Recensione “Miss Demonio” di Pamela Baiocchi e Michela Piazza
Inghilterra, 1897
Un omicidio, intrighi e segreti, l’insana attrazione per una veggente affascinante quanto misteriosa: ecco cosa riserva a Byron Morgan una semplice vacanza nella regione dei Laghi.
Il giovane investigatore privato, partito da Londra insieme alla sorella, si trova coinvolto suo malgrado in sedute spiritiche, apparizioni spettrali e nella difesa di Georgina Hill, incantevole medium accusata di essere un’assassina.
Burbero e scettico, Byron diffida di quella creatura tanto sensuale ed enigmatica da meritarsi il soprannome di Miss Demonio. Eppure una parte di lui desidera scoprire tutti i suoi segreti…
Un romance dove niente è come sembra, un mistery dove la passione divampa inesorabile.Dunque…ho letto questo breve romanzo in un colpo solo, ma ho avuto necessità di assimilarne l’atmosfera prima di accingermi a recensirlo,perché, seppur non deludente, ha lasciato in me delle strane sensazioni che non è stato facile analizzare.
Che tipo di libro è Miss Demonio? Un vittoriano un po’ gothic thriller, un po’ giallo deduttivo alla Conan Doyle(che tra l’altro è citato più volte nella storia)?
Un romance con tasso erotico piuttosto alto?
Direi piuttosto un mix di generi, non sempre ben riuscito.
Il carattere dei personaggi è molto poco british: lui, giovane investigatore ad alto tasso di sangue caliente nelle vene, poco in linea con le brume dell’ambientazione storica e geografica; lei, mistificatrice? Vera medium? Sicuramente una seduttrice nata, che non esita ad accompagnarsi ad un baronetto molto poco compassato.
Un gruppo di personaggi caratteristici ed interessanti messi a cornice della storia un po’ nello stile di Agatha Christie, completano il quadro di questo libro che sembra, a mio avviso, viaggiare su due binari paralleli che non sempre si incontrano armonicamente. Quello che maggiormente mi ha colpito non sono state le scene hot,peraltro molto ben scritte,ma la sensazione che siano state piazzate in determinati momenti in modo un po’ forzato.
Tutto l’insieme non è comunque sgradevole e vale i soldi spesi.
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