto un brutto trauma al ginocchio. Per questo motivo inizia ad allenarsi nella pista di pattinaggio di Parker Moore, una ragazza di cinque anni più grande di lui, molto bella, spigliata e dalla battuta sempre pronta.

Durante il primo 20% di lettura dell’ebook ero la persona più entusiasta del mondo, perché la storia era accattivante, divertentissima, maliziosa e capace di strapparti una risata con uno stile semplice e meravigliosamente schietto.

Poi però, dopo quel fatidico 20%, tutto cambia e precipita nel baratro della noia, trascinando con sé la mia euforia e gran parte della mia attenzione.

Parker, nonostante sia una mamma single con due splendidi bambini a cui badare, profondamente ferita dal tradimento del suo ex-marito, si lascia ammaliare dallo charme e dalla sensualità di Cooper e inizia così a frequentarlo, seppure con una montagna di dubbi e incertezze.

A questo punto voi penserete: “A parte la poca originalità della situazione, dove sta il problema?”

I problemi sono molteplici, a cominciare dal sesso: inizialmente passionale ed eccitante, poi così frequente e ripetitivo da diventare monotono. Per non parlare del dirty-talking, che ho sempre apprezzato nei momenti più bollenti dei romanzi, ma in questa storia diventa spesso inopportuno, deliziandoci con una carrellata di “cazzo” sparati ogni 3 x 2 e senza esclusione di colpi, anche in momenti del tutto tranquilli che non hanno nulla a che vedere con la sfera sessuale. Per farla breve, i protagonisti di questo libro usano più parolacce che virgole.

Un altro difetto di questa storia riguarda quella che io chiamo la “mielosità” (perdonatemi il neologismo) del protagonista maschile. Perché Cooper Stone è un ragazzo sexy, è un uomo sensibile, è un giocatore magnifico, a letto è uno stallone, coi bambini di Parker è tenerissimo… ma Cooper Stone è anche romantico fino allo sfinimento. Cooper Stone ci stordisce con una valanga di attenzioni e premure nei confronti della sua donna che rischiano quasi di infastidire. Cooper Stone è così geloso e possessivo da rasentare l’impiccione tendente al seccante.

L’unica lancia che mi sento di spezzare in suo favore riguarda la dolcezza con cui si prende cura di una famiglia un po’ spaesata, quella di Parker appunto, diventando il suo collante speciale e infinitamente prezioso.

Per più di metà libro ho sperato addirittura che i due protagonisti litigassero pur di ravvivare il loro mondo fatto di orgasmi multipli, parolacce sparate a raffica, smancerie da diabete, “ti amo” ripetuti fino alla nausea e una gelosia impacchettata in formato famiglia.

E quando il fatidico litigio finalmente arriva – a seguito di un malinteso piuttosto scontato e provocato dalla solita Barbie di turno, che possiede più lifting che cervello – Cooper risolve il loro bisticcio molto prima di quanto sperassi.

Immagino che vi state chiedendo perché io abbia dato comunque 3 stelline (seppure stiracchiate) a questo romanzo. In realtà ho voluto premiare la simpatia della parte iniziale, la dolcezza dei sentimenti, la sensualità di alcune scene e la capacità della scrittrice di coinvolgere i bambini in un modo sempre delicato e dolcissimo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Review Overview

Voto Nikky 3

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio