Recensione: “Nat Owen, First base” di Jean Joachim (serie Bottom of the Ninth vol. 4)
Cosa fareste se Lucy Albright, una famosissima e bellissima cantante country, vi invitasse a casa sua? Nat Owen, un ragazzo che si è fatto dal niente, ora miglior giocatore delle World Series MVP, decide di seguire il suo istinto. Il primo difensore viene stregato dalla cantante nel preciso istante in cui lei gli mette gli occhi addosso. E Nicki? Sono solo amici o tra di loro potrebbe esserci qualcosa di più? C’è sicuramente della chimica tra la ricevitrice della squadra femminile di softball e il primo difensore dei Nighthawks. Proprio quando Nat decide di farsi avanti con Nicki, Lucy stravolge la sua vita, offrendogli la fama e uno stile di vita che avrebbe solo potuto sognare. Che cosa farebbe un uomo? Con la testa e il cuore in disaccordo, Nat inizia a frequentarle entrambe, cercando di prendere una decisione. Quando gli si presenta un’offerta che non può rifiutare, decide di accettare. Ma non sa che, così facendo, ha da perdere molto di più del suo cuore.
Aveva fatto dei sogni erotici su di lei fin da quando l’aveva conosciuta. Nat era sempre stato timido con le donne e, quando gliene piaceva una, gli si prosciugano le corde vocali. Certo, avrebbe dovuto chiederle di uscire nello stesso istante in cui l’aveva vista. Ma Nat Owen, un giocatore di baseball professionista, si era chiuso a riccio come un dodicenne innamorato. Ora erano amici e lui la voleva più che mai. Ma poi c’era Lucy. Lucy e la soddisfazione di stare sotto i riflettori. Scosse la testa per fare chiarezza, ma si sentì più confuso che mai. Per fortuna, Lucy era partita. Chi sapeva se e quando l’avrebbe rivista? Tuttavia, se lei l’avesse chiamato, avrebbe dovuto essere in grado di sapere cosa voleva, e adesso non era così. Sospettava che Lucy assumesse droghe e che avesse l’abitudine di fare sesso occasionale. Lei era come una droga per lui e non riusciva a farne a meno. Se avesse solo alzato un dito, sarebbe andato da lei di corsa. Che ne aveva fatto della sua dignità e del suo amor proprio? Non era nemmeno per il sesso, che non era poi così grandioso, per quanto riuscisse a ricordarsi. Come diceva Bobby, era l’euforia di…scopare con una star. Stare sotto i riflettori con Lucy — i fotografi, i giornalisti — gli aveva dato alla testa.
Nat Owen ha lottato a lungo per emergere, e ora si sta godendo il suo momento di trionfo, dopo essere stato eletto miglior giocatore della World Series MVP. È in questo modo che viene notato dalla famosa cantante country Lucy Albright, che lo invita ad una festa a casa sua. Al risveglio la mattina dopo, Nat, in preda ai postumi di una sbronza colossale, stenta a ricordare i particolari della serata, ma vedersi su tutti i giornali al fianco della famosa star lo inorgoglisce. Owen è sempre stato un timido, arrossisce facilmente e niente della sua vita è stato facile. Quarto di sette fratelli, era quello che per i genitori risultava più invisibile, non piccolo da essere coccolato e non grande da renderli orgogliosi. Per questo, essere al centro dell’attenzione lo rende così euforico. La situazione diventa problematica quando si ritrova con i suoi compagni di squadra, che da tempo sanno della sua infatuazione per Nicki, una delle giocatrici della squadra di Dusty, la fidanzata di Matt (protagonista di Matt Jackson, Catcher), che ora si trova con i due a New York per le feste imminenti. Nat, fin dal primo momento che l’ha incontrata, ha pensato a Nicki come alla donna ideale; è una sportiva e capisce come la carriera richieda sacrifici; ha alle spalle una situazione famigliare simile alla sua, è una ragazza semplice, solare, che vive con il suo stipendio di maestra e per di più ha un fisico da urlo. Eppure Lucy lo attrae come il canto della sirena. Incapace di fare una vera scelta, Owen inanella errori su errori, e se in un primo tempo tenta di barcamenarsi fra le due donne, una decisione fatale lo porterà in viaggio sull’aereo personale di Lucy, e da quel momento tutta la sua vita così tenacemente conquistata, verrà messa a rischio e solo i suoi amici potranno aiutarlo.
Per gran parte del libro si ha il desiderio di prendere Nat e sbatterlo contro un muro, per tentare di farlo rinsavire. È difficile infatti capire il suo desiderio di popolarità e la voglia di stare con una donna che, in fondo, gli piace solo per il suo fisico formoso. Da subito, infatti, si è reso conto che la cantante è superba, fa uso di droga, beve in modo eccessivo, tratta malissimo i suoi subordinati e rende le suite degli alberghi simili a topaie. Nonostante questo, quel suo desiderio di emergere gli fa prendere decisioni sbagliate, che fanno enormemente soffrire Nicki. Ma l’autrice è bravissima nel renderlo così umano che è difficile odiarlo sul serio. È un uomo che cade rovinosamente e poi si risolleva, tentando di riparare a tutti i suoi sbagli, riprendendosi l’unica donna che vada bene per lui. È una bella storia d’amore, sofferta e romantica, ma anche di perdono e di seconde possibilità. Ancora una volta, i Nighthawks si rivelano una grande unita famiglia, pronti a consolare Nicki, e a stringersi intorno a Nat per farlo tornare alla sua vita, dopo una tempesta che non dimenticherà.
Ormai, tornare nello stadio dei Nighthawks è per me come incontrare degli amici che non vedi da tempo e informarti sulla loro vita, e Jean Joachim ben riesce a dare una grande sensazione di continuità, con una scrittura fluida e scorrevole. Le sue non sono storie particolarmente intricate, ma letture piacevoli che fanno passare ore di grande relax in compagnia di personaggi che libro dopo libro diventano come amici di famiglia, e che è piacevole rivedere.
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