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Recensione: “Se solo fosse vero amore” di Aurora Rose Reynolds (Until Series #4.5)

 

 

 

A volte la vita ci sorprende dandoci qualcosa di cui non sapevamo di aver bisogno
Mike Rouger non sta cercando l’amore. Ha deciso molto tempo prima che è molto meglio starsene da soli piuttosto che soffrire ancora a causa di una donna. Ma quando Kathleen Mullings torna prepotentemente nella sua vita, per giunta con un figlio adolescente, tutto è destinato a cambiare radicalmente. Come se non bastasse, non manca molto a Natale. Che cosa succede quando un uomo con le sue convinzioni incontra una donna tosta e che sa esattamente quello che vuole?

ATTENZIONE SPOILER

 

Oggi vi parlo della novella che conclude la Serie Until di Aurora Rose Reynolds. I libri precedenti, tutti autoconclusivi ci hanno raccontato, nello specifico, ognuno la storia di uno dei fratelli Mayson. In questa novella, invece, scopriamo meglio Mike, il padre di November la protagonista del primo libro e chiaramente ritroviamo tutti i personaggi già conosciuti con le loro storie che proseguono. Insomma un racconto breve, che è anche uno scorcio golosissimo sul futuro che avevamo solo potuto ipotizzare per le coppie già formate precedentemente. Che bella questa famiglia!! Calda, accogliente, allargata e sempre pronta a sostenersi, sempre desiderosa di occasioni per passare del tempo insieme e, ciliegina sulla torta, decisamente caliente.

Ma torniamo a casa base: in questa novella i protagonisti, Mike e Kat, non sono certo due ragazzini alle prime esperienze. Hanno un vissuto doloroso fatto di delusioni, abbandono e solitudine che li ha spinti a diffidare dell’amore e a dedicarsi anima e corpo alla loro famiglia, in particolare ai rispettivi figli: November che qui ritroviamo adulta, mamma e sposa felice e Brandon, adolescente arrabbiato, figlio di Kat.

Kat e Mike si ritrovano dopo moltissimi anni e l’attrazione reciproca scatta immediatamente. Tuttavia lei si è trasferita da poco nella città in cui è cresciuta per dare stabilità a Brandon e cercare la pace persa da entrambi dopo la separazione dall’ex marito e padre assente, di suo figlio. I due protagonisti si lasciano andare alla passione istintiva, concordando sul fatto che non dovranno esserci coinvolgimenti emotivi tra loro. Dopo alcuni mesi però, Kat comprende che da parte sua, il legame con Mike non è più esclusivamente di natura sessuale, lei lo ama e da donna adulta qual è, si rende perfettamente conto di tutte le complicazioni implicite di questo sentimento, che crede non ricambiato. Quindi lo lascia. Sì, lo lascia, e (qui i miei neuroni hanno fatto capriole e standing ovation), trattandosi di essere umano di sesso femminile, non si limita a scappare o ipotizzare tremila scenari apocalittici. Lei lo affronta e gli spiega con calma tutto quanto, poi, senza voltarsi, se ne va e lo lascia ai suoi pensieri. Ve lo dico chiaro: Kat mi piace parecchio.

Mike d’altro canto, innamorato a sua volta, inizierà un percorso di riconquista con tenacia e quel pizzico di possessività/desiderio di protezione nei confronti di Kat che mi fa sempre apprezzare un uomo. Tra questi due personaggi non ci sono fronzoli o timori adolescenziali, sono adulti e sanno bene cosa vogliono e cosa rischiano di perdere…

Mike torna da Kat e tra slanci passionali e continue conferme, la sostiene, la ama e inizia a costruire sapientemente una nuova vita per loro due che include Brandon e via via, tutta la meravigliosa “banda” Mayson. Ho amato moltissimo di questo libro la compattezza di una famiglia che risponde agli urti della vita con resilienza, risollevandosi per costruire nuove realtà più ricche e solide, sentimentalmente parlando, senza mai frantumarsi. A Mike va la medaglia d’onore per la saggezza e la delicatezza con cui quest’omone grande e grosso, è capace di avvicinare Brandon e trasformarsi per lui, in una solida figura di riferimento: padre non è chi contribuisce a metterti al mondo ma colui che giorno per giorno, con il suo esempio e il suo sostegno, ti aiuta a diventare adulto, maturo e consapevole di te stesso, rispettoso degli altri. E Lui lo fa.

Vuole la sua donna e accoglie Brandon come un figlio. Entrambi si troveranno a far parte di una grande famiglia che sanerà con l’amore, le ferite passate.

Altro aspetto che ho apprezzato particolarmente, è la scorrevolezza del racconto, privo di fronzoli o elementi che allungano il testo senza dare alcun contributo alla narrazione e il fatto che l’autrice ci parla di un amore maturo, quello di quando si è più consapevoli e non si scende più a compromessi. I due protagonisti si amano di un amore profondo che trascende ipocrisie e compiacenze, che quasi da subito deve affrontare prove molto più complesse rispetto a quello giovanile perché i pensieri, le paure e i problemi crescono nel tempo, maturando, sperimentando e nostro malgrado, inciampando alla cieca in spigoli, muri, e ostacoli che ci cambiano. Ma avere la forza e il coraggio di tirarsi su e ricominciare merita ben più di una novella. Eppure la Reynolds riesce in poche pagine a far emergere tutto ciò, insieme a una notevole dose di sensualità e intesa intima tra i due che, potete credermi, vale da sola metà del mio punteggio.

Vi consiglio caldamente di immergervi in questa lettura e penso che una volta conclusa, se non lo avete già fatto, vi verrà la voglia di esplorare e conoscere meglio gli altri componenti della famiglia, d’altronde la penna è sempre la stessa, cosa aspettate?

Lo volete un difettuccio? Eccolo: l’immagine di copertina… penso che non rispecchi affatto la trama, peccato.

A cura di:

 

 

 

 

 

 

Review Overview

Voto La Min 4,5

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