Recensione: “Natale Sotto Le Stelle” di Karen Swan
Meg e Mitch hanno realizzato il loro sogno. Stanno per sposarsi e vivono sulle cime innevate delle Montagne Rocciose canadesi, dove abita anche una coppia di amici, Tuck e Lucy. Meg e Lucy si comportano come due sorelle, mentre Tuck e Mitch sono riusciti a trasformare la loro passione per lo snowboard in una professione di successo. Tutto sembra andare per il verso giusto, finché un giorno una tempesta di neve improvvisa colpisce la zona portando con sé la tragedia. Mentre Mitch è fuori casa impegnato in una missione di salvataggio, Meg, rimasta sola nella sua baita, cerca disperatamente aiuto tramite una radio satellitare. Dopo vari tentativi, riesce a mettersi in contatto con una voce sconosciuta che giunge da molto lontano. La voce di qualcuno che può vedere ciò che lei non potrebbe neppure immaginare… E così, mentre i giorni passano e la neve inizia a sciogliersi, Meg è costretta ad aprire gli occhi sul proprio passato e sulle persone che la circondano, e si rende conto che quel sentimento di amicizia in cui riponeva tanta fiducia e che adesso dovrebbe sostenerla forse non era esattamente quello che lei pensava…
Quando ho cominciato a leggere questo libro avevo delle aspettative, la copertina accattivante rimandava a romantiche location e, nella mia testa, a un romanzo natalizio tutto amore e meraviglia. Niente di più lontano dalla realtà. Leggerlo è stato emotivamente impegnativo, a volte leggermente faticoso per via di alcuni passaggi un pochino lenti e una trama che definirei complessa e non così scontata. Ecco il motivo delle mie 3 stelline e mezzo. Adesso vi spiego perché.
Il libro inizia con alcuni capitoli in cui l’autrice descrive i personaggi principali e i pochi altri che ruotano attorno a tutta la storia, impegnati nella loro routine quotidiana. Situazioni agli antipodi, un riordino domestico, le prove d’abito per un imminente matrimonio e le adrenaliniche imprese di sport estremo dei due protagonisti maschili.
Pochi indizi legano questi primi momenti e, procedendo nella lettura, si inizia a scorgere la trama. Quattro amici, due coppie, unite in uno di quei legami simbiotici in cui non si riesce a distinguere bene l’identità del singolo, confusa, sfumata nei contorni, dalla grandezza del loro legame.
Improvvisamente la situazione si stravolge e tutto cambia. Un evento drammatico narrato con dovizia di particolari, mai noioso o lento, anzi, si impone sulla trama e non è davvero possibile non proseguire per vedere cosa accade dopo. Mi sono ritrovata immersa nelle pagine, in ansia, commossa poi affranta, in lacrime… ho vissuto tutto l’evento come se vi fossi coinvolta, avvertendo sulla mia pelle tutto il caleidoscopio di emozioni di ogni singolo personaggio. Anche le mie aspettative si sono completamente sradicate e da qui ho ripreso la lettura con occhi nuovi, come in parte è obbligata a fare la nostra protagonista. Nulla in questo romanzo è come sembra, vi sorprenderà, ne sono certa.
Non è possibile descrivere con maggior dovizia di particolari ciò che accade, perché sono assolutamente certa che rovinerei a qualcuna di voi il piacere di fare le proprie congetture e seguire questa trama così complessa.
Però posso dirvi che ho odiato moltissimo, a pelle, da subito, Lucy un personaggio che non mi ha mai convinta del tutto. E ho amato tantissimo, Dolores; Jonas e Badger, cagnolone energico e vivace ma anche tanto empatico (un libro senza un cane amico fidato, mi sembra sempre incompleto). E Meg, la protagonista tenera e buona, imprigionata in una realtà che pensa calzarle a pennello: leggendo ho più volte desiderato di potermi sedere accanto a lei, sul dondolo nel portico, e farle uno o due discorsetti da donna matura.
Meg, la cui vita va in frantumi ma, grazie a questo, scoprirà le sue potenzialità, inizierà a percepirsi distinta dal legame simbiotico che la tiene legata e spiegherà le ali, finalmente. Meg, che nel momento più buio della sua vita perderà qualcuno, ma che, nel grande disegno, troverà un’anima affine che silenziosamente, pazientemente e con una tenacia notevole, saprà esserle accanto anche se distante perché scaverà e si ritaglierà un posto nel suo cuore.
Nonostante la parte centrale della storia risulti effettivamente lenta, alla fine si comprende come tutti i particolari, tutto ciò che viene descritto, non sia affatto casuale. Sono tutti indizi preziosi che però trovano la loro completezza solo avvicinandosi al termine del libro, con diversi colpi di scena e decisioni drastiche, ma necessarie, da prendere. Vorrei potervi parlare di Tuck, ma in realtà sarete voi a riflettere, alla fine, su questo personaggio così controverso. Non penso di poter definire questo romanzo un classico romantico, ci sono suspense, intrighi e momenti davvero strazianti.
Posso affermare, però, che è stato un piacere leggerlo e arrivare fino in fondo, perché il finale merita tutta l’intricata vicenda che lo precede, anche se io lo avrei gradito più esteso nel tempo, per premiare il lettore e dare ai protagonisti il giusto spazio e pur comprendendo le motivazioni dell’autrice e non volendole assolutamente giudicare, avrei abbreviato alcuni momenti della storia. Ma si sa: i gusti son gusti.
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