Recensione “Il Karma è un gran bastardo” di Rujada Atzori e Antonella Maggio
Se c’è una cosa che ho capito è che non devi mai, e dico mai, sfidare il fato. Mai, nemmeno una volta. Nemmeno per scherzo!
Prendi due persone apparentemente normali come Hanna e Lucas che vivono a Londra.
È importante che siano due amanti dei libri e della scrittura, che pubblichino con pseudonimo storie d’amore o ad alto tasso erotico, sebbene nella vita reale non riescano a trovare l’anima gemella o anche solo uno scopamico. È necessario che, in comune, abbiano molte cose, ma il loro nemico numero uno dovrà essere il Karma. Metti tutti questi ingredienti nel romanzo, aggiungi un pizzico di sfortuna, un po’ di goffaggine, tira e molla, lacrime, baci infuocati… Shakera energicamente prima di iniziare la lettura.
ATTENZIONE:
Mai sfidare il karma.
Non avevo mai letto nulla di questa coppia di autrici, e devo dire che come prima esperienza sono felicemente soddisfatta. Avevo voglia di ridere, cercavo un libro per staccare la spina, distrarmi e gustare il semplice piacere di una lettura divertente. Sono stata accontentata.
Ho apprezzato moltissimo lo stile fluido e scorrevole con cui viene narrata la storia, non ho notato un cambio di “mani” nell’incedere della trama, ma un’armonia che risulta piacevole.
Questo libro è irriverente, ironico, spiritoso e vivace; mi sono immersa nelle avventure di Hanna, in parte condividendo alcune delle sue elucubrazioni che non si distaccano poi tanto dai pensieri che ognuna di noi, di quando in quando, fa. Chi di noi almeno una volta non si è sentita perseguitata dalla sfortuna? Hanna è una di noi, e penso che mi sia piaciuta proprio perché l’ho sentita vicina, ho ritrovato in lei alcuni dei miei aspetti o esclamazioni delle mie amiche.
Le autrici hanno saputo dare vita a personaggi molto ben caratterizzati, non limitandosi solo alla mera descrizione fisica, ma proponendoci una serie di eventi e pensieri correlati e assolutamente spassosi, che celano dietro all’ironia molte informazioni utili a far correre l’immaginazione e avere ben presto nella mente la nostra personalissima versione di ognuno di loro. Hanna fa quasi tenerezza con il il suo cervello partorisce continuamente una serie di previsioni avverse e nefaste legate al Karma, che ci offre in anteprima mondiale e che puntualmente si rivelano nella realtà, anche più insolite e disturbanti, al limite del possibile, ma comunque divertentissime; si ride rammaricandosi (appena un pochino) consce di stare sghignazzando alle spalle di una povera ragazza che vive una vita che non vuole, piena di sogni, ma frenata da difficoltà oggettive, a cominciare dalla necessità di trovare un lavoro, proseguendo con una madre che pare aver votato la sua esistenza allo spionaggio e conseguente critica nei confronti dei vicini, augurando loro puntualmente qualche disgrazia che però ricade sulla malcapitata figlia.
Hanna vive due vite, una frustrante e insoddisfacente, l’altra egualmente non tanto entusiasmante, per via degli scarsi risultati sin ora ottenuti, ma che almeno la mette a contatto con il Sé più profondo, l’amore per i libri e il suo blog. Il fatto è che desiderare di ottenere una cosa e contemporaneamente essere certi che questa non si avvererà, a prescindere da qualsiasi divinità dispettosa, Karma avverso o sfortuna, è il primo passo verso il fallimento.
Questo è uno degli aspetti che più ho apprezzato in questo libro: si ride, e davvero tanto, ma se ci si sofferma un momento si scopre che dietro alle scelte, ai timori e agli improbabili imprevisti c’è una linea di pensiero che, velata dall’ironia, può non emergere subito, ma che per me è stata come un faro nella notte.
Questi due ragazzi hanno paura di vivere, di osare, di emergere distinguendosi dalla massa, e soprattutto non credono sino in fondo in ciò che desiderano ottenere; una sorta di libro motivazionale per nuove generazioni abbinato a una commedia romantica spassosissima che dà l’opportunità di imparare alcuni concetti chiave della vita nella maniera più bella e piacevole: divertendosi.
Ho accennato a un ragazzo? No? Avrei dovuto, sì… perché in effetti, anche se non immediatamente, la storia d’amore c’è, ed è tenerissima e appassionata.
Lui è Lucas, egualmente perseguitato dal Karma avverso, ma non solo. Il punto di vista di Lucas compare dopo un po’; inizialmente leggiamo solo i pensieri e gli avvenimenti dal punto di vista di Hanna e bramavo “sentire la voce” del nostro protagonista maschile.
Lucas ed Hanna hanno più cose in comune di quante osino pensare, certo non tutte saranno piacevoli sorprese, e non sarà facile per entrambi aprirsi, osare e scegliersi. In realtà, come scoprirete nel libro, per una serie di omissioni i due si conoscono già a livello virtuale, ma diciamo che anche se di scintille si può parlare, non tutte sono da colpo di fulmine. Leggendo lo scoprirete e mi rifiuto di negarvi questo piacere.
Mi blocco. Penso al Karma. Come minimo ci guarda con attenzione ed è pronto a colpire ancora. Tipo che, se adesso baciassi Hanna, lei si muoverebbe un istante prima di sentire le mie labbra sulle sue, e io mi beccherei una testata. «Se ti baciassi, per quanto la sola idea sia assurda», inizio e i suoi occhi si spalancano. «Andremmo a scomodare anche le antiche divinità, attirando catastrofi, visto che nessuno dei due sta simpatico alla dea bendata?». «Dici che potremmo causare anche la fine del mondo?».
Consiglio vivamente la lettura di questo libro a coloro che hanno voglia di sorridere e divertirsi sinceramente, come nel mio caso, ma non sopportano le storie che “devono farti ridere per forza” dove ogni inciampo inserito con l’intento di suscitare la risata rende il tutto noioso, ripetitivo e pacchiano.
Questo libro non è così! è fresco, vivace e ben scritto, persino il finale non è banale né scontato, cosa non proprio facile da trovare; vi farà innamorare e ridere ma anche riflettere, e sono certa che non vi deluderà.
Le certezze sono quelle della vita reale, fuori dai social network, persino fuori dal proprio lavoro. Nella mia classifica personale, al primo posto, c’è Lucas Walker. Nella sua, a quanto pare, ci sono io.
Buona lettura!