Recensione: “Fin dentro le ossa” di Kim Fielding (serie Scheletri #3)
Care Fenici, oggi Lucia ci parla di “Fin dentro le ossa” di Kim Fielding (serie Scheletri #3)
La musa di Ery Phillips è latitante. Lui è certo che sia tutta colpa del suo lavoro di grafico, perché, parliamoci chiaro, quale musa vorrebbe disegnare loghi di supermercati e tavole di libri con cateteri? Quando Dylan e Chris, gli amici di Ery, volano in Europa per una vacanza, Ery non si fa sfuggire l’occasione di trasferirsi nella loro fattoria, nella speranza che un periodo in campagna incoraggerà la sua musa a tornare. Certo, la fattoria ha le sue stranezze – Dylan è un lupo mannaro e la casa e stata di recente infestata dai fantasmi – ma Ery non ha alcuna intenzione di cancellare i suoi piani solo perché i suoi amici gli hanno detto che c’è qualcosa di strano nel laghetto. Quello che non si aspetta è Karl, un bellissimo uomo nudo che fa la sua comparsa a riva. Con Karl come fonte di ispirazione, Ery crea dei quadri incredibili e comincia a raggiungere il successo che prima aveva solo sognato. Ma stare con Karl presenta della difficoltà che spingono Ery a mettere in discussione i suoi obiettivi professionali. Far avverare i propri sogni assieme a un compagno piuttosto inusuale si rivelerà molto più difficile di quanto Ery si aspettasse.
Ery posò le bacchette e si strofinò il viso con le mani. “Si sente davvero solo, nonna. Il suo ultimo amico lo ha mollato, un centinaio di anni fa circa. Ha vissuto una vita triste, credo. Ma è interessante… e dolce. Mi ha fatto dei regali. E in alcune circostanze può dimostrare un’indole assassina. Ha ucciso una donna lupo, ma lo ha fatto solo per salvare Chris. Dice che protegge la terra dei Nock. E Dio, è davvero bello e non indossa vestiti. E ci siamo baciati due volte, ma la prima volta credevo di essere in un sogno. E non può trasformarsi o suonare il flauto come gli altri nix perché lo stregone che lo ha creato ha fatto uno sbaglio, il che è davvero un problema perché i suoi simili non vogliono avere nulla a che fare con lui.
Se non avete letto i precedenti libri di questa serie, vi troverete un poco sconcertati dall’atmosfera particolare che si respira alla fattoria di Chris e Dylan. Dylan è un licantropo, lo è diventato dopo essere stato morso da un occasionale compagno di una notte di sesso. Una volta resosi conto della sua trasformazione e aiutato dal suo incredibile fratello che lo ha sempre supportato, ha cercato un posto dove poter vivere senza la paura che la luna piena lo ponesse sulla strada di gente innocente. Per questo ha comprato una fattoria isolata vicino ad una foresta, dove come unico vicino aveva un giovane solitario di nome Chris, che è diventato il suo compagno. Questa coppia ha dovuto risolvere molti problemi, e nei capitoli precedenti si sono trovati di fronte sia altri lupi ostili che fantasmi del loro passato. Ma ora finalmente sono sereni e il protagonista di questo nuovo libro è il miglior amico di Dylan, Ery, un giovane che, pur conoscendo la verità, è stato disposto, insieme alla sua incredibile nonna grande esperta di spiriti e fantasmi, ad aiutare la coppia con i loro problemi. Ora però, a essere in crisi è proprio lui.
Nei capitoli precedenti della serie, i due protagonisti hanno sempre dovuto lottare contro qualcuno trovandosi in pericolo, ma questo nuovo libro è totalmente diverso. Più romantico e dolce, è una favola leggera e commovente. Ery è un buon amico, un nipote affettuoso, ha dei fantastici genitori, ma non è soddisfatto, da qualche tempo i suoi quadri sono privi di passione e la sua musa lo ha abbandonato. Inoltre, pur essendo felice per i suoi amici, prova anche una piccola punta di invidia per quel loro rapporto così appagante. Anche lui comincia ad essere stanco di avventure fuggevoli. Abituato al mondo soprannaturale grazie a sua nonna e all’amico Dylan, non rimane troppo sconvolto scoprendo che nel laghetto della fattoria abita uno spirito d’acqua bellissimo, un Nix, a cui lui da nome Karl. I due cominciano a conoscersi diventando amici. Karl è ingenuo, amabile e delizioso, e così solo, che mi sono trovata spesso con le lacrime agli occhi durante il racconto della sua lunga solitaria vita. Diverso dai suoi simili, nato per uno scopo preciso dalla bacchetta di un mago, non è mai stato accettato dagli altri Nix, e ha vagato per fiumi e oceani fino ad arrivare in quel laghetto vicino alla fattoria dei Nock, dove, per la prima volta, si è sentito a casa. Nei decenni successivi ha spiato non visto le generazioni della famiglia succedersi e per la prima volta ha avuto contatto con uno di loro, ma dal racconto scopriremo con amarezza che anche quell’uomo lo ha sfruttato, e se n’è andato senza mai voltarsi indietro. Eppure Karl lo giustifica, e lo ringrazia per i pochi bei ricordi che gli ha lasciato. È toccante la sua reazione al primo regalo che riceve nella sua lunga vita, una chitarra da cui in poco tempo riesce a creare bellissime melodie. Provare affetto per lui e facilissimo, ma Ery non riesce a vedere un futuro per loro. Karl accetta con gratitudine ogni attimo che Ery gli concede, spronandolo nel frattempo a cercare un uomo che possa davvero condividere la sua vita, anche se questo vorrebbe dire perderlo. Non vi nascondo che spesso avrei voluto prendere il protagonista e picchiarlo, per la sofferenza che causa al tenero Nix che quando si sente infelice fa piovere per giorni.
È una storia d’amore delicata, il personaggio di Karl è uno dei più straordinari esseri mai incontrati, e se la trama non ha grandi colpi di scena e azione, regala momenti di dolce commozione e tenerezza. L’autrice è stata bravissima nel caratterizzare il Nix, ha creato un personaggio che incanta nella sua struggente solitudine, che si desidera consolare e vedere felice, e io l’ho adorato. Questo libro è una fiaba che racconta che l’amore è più forte delle diversità, ed è la cosa più importante che si possa chiedere alla vita. Un ultimo capitolo che chiude una serie fantasy molto carina, che ha regalato bei personaggi e un poco di magia, e ricorderò il personaggio di Karl con grande tenerezza.