Recensione: “Boss Man” di Victoria Quinn (serie Boss #2)
Care Fenici, oggi Nayeli ci parla di “Boss Man” di Victoria Quinn
In vita mia non avevo mai accettato compromessi.
Ma ho fatto un’eccezione per Diesel Hunt.
Perché è un vero uomo. Perché è tutto ciò di cui ho bisogno. Perché lo merita.
Adesso sono io a condurre il gioco. Ora comando io. Non importa quanto lo tratti male, lui chiede sempre di più.
Non riesco a pensare ad altro che a quando verrà il mio turno.
Quando sarò io a stare in ginocchio, coi polsi legati.
Del tutto inerme nelle mani di quest’uomo.
Diesel Hunt… l’uomo più potente del mondo.
Si tratta di un romanzo decisamente piccante e prevalentemente erotico, ma la trama tiene ed è coerente.
Tra gli aspetti che sono stati ben curati, la caratterizzazione dominante di entrambi i personaggi e l’evoluzione del rapporto di coppia che va ad aggiungere ingredienti a quello che, nel primo libro, era un rapporto fatto di solo sesso (intimità, confidenze, feeling, fragilità). Tatum inizia a mostrare qualche insicurezza, così come Diesel inizia a perdere il controllo, preda della gelosia.
“Sai pelare le patate?”
“So farti venire tre volte di fila”, replicò sarcastico, “certo che so pelare una patata.”
“Il sesso è molto più facile della cucina, quando si ha un corpo così,” gli tastai il culo avvicinandomi al frigo.
Come già avevamo notato nel primo libro, i titoli sono sfasati rispetto ai contenuti: “Boss Lady” ci parla della fase preparatoria: dell’incontro tra l’uomo e la donna più potenti del mondo, di come nasce la passione tra loro, di come Tatum faccia a Diesel una proposta volta ad accettarla come dominatrice, e di come lui riesca a rinegoziare, accettando alla sola condizione di rovesciare i ruoli dopo sei settimane.
“Boss Man” ora ci parla delle sei settimane di dominio di Tatum, un dominio che non raggiunge i livelli BDSM che mi aspettavo, perché lei non è sadica o altro, ha solo necessità di avere il controllo e di dare ordini. Questo è legato presumibilmente a un grosso trauma, che per forza di cose dovrà essere esplorato in modo doloroso nel prossimo libro, in uscita a luglio. In esso vedremo la fase in cui sarà Diesel a dominare, e mi aspetto che lui ponga in atto una sottomissione più fisica e verbale, da come si è comportato finora.
Il cliffhanger è notevole, poiché il libro si interrompe esattamente allo scoccare del timeout per il cambio della guardia, nel momento in cui Diesel passa da sottomesso a dominatore.
Il suo bisogno di controllo era solo bisogno di potere, di impartire ordini. Il mio bisogno di controllo, invece, era tutta un’altra cosa. Volevo dominarla nei modi più sensuali, ridurre la donna più potente del mondo in ginocchio a un mio solo ordine. Volevo possederla come nessun altro uomo poteva permettersi. Nemmeno Thorn Cutler.
Hunt regge bene la sottomissione, semplicemente perché è un uomo talmente sicuro di sé da non lasciarsi intimidire da nessuno. Accetta i giochi che Tatum propone perché sa che in quel modo potrà raggiungere e far raggiungere il piacere. Li accetta pensando a quando lui stesso potrà dettare ordini, e neppure una volta si sente umiliato nell’eseguire le blande richieste di Tatum.
“Sono pronto, Boss Lady”
Fui attraversata da un brivido lungo la schiena.
Era obbediente, ma a modo suo. Avevo io in mano il gioco, ma aveva deciso lui la tempistica. Anche se ero io al comando, era sempre lui a voler muovere i fili. Era discreto, così sottile che avrei potuto non accorgermene.
Ma me ne accorsi.
Non ho visto la stessa sicurezza in lei. Emerge, infatti, in questo episodio, qualche strato sotto alla sua corazza, e nonostante Hunt sembri tenere molto a lei e al suo benessere, il fatto che Tatum non abbia ancora confidato il tipo di trauma subito, farà sì, molto probabilmente, che lui la tratti inconsapevolmente proprio nel modo che la farà soffrire di più.
Lo dominavo solo perché me lo permetteva, perché lo voleva, perché era abbastanza uomo da far accadere tutto questo.
Un tema interessante che viene toccato è quello della parità uomo donna, in particolare rivolto alle donne che lavorano o donne di successo. Diversi sono gli spaccati che mostrano l’ambiente ostile, la derisione, i pregiudizi che una donna deve affrontare per rimanere allo stesso livello di un uomo.
“Gli uomini veri non si sentono minacciati dalle donne di successo. Gli uomini veri sono sicuri di sé, del proprio successo, della propria virilità, e non hanno il minimo problema a lavorare con una donna come te. Sono in grado di offrire lo stesso rispetto che esigono per sé stessi.”
La traduzione non valorizza questo romanzo, che già in origine pecca di qualche ripetizione di concetti o di termini. Tuttavia, essendo un Erotic Romance, svolge pienamente ed efficacemente la sua funzione di scaldare l’atmosfera e di mostrare scene variegate e fantasiose prive di volgarità, su una trama interessante, con personaggi forti e di spessore.
Alcune donne avrebbero trovato ripugnante la promiscuità di Hunt, oppure ne sarebbero state invidiose. Ma io credevo che essere così resistenti fosse sexy, che dare piacere a due donne allo stesso tempo fosse un exploit incredibile.