Recensione: “Bandit” di BB Reid (serie Il duetto rubato #1)
Care Fenici, oggi Buffy ci parla di “Bandit” di BB Reid
Un’eredità scomparsa, un figlio rapito, un segreto pericoloso.
Lei era la sua ossessione.
Mian Ross farebbe di tutto per proteggere suo figlio, e quando capisce di non avere altra scelta,fa la cosa più pericolosa che esista: incrociare di nuovo il cammino di Angel Knight. Stavolta per derubarlo.
Lui era il suo peggior incubo.
Un uomo tanto potente quanto vendicativo come Angel non può tollerareche una ladruncola affamata gli sottragga qualcosa di così prezioso. Neanche se a farlo è Mian.Una ragazza che molto tempo prima aveva protetto e tenuto al sicuro,la ragazza che si era trasformata nella sua più grande ossessione.Ma stavolta non la farà franca e il prezzo di questa lezione sarà altissimo.
Niente è ciò che sembra.
Mian ed Angel sono cresciuti insieme, figli di due signori del crimine.
Oggi, lei è una ragazza madre sull’orlo di prostituirsi per sfamare il suo bambino, mentre lui ha seguito le orme paterne ed è un criminale di alto profilo.
Tutto li divide, soprattutto il passato, perchè il padre di Mian è in prigione per essersi dichiarato colpevole di aver ucciso il suo amico e socio, il padre di Angel.
Tutto li unisce: i ricordi, un’adolescenza comune, una passione mai consumata e ancora pulsante.
La miccia che dà l’avvio ad un’interessante resa dei conti è il tentativo di furto a casa Knight e la contestuale sparizione di un registro assai importante per la malavita. Pur non del tutto convinto che sia Mian la colpevole di una sottrazione tanto ardita, Angel non esita a rapirle il figlio pur di ottenere la sua collaborazione.
Ma è davvero solo questo? O è vendetta, per ciò che il padre di lei gli ha tolto? O, ancora, desiderio di rivalsa per una passione a lungo desiderata e mai avuta?
So che questo romanzo ha avuto un successo planetario e vi dirò anche perché: è bello, avvincente, ben scritto e con personaggi complementari magistralmente delineati.
Lucas e Z, gli amici-scagnozzi di Angel, sono semplicemente fantastici e meriterebbero un romanzo ciascuno.
La trovata di suddividere il romanzo tra capitoli narrati da Mian e altri da Angel, l’alternanza tra presente e passato, tra i protagonisti come lo sono ora e come lo sono stati da ragazzi è geniale.
Le scene hot, poi, sono davvero favolose, perfino per chi, come me, non apprezza la violenza nei rapporti e il sesso “di gruppo”.
Tuttavia non mi è piaciuto del tutto.
A me piacciono i finali felici, il bacio appassionato prima del punto conclusivo.
Insomma, vanno bene bisticci e battaglie ma per il settanta per cento del romanzo verrebbe una gran voglia di prendere la testa di lui e sbatterla al muro per farlo rinsavire e per il restante trenta per cento, fare la stessa cosa con lei.
So che Bandit non è autoconclusivo e perciò spero che nel secondo recuperi perché questo libro, per quanto bello, mi ha lasciato l’amaro in bocca.