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Recensione: “Con Dolcezza” di Cate Ashwood (serie Newport Boys #1)      

Care Fenici, oggi Nayeli ci parla del nuovo libro di Cate Ashwood, “Con Dolcezza”, primo volume della serie Newport Boys

A pochi giorni dal diploma e con pochissimi soldi in tasca, Evan Lowry ha bisogno di fondi per il college. Quando vede un annuncio in cui cercano modelli, pensa che la sua fortuna sia finalmente arrivata, fino a quando non scopre che si parla di film per adulti e di sesso. Con tanto di riprese. Con altri uomini.

Per la stella del porno Brandon Court, non c’è più nulla di nuovo nel panorama dei film per adulti. Lui e il suo produttore, Les, decidono di fare qualcosa di diverso: un reality show porno ambientato in un cottage vicino al mare. Ma quando incontra per la prima volta l’ingenuo Evan dagli occhi da cerbiatto, Brandon non sa bene se mandarlo al diavolo o spogliarlo. Vince la seconda opzione.

Sul set, Brandon prende Evan sotto la sua ala, e per circa un mese, diventano intimi in ogni modo possibile, tranne che a livello emotivo. Entrambi sono terrorizzati di approfondire la loro relazione, dubbi e insicurezze minano le loro speranze, ma la chimica tra loro non gli permetterà di ignorare i sentimenti.

“Dolcezza” è il nomignolo con cui Bran chiama il giovane Evan. Tra i due uomini ci sono dieci anni di differenza: uno ventisettenne e l’altro appena maggiorenne, diplomato da poche settimane. Ma la grossa differenza sta nell’esperienza: Bran è un pornoattore da quando aveva 17 anni e ha imparato a usare il suo corpo e quello degli altri blindando ogni emozione, mentre Evan è vergine. Non vuole fare l’attore porno, ma ha bisogno di guadagnare soldi in un’esperienza estiva, in previsione dell’iscrizione all’università. Ha imparato ad affrontare molte sfide nei suoi pochi anni, e non si tira indietro rispetto a quella di mettersi alla prova anche stavolta.

Era il peccato incarnato con addosso una maglietta.

Rassicurato dal fatto che non sarà obbligato a fare nulla che non abbia voglia di fare, Evan partecipa a un ritiro in una villa con altri attori, dove ogni giorno verranno ripresi in una o più scene di sesso tra loro. Quello che sembra un mestiere divertente e appagante non è però così semplice, e la capacità che Bran ha maturato in anni di esperienza non può essere data per scontata in un neofita che non ha mai provato le sensazioni del sesso con altre persone. Viene mostrata una scena che ci mostra in modo crudo la difficoltà di fare sesso nonostante i propri desideri, contro ciò che si sente. Non è tanto la presenza delle telecamere, ma per il dover fare qualcosa che va contro le proprie pulsioni, le proprie emozioni. Risulta quasi una violenza, e l’ho trovata una scena molto forte.

Era sbagliato, orribilmente sbagliato. Non voleva essere toccato in quel modo. Avrebbe voluto dire di no, ma non ci riusciva.

Evan chiede a Bran di avere con lui la sua prima volta, perché durante il casting tra loro era scoccato qualcosa. Si trova a suo agio con lui, riesce ad avere un perfetto feeling a pelle, si piacciono a vicenda. Come un perfetto maestro, Bran lo prende sotto la sua ala e lo accompagna nella sua prima esperienza in modo tenerissimo. I due ragazzi hanno anche altri momenti insieme, più intimi e senza telecamere, che rafforzano questo coinvolgimento che provano l’uno per l’altro. E una scena alla volta, scatenano ogni volta un’ulteriore dose di attrazione dolcissima.

Evan urlò, lasciò cadere la testa contro i cuscini, strinse gli occhi e con le mani afferrò le lenzuola. Non sarebbe svenuto, non poteva perdersi tutto questo. Era davvero incredibile.

I dieci anni di differenza tra Bran ed Evan sembrano essere molti di più, e i due uomini non potrebbero essere più diversi. Bran è bravo nel suo mestiere, ma ormai non prova più soddisfazione. Ha separato così nettamente il cuore dal corpo da non essere più capace di provare intimità durante il sesso, e ha rinunciato ad avere un compagno accanto. Incarna quel tipo di maturità che contraddistingue i vecchi, con il loro essere esausti, privi di stimoli. Evan è ancora un sognatore, ingenuo. Ha tutta la vita davanti, inizia adesso a spiegare le ali e tende a degli obiettivi precisi. Ha perfino il sogno inconfessato di farsi una famiglia. Presto scoprono di avere provato entrambi un vero e proprio colpo di fulmine, e il dover condividere l’altro con gli uomini nella casa sarà una prova terribile.

Qual era il protocollo giusto per aver dormito in modo appena meno platonico del dovuto, con un uomo che era anche il tuo capo, meno di ventiquattr’ore prima di fare sesso con lui?

Nella seconda parte del romanzo i due ragazzi vivranno la loro esperienza con la consapevolezza di un rapporto a termine (leggasi: scene di sesso tante e dettagliate). Ma per quanto consapevole di ciò che prova, Bran sa che costringere Evan a rimanere insieme anche dopo le riprese in un rapporto a distanza potrebbe essere deleterio per il ragazzo, che rischierebbe di dover rinunciare al suo futuro, all’università, ai suoi sogni. E lui non potrebbe dargli niente di concreto, non essendo una persona felice.

Come avrebbe potuto sopravvivere lontano da lui? Non avevano parlato di sentirsi o vedersi dopo che le riprese fossero finite, ma Evan immaginò che forse sarebbe stato peggio. Desiderare qualcuno solo per vederlo andar via più e più volte.  

Per quanto vi sia molta passione, è una storia in cui tutto è strettamente collegato all’amore, alla tenerezza, all’intimità. I due uomini sono innamorati, e il modo in cui lo confessano l’un l’altro è virile, diretto, in perfetto stile maschile.

Belle anche le altre figure collaterali, tutte molto interessanti e ben caratterizzate anche se appena accennate. Probabilmente risulteranno essere i protagonisti degli episodi successivi della serie.

Era bellissimo farsi toccare da qualcuno. Il semplice contatto di pelle contro pelle accompagnò Evan verso il sonno.

 

 

 

 

 

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