Recensione “Liberami” di Julie Kenner (serie Stark #1)
Care Fenici, oggi vi parliamo di Liberami di Julie Kenner, ecco la recensione di Barbara
Nikki Fairchild si è lasciata tutto alle spalle: la famiglia iperprotettiva, i concorsi di bellezza cui la madre la costringeva a partecipare, i ricordi di un’adolescenza solo apparentemente felice. Adesso Nikki vive a Los Angeles e lavora per un’importante società informatica. Ma, durante un party, fa un incontro che le stravolgerà l’esistenza. Damien Stark. A un certo punto della sua vita, anche Damien aveva deciso di ricominciare daccapo. Tennista di fama mondiale, era sparito nel nulla da un giorno all’altro, per poi tornare alla ribalta come investitore, collezionando una serie impressionante di successi. Giovane, affascinante e ricchissimo, Damien è una persona cui è difficile, se non impossibile, dire di no. Ed è quindi con enorme sorpresa che incassa il secco rifiuto di Nikki a un’offerta per cui molte donne venderebbero l’anima al diavolo. Eppure Nikki sembra irremovibile. Anche se, in fondo al cuore, lei ha già capito di essere perduta. Fin dal primo istante, infatti, tra i due è nata una complicità tanto profonda da non poter essere repressa. Un sentimento così puro e sincero da spazzare via ogni paura. Un’attrazione tanto potente da sgretolare le loro difese e mettere a nudo le loro anime, rivelando i segreti di un oscuro passato di cui entrambi portano le cicatrici. Perché soltanto insieme potranno finalmente essere liberi.
Nikki è bellissima, intelligente e con un passato non troppo felice alle spalle.
Damien è altrettanto bello, altrettanto intelligente, e ugualmente tormentato dai fantasmi del passato.
Si potrebbe dire che il romanzo cominci così, con questi due personaggi che si incontrano, si corteggiano, si ronzano intorno, fra tensione erotica alle stelle e segreti che fanno capolino e si svelano solo in parte, sullo sfondo di una California bellissima e lussuosissima.
E si potrebbe dire che come inizio non sia per niente male. Poi, però, la storia narrata in “Liberami” frana nel già letto, già visto e già sentito.
Damien è ricchissimo, praticamente onnipotente. Ha aerei privati, appartamenti e ville pazzeschi, resort e hotel, e chi più ne ha più ne metta, e chiunque è pronto a strisciare ai suoi piedi pur di ottenere qualcosa da lui.
Ma va? Possibile che non capiti mai alla bella di turno di trovarsi davanti uno squattrinato di bell’aspetto che faccia il cameriere in un fast food e di innamorarsene?
Per di più, Damien ha anche una sessualità particolare, ma poteva essere diversamente?
Strizza l’occhio a Christian Grey, facendo intendere di essere un dominatore, uno di quelli che ti ordina di toccarti mentre sei al telefono con lui dentro alla sua limousine, che capisce sempre quando menti e ti punisce, o che ti ordina di startene una settimana senza biancheria intima. Però, dove sono le fruste, le manette e le stanze rosse piene di giocattoli erotici ? Non ci sono. E allora che gusto c’è?
Nikki è un’ex reginetta di bellezza che è fuggita a Los Angeles, dalla sua migliore amica, per rifarsi una vita lontana dalla madre onnipresente e maniacalmente ossessionata dall’aspetto fisico della figlia. Sembra forte e sicura di sé, ma ovviamente non lo è. Quando ancora viveva sotto il controllo materno, sentiva il bisogno di provare dolore e farsi del male, e le cicatrici autoinferte ancora le segnano le gambe e le impediscono di lasciarsi andare a qualunque relazione che implichi rapporti sessuali.
Quindi ecco la mia perplessità quando, sul finire del romanzo, Nikki tira fuori dal cassetto del suo comodino un barattolo di lubrificante per parti intime. Quando l’ho letto ho visto solo un gigantesco punto interrogativo che mi ballava davanti agli occhi.
Ma a parte questa possibile svista, il romanzo è tutta una serie di situazioni monotone e appena accennate, intervallate da rapporti sessuali altrettanto monotoni, descritti con incredibile dovizia di particolari.
Nikki cerca di resistere al desiderio che prova per Damien, ma ovviamente non ci riesce e finisce per assecondare richieste e proposte indecenti che umilierebbero chiunque dotato di buon senso. Damien insiste, nonostante Nikki faccia di tutto per farlo arrabbiare o per tenerlo a distanza, e si gioca il tutto e per tutto offrendole week end da sogno, pranzi in riva al mare e persino compensi astronomici in cambio della sua remissività.
In tutto questo aleggia il dubbio che Damien si sia macchiato di un crimine orribile, ma la descrizione del fatto è così scarsa e inutile che non ci crede nessuno, soltanto Nikki. E soltanto a volte.
Sono riuscita ad arrivare in fondo alla storia solo per inerzia e solo saltando qualche pagina per accelerare la fine. Un vero peccato, perché sono sicura che Nikki e Damien meritassero molto di più.