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Recensione: “Le formule del cuore e del destino” di Yoav Blum

Care Fenici, oggi Mumù ci parla di “Le formule del cuore e del destino” di Yoav Blum

Probabilmente non conoscete l’«organizzazione» per cui lavorano Guy, Emily e Eric, eppure gioca un ruolo fondamentale nella vostra vita. Perché tutte quelle cose, normalmente etichettate come coincidenze, sono, in realtà, decise, studiate e minuziosamente pianificate. Incontrare un vecchio amico è un caso? Perdere le chiavi dell’auto il giorno prima delle vacanze è uno scherzo del destino? Nient’affatto. Guy, Emily ed Eric hanno indirizzato la vostra esistenza perché quelle cose succedessero proprio in quel momento. E si occupano di far accadere anche cose molto importanti: la scoperta rivoluzionaria di uno scienziato, l’incontro tra un artista e la sua musa; la scintilla dell’amore tra due sconosciuti…
Ma adesso tocca all’abile, rigoroso Guy assumersi un compito di enorme responsabilità: la coincidenza più difficile e pericolosa che gli sia mai capitato di creare. Eppure, quando lui capirà la profonda trasformazione che sta per subire la sua vita e quella dei suoi compagni, sarà costretto a fermarsi e a riflettere sulla vera natura del destino, del libero arbitrio e dell’amore. E poi agire di conseguenza. Ma a quale prezzo?

Care lettrici e lettori, vi chiedo anticipatamente scusa. Solitamente tendo a dare una valutazione oggettiva del libro, ma questa volta mi riesce veramente difficile: so già che emergerà l’amore che ho provato per questo romanzo, e devo ammettere che è stata una inaspettata quanto gradita sorpresa. Non conoscevo l’autore, questo il suo lavoro d’esordio, ma di certo comincerò a seguirlo con vivo interesse. Tendo, d’abitudine, a classificare i libri in due categorie. La categoria ‘noccioline’, quella in cui divori il tomo pagina dopo pagina, sino ad arrivare alla fine senza neanche accorgertene; e la categoria ‘Everest’, in cui la salita sarà difficile, ma più si sale più si apprezza il paesaggio, sino ad arrivare in cima dove puoi ammirare tutta la bellezza della creazione. “Le formule del cuore e del destino” rientra indubbiamente nella seconda categoria. Leggerlo all’inizio non è stato affatto semplice: la lettura risulta lenta e contorta, si fa fatica a seguire la trama e si è quasi propensi a chiuderlo per riporlo in fondo allo scaffale.

Di primo acchito si potrebbe pensare che protagonisti siano i tre creatori di coincidenze: Guy, Emily, Eric; ma da una lettura più profonda si evince che i tre sono inseriti in una realtà più ampia, di cui fanno solo parte.

La storia si svolge ai giorni nostri, anche se non è specificata la città in cui è ambientata,  informazione, del resto, di ben poco conto.

 Tutti i vari personaggi che si susseguono sono concatenati fra di loro, proprio come le coincidenze che vengono create. Ogni loro azione ha un riflesso nella vita degli altri, innescando nuovi scenari che a loro volta creeranno nuove prospettive future per ognuno di loro.

All’inizio ci si chiede ‘cosa’ siano i creatori di coincidenze. Sono entità superiori? Sono angeli? Sono spiriti? Purtroppo non ci è dato saperlo, dobbiamo prendere tali esseri per quello che sono: creatori di coincidenze.

Come dicevo all’inizio, basterà avere tanta pazienza, anche quando si sarà tentati di abbandonare la lettura a metà.

Andate avanti, continuate sino alla fine, e vi assicuro che arriverà ogni risposta: ogni tassello verrà messo al proprio posto.

Questo il passaggio che mi è rimasto nel cuore

«Un giorno, in futuro, qualcuno ti riempirà la testa di storie su cosa sia l’amore. Non credere a quello che ti dicono. L’amore non è un’esplosione, non è un fulmine e non ha effetti speciali. Non è un fuoco d’artificio nel cielo o un aereo che ti passa sopra la testa sventolando una scritta. È un qualcosa che ti viene versato sotto la pelle, silenziosamente, senza che tu nemmeno te ne accorga, come un unguento. Senti solo un certo calore che si spande, e poi un giorno ti svegli e scopri che sotto la tua pelle siete in due».

Guy prima di essere un creatore di coincidenze era un Amico Immaginario, e non è un incarico di poco conto, tutt’altro. Nel libro saranno spesso ricorrenti i richiami al suo lavoro passato. Ad un certo punto del libro si interroga su cosa rappresenti esistere non in quanto persona dotata di una propria fisicità e di proprie caratteristiche intrinseche ma bensì solo un essere creato sulla base dell’immaginazione, desideri e bisogni di un bambino: ho trovato questo passaggio veramente interessate, di sicuro offre spunto per delle riflessioni personali.

Per 3/4 di libro mi sono chiesta il senso della figura di Eric, l’unico creatore di coincidenze che non riveste alcun ruolo attivo, ma come ogni cosa in questo romanzo nulla è messo li per caso, ma tutto ha un senso: nulla è una coincidenza nell’infinito mondo delle coincidenze!

Ad un certo punto mi sono anche chiesta cosa c’entrasse l’amore in tutto questo.

Finalmente verso la fine il mazziere avrà già distribuito tutte le carte e la partita si svolgerà sotto i vostri occhi attoniti. I colpi di scena non mancheranno di certo e vi assicuro che una storia d’amore c’è, eccome! Un amore puro, profondo, un amore che non conosce confini. E, lasciatemelo dire, lo sbatter d’ala di farfalla lo sentirere proprio al centro del vostro cuore. Ma per sapere di cosa sto parlando non vi resta che arrivare all’ultima pagina.

 

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