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Recensione in Anteprima: “Quel che resta” di Garreth Leigh

Care Fenici Arcobaleno, oggi Lucia ci parla di “Quel che resta” di Garreth Leigh

Il web designer Jodi Peters è una creatura solitaria. Pranzare due volte a settimana con la sua ex fidanzata, diventata la sua migliore amica, e qualche occasionale avventura superficiale in un malfamato bar gay gli forniscono tutta la compagnia di cui ha bisogno, giusto?
Poi una notte si imbatte nel pompiere neodivorziato Rupert O’Neil. Rupert è confuso e solo, ma è il ragazzo più dolce che abbia mai conosciuto. Aggiungeteci l’elettricità inebriante tra loro, e Jodi non può fare a meno di innamorarsi perdutamente. Offre a Rupert un luogo in cui vivere tra le mura del suo accogliente appartamento a Tottenham, un rifugio dove costruire la loro famiglia ideale, e per quattro meravigliosi anni, la loro vita non può essere più felice.
Fino a quando un crudele scherzo del destino porta via tutto. Un momento di distrazione lascia Jodi a lottare per una vita che non riesce a ricordare e spezza il cuore di Rupert. Jodi non lo riconosce, o non vuole farlo. È rimasto poco dell’uomo che adora, e Rupert deve aggrapparsi a quel che resta della sua fede vacillante e pregare affinché Jodi impari ad amarlo di nuovo.

L’ansia, fredda e strisciante, gli stava divorando il cuore. Una settimana, no, dieci giorni prima, si era detto che tutto sarebbe stato migliore se solo avesse ritrovato Sophie, che quell’enorme lasso di tempo e le informazioni che gli mancavano sarebbero tornate, ma non era successo. Lei era apparsa al suo capezzale, agitata e in lacrime e… E cosa? La mente di Jodi si svuotò, tutti i pensieri e le emozioni svanirono all’improvviso, come una lampadina fulminata. Sbatté gli occhi, cercando di concentrarsi. Dove cazzo si trovava? I muri in tinta unita, i soffitti alti e l’elaborata modanatura vittoriana. Il tavolino da caffè. Il divano. Ah, sì. L’appartamento… casa, giusto? Il suo sguardo cadde su un gruppo di foto, immagini di sconosciuti. Sophie gli aveva detto che quello era il suo appartamento, che ne era il proprietario, con un mutuo e tutto, ma non era sicuro di crederle. Se l’appartamento era casa sua, avrebbe riconosciuto le persone nelle foto, giusto? Ma il tizio biondo e la bimba… Jodi continuò a fissarli, ma niente. Nessuna idea, e non riusciva nemmeno a far sì che gli importasse qualcosa. Disorientamento misto a panico e un mal di testa infinito erano diventati i suoi nuovi migliori amici.

Quando incontriamo Jodi e Rupert, nelle prime pagine, sono già una coppia da alcuni anni. Li vediamo felici e innamorati, mentre si apprestano a uscire di casa, uno per un turno come pompiere, e Jodi per andare a cena con la sua migliore amica, Sophie. Ma il capitolo dopo ci catapulta in una realtà ben differente: uscendo, quella sera, Jodi viene investito e lo ritroviamo in coma, ferito così gravemente, che nessuno può essere sicuro del suo risveglio. Assistiamo al dolore di Rupert, alla sua angosciante attesa di un gesto, mentre a capitoli alterni veniamo a conoscere la loro storia, come si siano conosciuti e come abbiano unito le loro vite per gli ultimi quattro anni. Ora per Rupert il mondo sembra essersi fermato, lavora, mangia poco, dorme ancora meno, e passa ogni attimo disponibile in ospedale in attesa di un segno di ripresa, sperando che quello sia il giorno in cui finalmente Jodi si svegli. Eppure, quando finalmente accade, il risveglio non porta che altri problemi, l’uomo che si sveglia infatti ha perso ben cinque anni della sua vita, non sa niente di Rupert, e tanto meno ricorda niente del loro grande amore. E per Rupert comincia la battaglia più dura: ricucire un rapporto che sembra perduto per sempre.

Rupert era un uomo ferito quando ha conosciuto Jodi, un uomo che aveva ammesso da poco le sue inclinazioni sessuali e, dopo un matrimonio tutt’altro che felice, è pieno di problemi. Padre di una bambina che adora, era costretto a fare due lavori perché lo stipendio di pompiere non gli permetteva di pagare anche gli alimenti. Incontrare il web designer, e cominciare a frequentarlo, ha cambiato la sua vita e quella di sua figlia Indie, portandogli gioia e insegnandogli a vivere serenamente la sua sessualità. Ora, però, la vita gli sta presentando il conto, oltre al dolore, vi è anche la preoccupazione finanziaria: era Jodi quello che guadagnava di più. Inoltre, ha dovuto lasciare anche il secondo lavoro per assistere quell’uomo che lo considera niente di più che un coinquilino molto sollecito. Nessuno infatti ha avuto il coraggio di raccontare a Jodi come fosse in realtà la loro relazione, timorosi delle crisi che a volte lo devastano, e se per Rupert è doloroso non poterlo abbracciare, Jodi ha paura delle sensazioni che la vicinanza dell’uomo gli fa provare. Ritornare nello stesso appartamento crea attimi di imbarazzo, ma dà loro il tempo di studiarsi, imparano di nuovo a conoscersi, facendo piccoli passi ogni giorno, e dandoci così la possibilità di vedere rinascere il loro amore.

L’autrice è stata molto brava nel rendere il loro riavvicinarsi cauto e lento, non privo di difficoltà, Jodi non guarisce improvvisamente, anzi, non è sicuramente più l’uomo che era prima dell’incidente. Il trauma subito l’ha cambiato, e il ritorno alla normalità viene conquistato un pezzetto alla volta ma non senza conseguenze, sapendo che molte cose non verranno ricordate mai. Rupert in tutto questo è una roccia, disposto ad accettare le nuove limitazioni dell’uomo che ama, lottando per farlo di nuovo innamorare e creare così nuovi ricordi, rendendo il loro rapporto molto più forte di prima. La scrittura piacevolissima dell’autrice è riuscita a trasmettermi forti emozioni durante la lettura: l’angoscia di aspettare un gesto, i minuti che si dilatano all’infinito con il sottofondo delle gocce che cadono nella flebo. La paura di compiere un gesto che potrebbe sconvolgere il fragile equilibrio della persona che ami, mentre tu vorresti solo abbracciarlo e non lo puoi fare. Ma anche la gioia delle piccole conquiste di Jodi, il ricordarsi come si usa l’aspirapolvere, il riuscire a fare la spesa usando il bancomat, il riappropriarti della tua vita, ma anche la frustrazione di guardare una fotografia in cui appari così felice e non ricordare quell’attimo e quella sensazione, sapendo di aver perso momenti importanti. Riscoprire le gioie del sesso con un uomo che ti ama e di cui tu ti stai innamorando nuovamente, in scene bollenti ma piene di tenerezza.

È una storia dolcissima raccontata con grande sensibilità, che vede due personaggi meravigliosi riscoprirsi, superare difficoltà enormi, per ritrovarsi innamorati nonostante tutto. Questa storia è un inno all’amore e all’amicizia, che in alcuni momenti mi ha commosso profondamente.

 

 

 

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