Recensione: “Al servizio di Adolf Hitler” di V.S. Alexander
La dittatura è un veleno che contamina ogni cosa
La storia mai raccontata dell’assaggiatrice del Führer
All’inizio del 1943 i genitori di Magda Ritter inviano la loro figlia presso alcuni parenti in Baviera, sperando di tenerla al sicuro dalle bombe alleate che piovono su Berlino. Dalle giovani donne tedesche, in tempi così duri, ci si aspetta che facciano il loro dovere lavorando per il Reich e sposandosi per dare alla patria figli forti e in salute. Assegnata al rifugio di montagna di Hitler, solo dopo settimane di addestramento Martha scopre ciò che dovrà fare: sarà una delle giovani donne che assaggiano il cibo del Führer, offrendo la propria vita per evitargli di essere avvelenato. Così sperduto tra le montagne, il rifugio sembra lontanissimo dalla cruda realtà della guerra. Ma Magda, nonostante abbia cominciato ad abituarsi a quella pericolosa occupazione, non può fare a meno di accorgersi delle atrocità del Reich e si trova sempre più invischiata in intrighi che metteranno alla prova la sua lealtà. In gioco ci sono la salvezza, la libertà e la vendetta.
Un romanzo straordinario basato sulla vera storia delle ragazze che rischiavano la vita ogni giorno assaggiando il cibo del Führer.
Molto originale questo nuovo libro ambientato nel periodo buio della dittatura nazista, si legge tutto d’un fiato nonostante in qualche punto il ritmo cali leggermente e molto bello il personaggio di Magda.
Una ragazza giovane e semplice che pur di rendersi indipendente e guadagnarsi uno stipendio in tempi difficili non si spaventa di fronte al terribile incarico che le viene affidato: conoscere tutti i veleni esistenti e assaggiare insieme ad altre giovani donne i cibi preparati per Hitler, notoriamente ossessionato dal terrore di essere avvelenato.
La vita che affronterà nel nido dell’aquila sarà piena di rischi ma anche di sorprese, pemettendole addirittura di trovare l’amore. Una donna coraggiosa e di carattere, non perderà la freddezza di fronte all’assurdità della situazione che vivrà e si renderà conto ben presto, grazie alle rivelazioni del giovane che ama, della mostruosità che si cela dietro ad Hitler, della fragilità del dittatore e del suo entourage.
Conoscerà da vicino Eva Braun, la cui personalità evidentemente psicotica e maniacale è ben disegnata dalla scrittrice. Alcune scene, soprattutto quelle d’amore, sono descritte in maniera un po’ fredda e sterile e questa è forse l’unica pecca di questo bel romanzo che ci mostra i retroscena di una dittatura mostruosa.
Molto belli i personaggi di contorno: i genitori di Magda, la cuoca di Hitler, le compagne di avventura di Magda ed i tanti personaggi che incontrerà nella sua dolorosa fuga in una Berlino devastata, dove l’arrivo dei Russi porterà non salvezza, ma nuovi orrori per tutte le vere vittime della guerra: la gente normale.
E’ evidente il lavoro di documentazione e di studio compiuto dall’autrice per realizzare la sua opera, rendendola una storia credibile e appassionante. Assolutamente da leggere.
“…Questo libro vuole essere in ricordo di coloro che hanno perso la vita nella seconda guerra mondiale. Ci è difficile immaginare che gli eventi narrati nel romanzo si siano svolti appena settantacinque anni fa. Possiamo soltanto sperare e pregare che la grazia di Dio e la nostra coscienza ci risparmino eventi simili in futuro…”
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