Recensione in Anteprima: “Hunted” di Samantha M. (serie Wolves #1)
Care Fenici, oggi La Min ci parla di “Hunted” di Samantha M. (serie Wolves #1)
Per secoli avevano vissuto fianco a fianco con l’ignaro genere umano, rispettando le loro leggi e mescolandosi tra gli uomini.
Per secoli avevano tenuto nascosta la loro natura di lupi, la straordinaria forza e le abilità speciali che li caratterizzavano.
Finché, una notte fatale, la loro specie era stata rivelata al mondo.
Si erano aspettati comprensione e accettazione. Si erano mostrati collaboranti e disposti a condividere i segreti che custodivano da sempre, ma avrebbero dovuto immaginarlo… La razza umana non impara mai dagli errori del passato.
Persone senza scrupoli fomentarono la gente e i Wolves divennero oggetto di odio e paura. Cacciati senza pietà, catturati e rinchiusi come cavie da laboratorio per folli esperimenti, trucidati a vista e sull’orlo dell’estinzione, i lupi superstiti non ebbero altra scelta se non nascondersi, avventurandosi nel mondo umano unicamente per trovare beni di estrema necessità.
L’alpha Magnus è solo e braccato quando incontra un umano che, stranamente, non ha pregiudizi nei suoi confronti e lo aiuta perfino a scampare alla cattura, nascondendolo nella sua fattoria.
Luke non lo sa ancora, ma lui e Magnus hanno un legame profondo, che li attira inesorabilmente l’uno verso l’altro. Un legame sempre più difficile da spezzare.
Magnus ha finalmente trovato il suo compagno predestinato ma, si sa, il fato a volte può essere crudele. Dovrà quindi compiere una scelta: rivelare la verità a Luke e seguire il suo cuore, con il rischio di mettere in serio pericolo tutta la sua gente o rinunciare all’uomo di cui si è innamorato e andarsene, senza voltarsi indietro.
“Il 9 dicembre del 2084 segnò la fine del mondo, così come gli esseri umani lo avevano sempre conosciuto. Entrò nei libri di storia e fu chiamato il Giorno della Rivelazione.”
Oggi vi parlo di un libro che mi ha incuriosita, primo di una serie intitolata Wolves, che unisce il genere M/M al fantasy. Grazie ai consigli e agli incoraggiamenti di alcune “colleghe e amiche” qui in RFS ho deciso, dopo aver letto diversi libri dei due generi interessati, di sceglierne uno io, autonomamente, da leggere e recensire. Ed eccomi qui a libro concluso, desiderosa di comunicare le mie impressioni e il mio punto di vista. Comincio con l’affermare che l’autrice ha senza dubbio elaborato una trama collocata in un futuro non troppo lontano, all’interno della quale ho ritrovato molti spunti di riflessione legati alla tolleranza, alla manipolazione delle masse da parte dei media e dalle classi dominanti nel nostro mondo: politici, case farmaceutiche, oltre all’immancabile cancro che infesta la nostra società e sembra essere il cardine intorno a cui tutto si muove: il denaro.
Pochi giorni fa leggevo un’intervista a Camilleri, scrittore e uomo di grande cultura, su un quotidiano nazionale; egli, forte dell’esperienza che solo una lunga vita vissuta può dare e per di più una vita trascorsa negli anni più bui e conflittuali della nostra Nazione, commentava argomenti attualissimi e mi ha fatta molto riflettere. Tra i passaggi più incisivi della sua dichiarazione mi permetto umilmente di riportare un piccolo frammento che mi ha colpita, certamente, ma che desidero condividere con voi perché ho ritrovato tra le righe di questo libro, con grande piacere, la medesima denuncia, il medesimo pensiero di fondo, e fino a quando qualcuno proseguirà nel tenere occhi e orecchie ben aperte, avremo una speranza di distinguerci dalla massa e cercare di agire nel bene e fluire nella vita a prescindere da cosa ci raccontano.
Camilleri dice: “continuare a giocare sulla paura dell’altro è pericoloso” … “Una delle mie più grosse pene è proprio questa: a novantatré anni, a un passo dalla morte, mi trovo a lasciare a nipoti e pronipoti un’Italia che non mi aspettavo di lasciare in eredità” …
La società in cui Samantha M. ambienta la sua storia è dominata dal potere, da un Presidente malvagio che governa per facilitare i propri interessi e incrementare le proprie entrate economiche. In seguito al giorno della rivelazione inizierà una sempre più cruenta caccia ai Wolves con il bieco obiettivo di analizzarli e utilizzarli come cavie da laboratorio o prelevarne tessuti e DNA per creare farmaci futuristici adatti all’essere umano che però conservino il potenziale del Wolves. Come riesce a farlo? Semplicemente attraverso i media: inizia a monopolizzare le masse, spaventandole e ottenendo così la piena collaborazione di cittadini terrorizzati che denunciano il proprio vicino, conosciuto da sempre, perché ora è ritenuto diverso, pericoloso. Vi ricorda qualcosa? La diversità spaventa gli ignoranti, teniamolo a mente!
