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Recensione “Demon’s Destiny” di Gena Showalter (serie Lords of the Underworld #10)

I Signori degli Inferi: seducenti guerrieri immortali, legati da un’antica maledizione che nessuno è mai riuscito a infrangere…

Un guerriero intrappolato nell’oscurità… Una donna decisa a salvarlo da se stesso…

Dopo aver sopportato indicibili torture negli Inferi, Kane non vuole avere niente a che fare con la bellissima Josephina. Anche se è stata lei a salvarlo, anche se è l’unica ad accendere in lui una passione divorante e, chissà come, è riuscita a insinuarsi nel suo cuore ferito. Perché quella donna sensuale e dolcissima, per metà umana e per metà Fae, rischia di risvegliare Disastro, il demone che dorme dentro di lui. E le conseguenze sarebbero terribili. Il loro amore è proibito, il loro destino inevitabile: vivere separati o morire insieme. A meno che…

Siamo quasi alla fine delle vicende dei Signori degli Inferi e ancora una volta la Showalter sorprende con un libro fuori dagli schemi, per ambientazione e narrazione. Sto parlando di Demon’s Destiny, decimo volume della serie, Paranormal Romance, Lords of the Underworld. Il libro, che racconta la storia tra Kane, custode del demone del Disastro, e Josephina, principessa/serva Fae, assume infatti le sembianze delle favole per bambini, facendoci dimenticare che questo non è un romanzo d’amore, ma un fantasy basato sull’eterna lotta tra il bene e il male.

Kane, bello e coraggioso come i suoi fratelli, custodisce il più ambiguo e crudele dei demoni e non ha ancora imparato (come gli altri Guerrieri, del resto) che nutrirlo significa rafforzarlo, non indebolirlo. Si trova a lottare, dunque, contro il suo demone (è l’unico dei guerrieri che lo fa, in effetti), cercando di sconfiggere l’oscurità che cresce in lui dopo il soggiorno forzato all’Inferno. Questo guerriero è anche il più feroce e risoluto nelle sue azioni, benché diversi passaggi introspettivi facciano pensare il contrario.

«Come sarebbe a dire… che non era necessario?» Malcolm scosse la testa. «Voi Signori degli Inferi avete a che fare con il male da così tanto tempo che ormai lo avete accettato. Non lo combattete più.»

«Io lo combatto tutti i giorni.»

«Davvero?»

«Stai rischiando, amico.»

Malcolm posò di nuovo lo sguardo sull’anello. «Quello che nutri si rafforza. Quello che affami alla fine muore.»

Josephina, a differenza delle altre fanciulle incontrate fin qui, è la classica eroina vessata e bisognosa di aiuto. È una novella Cenerentola, come la definisce l’autrice, che al posto del divieto di andare al ballo, riceve frustate come punizione. La sua vita è un disastro, eppure Disastro non la tollera: la vuole morta e… non posso dirvelo, dovete leggerlo per scoprirlo!

Questa coppia è l’emblema dell’amore dell’intera saga, persino la loro prima volta è dolce e vibrante, a differenza degli amplessi rudi e selvaggi cui ci ha abituato l’autrice. Inoltre, la loro lotta contro le tenebre è personale: combattono i demoni interiori in senso fisico e psicologico, pronti a mettere al primo posto il benessere e la salvezza dell’altro, pur con la consapevolezza di doverlo abbandonare.

«Sono troppo vecchio per te?»

«Ho una relazione complicata con mio padre. Nessuno è troppo vecchio per me.»

Lui soffocò un’altra risata. «Sei il più strano miscuglio di innocenza e impertinenza che abbia mai incontrato.»

«Sono troppo strana per te?» chiese esitante.

«Sei assolutamente perfetta per me» le assicurò. Un uomo poteva abituarsi a una donna del genere, fino a sviluppare una totale dipendenza. Peccato che non sarebbe durata. Non per lui.

Devo dire che questo libro mi ha sconvolta per la condizione di Josephina e la crudeltà nei suoi confronti; mi ha stupito per la caparbietà e la forza di Kane (di cui si parla poco nell’intera saga); mi ha fatto sognare e desiderare per tutto il tempo un lieto fine per i due. Perché ho desiderato ciò? Perchè, anche con la consapevolezza che la Showalter non lascia mai insoddisfatti i suoi Guerrieri, in nessun altro libro i protagonisti hanno dovuto faticare tanto per averlo.

Splendido libro! Ricco d’azione, sentimenti, colpi di scena, che catturano completamente il lettore. Il giusto epilogo (al momento della lettura) di una saga appassionante.

Recensione a cura di

 

Editing a cura di

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Voto di Kida 5

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