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Review party e Recensione: “Awaken” di Barbara Bolzan (Rya Series vol. 4)

Quanta forza ci vuole per confessare il proprio amore a qualcuno?
Credetemi: più di quanta ne serva per uccidere un uomo.
Ma scoprii che potevo scegliere di voltare le spalle e non vivere di rancore.
Non era un essere perfetto. Be’, neppure io lo ero.
Era qualcosa con cui potevamo convivere.

La vita ha lame affilate. La principessa di Temarin è sopravvissuta e non è più disposta a rinunciare a se stessa.
Rya non smette di combattere e lotta, c’è ancora una speranza a tenerla in piedi. La verità ferisce, l’inganno trama ancora, e gli incubi tornano la notte a tormentarla, ricordandole cosa è stata e cosa non sarà mai. E l’amore non è per lei, che ha scelto di legarsi a un uomo i cui impulsi sono più forti di qualsiasi sentimento. Ma c’è ancora una battaglia da combattere, quella definitiva, che la porterà a una vittoria schiacciante. Tuttavia non è semplice per chi ha amato stravolgere la propria identità e mettersi di fronte al segreto svelato, perché non c’è crudeltà peggiore che cercare traditori tra coloro che ami e di cui ti fidi. Ma l’esistenza è così, colpisce dove meno te l’aspetti.
Nessun dolore, per quanto sordo, può sopraffare il sentimento totalizzante d’amore che Rya prova per Nemi.

Il capitolo conclusivo della Rya Series scritto dalla brillante penna di Barbara Bolzan. L’uomo può toccare il fondo con le sue azioni, ma la realtà è che può scegliere, ed è la scelta a fare di noi quello che siamo.

Siamo davvero giunti alla fine di questa stupenda saga Fantasy.

Sapete cosa riesce a fare Barbara Bolzan? È come un’amica, ti viene incontro, ti sorride, ti prende sottobraccio e ti accompagna nel suo sfaccettato mondo fatto di citazioni, di motivi gotici arzigogolati, di storie talmente intricate in cui tu perdi il concetto di tempo.

Allunga un braccio, ti mostra qualcosa e quando tu finalmente comprendi, ti giri, e non la trovi più al tuo fianco.

È un’autrice che ti apre un mondo in cui devi districarti. Dove, quando pensi di aver compreso che direzione prenda la storia, ecco che lo scenario cambia e di scontato non c’è nulla.

Chi si aspettava di ritrovare un finale raffazzonato, si è sbagliato. Signori, cambiate genere e trama, qui si fa sul serio!

Eccola lì la nostra Rya, ferita, delusa, ma sempre con la sua solita voglia di vivere e sopravvivere che la strappa da un ambiente desolato e freddo come quello che la accoglie nella foresta. È sempre la ‘sconosciuta’, la ‘signora’, quella estranea che è venuta a prendersi un posto che non le spetta e soprattutto, il letto e il cuore di Nemi.

Nemi… quante volte sono stata sul punto di entrare di prepotenza nella storia e scuoterlo come un pupazzo? I suoi soliti atteggiamenti, tra il dolce e il distante, un momento l’uomo dei sogni per poi diventare scostante e insicuro.

Debole il cuore di Nemi per il suo perduto fratello, a cui immagini di un passato struggente legato ai ricordi, si sovrappone un presente incerto e doloroso.

E Rya? E i Niva?

La famiglia, sempre e comunque.

La famiglia è la famiglia. Nient’altro conta, al mondo.

Noi tre, i Niva: non sempre siamo andati d’accordo, abbiamo avuto i nostri scontri. Ma ci siamo amati. Così tanto!

Cosa rimane però dell’amore, quando fiducia è solo una parola che qualcuno ha pronunciato per riempire un silenzio? Cosa rimane, quando la lealtà diventa una banderuola pronta a cambiare direzione a seconda di come soffia il vento?

La fiducia, l’amore, il legame… Quel nodo stretto che li lega e che improvvisamente diventa un qualcosa che comprime la gola e l’anima.

Cos’è accaduto davvero a questa famiglia così solida, eppure così complicata?

Se lo chiede Rya nel confronto diretto con la realtà della sua terra e con la sua amata sorella.

Due donne così diverse, eppure così uguali. Tenaci, pronte a sopravvivere a tutto e tutti.

Ma chi è la vera Alsisya?

Questo toccherà a voi scoprirlo, con tanto di stretta al cuore e sentimenti contrastanti.

Il finale di questo libro vi lascerà in uno stato di stupore e incertezza, vorreste scrivere all’autrice e chiedere, a caldo, “perché?”.

Secondo me non lo farete…

La Bolzan è una vera scrittrice, una che sa il fatto suo.

Non poteva trovare un finale migliore che, anche se ti spinge a chiedere “ancora, ancora, ancora”, sai che è la soluzione meno scontata che potesse trovare dopo aver scritto tante pagine ricche di pathos e sentimenti.

Una saga che consiglio davvero, anche per chi non ama il fantasy, perché i personaggi sono solidi, intriganti, ricchi di sfumature. Così come gli ambienti, anche quelli più aridi e brutti.

I temi sono trattati con delicatezza, anche quando si parla di violenza o dolore.

Consiglio di acquistare il cartaceo, come ho fatto io, perché la grafica interna è davvero favolosa, vi porta davvero in un mondo diverso, con le cornici e i ricami di bordo pagina.

Buona lettura!

A cura di

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Voto Tracy 5

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