Recensione “Vlad l’Immortale” di Jeaniene Frost (serie Night Prince #2)
Leila ha perso ogni certezza sul futuro, soprattutto adesso che i suoi straordinari poteri sono svaniti e Vlad è sempre più distante e incapace di ammettere di amarla. Leila sapeva sin dall’inizio che la sua storia con il Principe della Notte non sarebbe stata una passeggiata, ma non le basta la sua protezione e la loro esplosiva attrazione: ciò che brama è il suo cuore.
Quando il suo mondo si sgretola, Leila decide di tornare alla vecchia vita del circo, dove Marty la aspetta impaziente. Ma in breve tempo tutto si trasforma in un inferno di fuoco, e Leila non riesce a spiegarsi se dietro agli attentati che la minacciano si nasconda un nuovo nemico o lo stesso Vlad. Con il pericolo sempre dietro l’angolo, basterà un solo passo falso a condannarla per l’eternità.
Dopo La fiamma del desiderio, arriva il secondo romanzo della nuova serie di Jeaniene Frost, Night Prince, ricco di avventura e passione da lasciare senza fiato.
Cosa si può fare quando il ragazzo di cui si è innamorate si rifiuta di ammettere i propri sentimenti e di pronunciare le fatidiche paroline “Ti amo?“.
Si raccoglie quanto resta della propria autostima, si prova a dimenticare il sesso bollente che si condivideva con questo ragazzo e lo si pianta in asso, mollandolo per tornare a casa propria.
È così che comincia Vlad L’immortale, solo che il ragazzo in questione non è un ragazzo come tutti gli altri, ma un temibile vampiro con secoli e secoli di vita alle spalle e quindi la faccenda è leggermente più complicata.
Quando ho cominciato a leggere questo secondo capitolo della serie Night Prince ho detto “WOW!” e ho vissuto un’esperienza quasi mistica di completo assorbimento nelle pagine.
Leila lascia la Romania, abbandona il sui incredulo principe della notte e torna da Marty, che ha ripreso il suo lavoro nel circo e, nel frattempo, l’ha rimpiazzata con un’altra ginnasta.
Poi, una bomba piazzata sotto alla roulotte di Marty rimette tutto in discussione e il mondo di vampiri che Leila credeva di essersi dolorosamente lasciata alle spalle torna a braccarla e a darle la caccia.
È Maximus, ancora invaghito di lei, a venirle in soccorso. Per farlo, mente al suo sire e rischia il tutto per tutto, instillandole il dubbio legittimo, ma abbastanza ridicolo agli occhi del lettore, che sia stato Vlad a cercare di ucciderla.
Nel frattempo, Leila recupera lentamente i propri poteri, riesce a mettersi in comunicazione con il suo ex e a raccogliere parecchie informazioni sui cattivi, nonostante sia solo un’umana con poche certezze e moltissimi dubbi in un mondo di predatori assetati di sangue che leggono la mente e si intendono di magia.
Ovviamente, Leila e Vlad si ritrovano, ovviamente entrambi sono cocciuti come muli, ovviamente Maximus passa parecchi orribili quarti d’ora e, ovviamente, i cattivi sono molto motivati e ben attrezzati.
A questo punto non posso rivelare altro della trama, ma ammetto che la seconda parte del romanzo non è riuscita a prendermi e a emozionarmi allo stesso modo della prima.
La vena romantica di ogni lettrice viene ampiamente soddisfatta, gli occhi a cuoricino anche, ma tutto a discapito dell’originalità della storia, che assume un’aria da “già letto“ e da ironico “ma dai? Proprio non me lo aspettavo”.
Nel complesso, comunque, la mia opinione rimane più che positiva.
Vlad e Leila sono personaggi interessanti e ben costruiti, la loro storia d’amore vale la pena di essere letta e vissuta e anche se la trama e la parte avventurosa perdono smalto, la curiosità di vedere come finiranno i due protagonisti avrebbe comunque la meglio anche sul lettore meno impressionabile.
Non leggere il prossimo capitolo, in definitiva, è assolutamente fuori discussione.
Recensione a cura di