L’autrice mi scuserà se ho divagato in tal senso, ma questo romanzo mi ha proprio dato la giusta spinta per affermare la mia posizione, e di questo io la ringrazio.
Tornando a temi più romance e alla trama, i Wolves sono ora volontariamente isolati in un luogo introvabile dalle pattuglie vigilanti, vivono in armonia anche se in maniera più spartana, ma sono protetti, e tutto sembra procedere per il meglio fino a quando Fabian, altro Alfa del branco, non scompare misteriosamente. Magnus uno dei tre Alfa del branco e particolarmente vicino a Fabian, decide di tentare l’impresa di andare a cercare l’amico. Impavido, sfida la sorte e le tecnologie avanzatissime di cui dispone il Presidente per cacciarli ed esce dalla riserva. I guai, potrete immaginarlo, non tardano ad arrivare, scoprirete voi come e perché. Grazie a una catena di eventi però il nostro lupacchiotto, notevole sia fisicamente che intellettualmente, concedetemelo, incontra Luke, il coprotagonista. Saranno subito scintille, ed essendo il primo capitolo di una serie, attraverso i loro discorsi, le timorose confidenze e il legame che li unisce, potremo scoprire più nel dettaglio la società dei lupi, i loro segreti e i terribili stratagemmi orditi dall’odiato Presidente McCallister. Ovviamente la storia non finisce qui, anzi! Dopo l’ultimo capitolo l’autrice ci concede di sbirciare nel prossimo libro, scoprire chi sarà il protagonista e ipotizzare l’evolversi di una storia che ha molto potenziale e spero si arricchisca sempre più.
Luke è un essere umano, un personaggio tenerissimo e mite, giusto nei giudizi e affatto prevenuto che mi è piaciuto sin da principio. L’alchimia tra i due è immediata, ma la loro storia procede relativamente per gradi e il lettore può godere di ogni momento di scoperta e rivelazione di un sentimento che va oltre l’immaginabile.
“Rialzai lo sguardo incrociando i suoi occhi, normalmente grigi come la tempesta, ora screziati d’oro per l’emozione.
«Mio» dichiarò, prima di tirarmi verso di sé e impossessarsi della mia bocca.
Una potente scossa mi percorse tutto il corpo quando le nostre labbra vennero a contatto, così forte che dovetti aggrapparmi saldamente alla sua schiena per non rovinare sul pavimento.
Un ringhio basso e roco gli sfuggì dalla gola, quando le mie unghie gli graffiarono la pelle della schiena. La sua lingua cercò subito la mia con prepotenza; sembrava disperato.
Il nostro bacio divenne intenso, profondo e bagnato. Eravamo intrecciati, uniti in un solo essere e, d’istinto, gli saltai in braccio.
Lui mi prese al volo senza il minimo sforzo, come se non pesassi nulla, e mi portò dentro il box doccia.”
Le scene di passione sono ben scritte, e nel complesso abbastanza convincenti; i battibecchi amichevoli tra i protagonisti alleggeriscono la trama e le impetuose dichiarazioni del timidissimo Luke, seguite a ruota dal suo adorabile rossore diffuso, non mancheranno di intenerirvi e rubarvi un sorriso. Molto interessante la descrizione della possessività di Magnus nei confronti di Luke, tenuta a freno da una volontà di ferro, ma che emerge prepotente in alcuni passi della storia. Due personaggi che mi sono piaciuti sia fisicamente, per come li ho immaginati attraverso le parole dell’autrice, che psicologicamente.
La perplessità che mi accingo a riportare riguarda la storia nel complesso: sicuramente c’è molto materiale disponibile, tante idee e una buona capacità narrativa, però qualcosa è mancato in questa lettura. Azzardo sostenendo che si tratti della durata del romanzo, ipotizzo che qualche capitolo in più avrebbe reso più fluidi alcuni passaggi chiave, sia per quanto concerne la storia d’amore, che per le scelte importanti che entrambi i protagonisti saranno chiamati a compiere. La storia procede a pov alterni, ma forse a causa dell’impaginazione, talvolta risulta ostico il passaggio da una voce narrante all’altra, e in alcuni capitoli si legge tra le prime righe una breve ripetizione degli ultimi avvenimenti del capitolo precedente. Non accade sempre, ma mi disturba; amo di più quando un punto di vista segue l’altro in un intreccio avvincente, altrimenti ho l’impressione di rileggere semplicemente la stessa riga. Non si tratta, come vedete, di criticità insormontabili. Questo in sostanza il motivo del mio voto, ci tenevo a precisarlo. Leggerò senz’altro il secondo capitolo di questa serie e consiglio anche a voi di avvicinarvi ai Wolves, vedremo insieme cosa ci riserva l’evoluzione della trama e l’istinto dell’autrice.
Buona lettura.