Recensione “Il gioco del destino” di RL Mathewson (Neighbors Series #3)
Irriverente, sensuale, inaspettato
Cosa c’è di peggio che abitare porta a porta con quello che è stato il tuo peggior nemico d’infanzia? Semplice: essere costretta a condividere con lui il progetto dei tuoi sogni, dover accettare (sotto ricatto) qualcosa di sbagliato sotto molti punti di vista e infine farsi rubare una cioccolata calda dalla stessa persona che ti aveva convinto a berla.
Rory James non è affatto certa che riuscirà ad arrivare alla fine del progetto senza diventare pazza, ma deve provarci, a patto che ci sia cioccolata in abbondanza e che riesca a resistere al fascino da cattivo ragazzo di Connor O’Neil. Altrimenti… Altrimenti è molto probabile che si ritrovi a trascorrere qualche notte in galera, che si becchi un’ordinanza restrittiva e che finisca per farsi spezzare il cuore dall’uomo che le ha rovinato la vita.
«Ammetti che sono la parte migliore della giornata», disse incrociando le braccia al petto e lanciandole un sorriso tronfio.
«Posso dire onestamente senza alcuna esitazione che tu, Connor O’Neil, non sei mai stato la parte migliore della mia giornata», disse lei chiedendosi, non per la prima volta, quali cose orribili aveva fatto nella sua vita passata per meritare di doverlo sopportare ora.
«Oh, per favore, è una cazzata e lo sappiamo entrambi. Scommetto che ti addormenti ogni notte pensando a me e ti svegli ogni giorno sorridendo impaziente di vedermi», rifletté lui compiaciuto, dannatamente troppo compiaciuto.
Questo terzo romanzo della serie Neighbors ci porta a conoscere una cugina dei Bradford, Rory James e il suo più acerrimo nemico, Connor O’Neil. I ragazzi si conoscono da una vita, fin da quando frequentavano l’asilo e i dispetti che si sono scambiati durante quegli anni, continuano ancora nella loro vita da adulti dato che sono vicini di casa.
Quando entrambi devono occuparsi della ristrutturazione di un albergo, ecco che iniziano i guai veri e propri perché si sa come vanno queste cose, no? “L’amore non è bello, se non è litigarello”.
Come negli altri romanzi di questa serie, la Mathewson ci racconta una storia al limite dell’irreale e lo fa con l’ironia che la contraddistingue.
Rory e Connor sono banditi da un numero impressionante di ristoranti, pub e negozi a causa dei loro litigi che sfociano sempre in tragedia coinvolgendo tutti i presenti ed è qui che l’assurdo diventa possibile perché solo la Mathewson è in grado di creare delle situazioni irreali e strappare un sorriso ai suoi lettori.
Dopo averle lanciato un’ultima occhiataccia, tirò le lenzuola, fregandosene che stesse indossando solo un paio di boxer, e guardò truce la prova che quella dannata donna aveva perso la testa.
«Mi hai incatenato?», chiese incredulo mentre esaminava le manette chiuse intorno alla sua caviglia e la spessa catena che vi era attaccata.
Rory rispose solo con un allegro verso d’assenso mentre saltava giù dal letto e seguiva la catena fino al bagno dove la pazza l’aveva legata intorno alla base del water con tre lucchetti. Lui cercò di tirarla, ma la maledetta non aveva lasciato gioco alla catena.
Non mancano scene bollenti dato che Connor costringerà Rory a fingersi la sua fidanzata per farle ottenere la ristrutturazione di una parte dell’albergo a cui la ragazza tiene e perché, in realtà, è innamorato di lei da anni e non trova mai il coraggio di affrontare i suoi sentimenti per paura di essere rifiutato.
Il romanzo è scorrevole, divertente e, nonostante il linguaggio piuttosto colorito dell’autrice, resta comunque una lettura piacevole e frizzante.
Consiglio la storia di Rory e Connor a tutti gli appassionati della serie e a chi ha bisogno di un momento di svago per spezzare la pesante routine quotidiana.
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