Recensione: “Come ombre nella notte” di Mary Durante (Shadows Vol. 1)
In un mondo dove il BDSM fa parte della vita di tutti i giorni e le identità di Dom, sub e switch sono un insieme di istinti, che caratterizzano ogni persona fin dalla nascita, Matt Steels è l’invidiato presidente di una delle società più ricche e potenti d’America. Uomo geniale e avvolto dal mistero, trascorre le sue giornate tra feste in cui passa da un sub all’altro, sempre nascosto dietro ai suoi caratteristici occhiali da sole, e lunghe ore chiuso nel suo appartamento in perfetta solitudine, schiacciato da un segreto che lo costringe a una vita vuota.
Lucifer è un assassino appartenente a una delle gang più pericolose di New York. Di lui si conoscono solo il suo alias e la pericolosa efficienza con cui riesce a far sparire i suoi bersagli; ciò che nessuno sa è che si tratta di un uomo in fuga, tormentato da un passato di sangue e violenza, desideroso solo di lasciarsi ogni cosa alle spalle.
Il suo futuro è una speranza sempre più tenue, che non è certo di poter concretizzare.
Il futuro di Matt, anche se meno incerto, sembra destinato a dipanarsi nella prevedibilità di una routine ormai collaudata e priva di grosse emozioni. O, almeno, è ciò che crede fino a quando l’incontro con quell’assassino dal sorriso beffardo e le movenze di una pantera non gli stravolgerà la vita e non porterà alla luce il segreto che lui aveva cercato di dimenticare.
Con il suo romanzo, Mary Durante introduce il lettore in un mondo immaginario, dove ogni essere umano, spinto dalle peculiarità dei propri istinti e bisogni, appartiene a una delle categorie del mondo BDSM: Dom, sub o switch.
Partendo da questa premessa, la narrazione prende vita con una scena carica di adrenalina e sorpresa quando Matt Steels, presidente di una delle società più ricche degli Stati Uniti e genio dell’informatica, si trova ad essere l’involontario spettatore di una rissa, in cui un solo uomo viene aggredito da quattro individui che rischiano seriamente di sopraffarlo. Turbato dalla slealtà di quel confronto, si lancia impulsivamente nella mischia aiutando a mettere in fuga gli aggressori e a salvare la vita alla vittima dello scontro. Ma a Matt sono sufficienti pochi istanti per comprendere che in realtà l’uomo che si trova davanti, con il viso sporco di sangue, i capelli neri in disordine, lunghi fino alle spalle e due occhi verdi così intensi da emanare lampi di rabbia ed eccitazione, ha ben poco a che fare con una vittima. Una circostanza fortuita gli permette di identificarlo come Lucifer, l’implacabile assassino dei Sons of Heaven, la banda di criminali più spietata di New York, ovvero un pericoloso ricercato dalla polizia, che come un’ombra scompare nella notte da cui sembra aver preso vita. Prima di dileguarsi, Lucifer lascia l’impronta delle sua labbra sulla bocca di Matt turbandolo ed eccitandolo a tal punto che, nonostante la chiara consapevolezza del suo comportamento sconsiderato, non riesce a fare a meno di desiderarlo e sperare in un nuovo incontro. E Lucifer non tarda ad accontentarlo, insinuandosi nell’appartamento e nella vita di Matt, silenzioso e letale come una pantera.
Lucifer è evidentemente un Dom, autoritario e controllato, comprende subito la vera natura di Matt, che invece è stato costretto a mentire al mondo per anni allo scopo di nascondere la sua natura di sub per compiacere suo padre, uomo freddo e distante con una naturale inclinazione a ritenere i sub una specie senza volontà né uguaglianza di diritti.
Tra loro nasce un’attrazione irresistibile a cui nessuno dei due vorrà sottrarsi, a dispetto della certezza di non avere alcun futuro. Matt può finalmente essere se stesso, abbandonarsi al piacere e alla sicurezza di avere un Dom che si occupi di lui, soprattutto dopo i momenti dedicati al sesso, pur rimanendo però ancora troppo legato ai ricordi traumatici del suo passato, che non gli permettono di lasciarsi andare completamente. Anche Lucifer ha un passato doloroso che sta cercando di cancellare e sarà proprio grazie al passato di entrambi che i due protagonisti si scopriranno tanto più simili e vicini di quanto si possa immaginare, considerando la profonda diversità della loro natura.
La trama è interessante, l’attrazione tra Matt e Lucifer è solo l’inizio di un legame che si consolida via via che le pagine scorrono, fino ad arrivare ad un finale che preannuncia l’arrivo di un secondo capitolo, ma senza lasciare la sgradevole sorpresa del cliffhanger. Inoltre la narrazione è arricchita dalla presenza figure ambigue, ingiustizie sociali, lotte di potere, risvolti investigativi e interventi di abilità informatica ben oltre il limite della legalità, che coinvolgono personaggi secondari determinanti e ben inseriti nella storia.
Unica pecca, a mio avviso, è il carattere prolisso della narrazione, soprattutto nella parte centrale in cui Matt riflette sul suo passato e sulla possibilità di una relazione con il suo Dom, che ne rallenta il ritmo smorzando l’attenzione del lettore. Molto buoni, invece, i dialoghi che riescono a caratterizzare perfettamente la personalità sarcastica e geniale di Matt, così come quella più diffidente e tenebrosa di Lucifer.
Le scene erotiche, invece, sono belle ed equilibrate. Pur raccontando di un rapporto BDSM, nessun momento appare eccessivo e ciò rende questo romanzo adatto alla lettura di tutti.