Recensione in Anteprima: “I figli di Danu – La Confraternita” di Melissa Pratelli (serie I Figli di Danu #2)
Care Fenici, oggi Lucia ci parla di “I figli di Danu – La Confraternita” di Melissa Pratelli
Dopo aver sconfitto un nemico mortale e aver rinunciato alle persone che amava per salvarle, Penelope Lee Johnson si prepara a tornare a scuola per il suo secondo anno alla St. George. Lee non è un’adolescente come le altre: ha scoperto infatti di essere una Figlia di Danu, discendente di una stirpe di dei Celti dotati di poteri magici. Con l’aiuto di un gruppo di ragazzi come lei, la Confraternita di Killin, Lee cercherà di imparare a padroneggiare il proprio potere e di trovare la sua vera identità, mentre tenta disperatamente di reprimere i propri sentimenti per il ragazzo che ama e che non ricorda più chi lei sia. Intanto, una nuova minaccia incombe sui giovani maghi, sconosciuta e infida, che metterà a rischio l’incolumità di vecchi e nuovi amici. Tornano i protagonisti de “I Figli di Danu” nel secondo, emozionante capitolo della saga.
D’accordo, ero una pazza, stalker e maniaca. Ne ero consapevole, eppure questo non mi impediva di starmene lì, al centro di Killin, dietro la locanda, spalmata contro il muro di mattoni e con lo sguardo rivolto alla finestra che dava sulla hall. Di certo non avevo proposto di andarcene dal cottage di Angus perché avevo fretta di tornare in camera a studiare. Volevo solo andare a spiare il mio ex ragazzo prima che se ne tornasse in camera.
Riley era lì, adagiato su uno dei divanetti che arredavano la hall dell’albergo, con Lee e Andrew. Sorrideva con dolcezza alla sorella, accarezzandole di tanto in tanto i capelli scompigliati. Ricordavo la sensazione che davano le sue carezze e la pelle mi formicolò per il desiderio di riceverne ancora. Le sue mani su di me erano l’unica cosa che desideravo in quel momento. Ero inquietante. Avevo deciso di stare lontana da Riley per non farlo più soffrire, ciononostante lo stavo spiando dalla finestra. Dovevo essere impazzita.
Dopo il finale, per me molto triste anche se vittorioso del primo libro, ritroviamo Lee che si accinge a tornare in Scozia per l’inizio del nuovo anno scolastico. Pur essendo contenta di poter avere la possibilità di capire meglio i suoi poteri appena risvegliati, grazie ai Figli di Danu, che l’aspettano per istruirla, il suo cuore soffre per il sacrificio che è stata costretta a compiere per salvare i suoi amici. I mesi passati non l’hanno preparata all’incredibile pena che prova guardando Nathan e Ben, sapendo di dover stare lontano da loro. E non aiuta nemmeno trovarsi di nuovo in camera con quella che è stata la sua migliore amica, e che ora ha di lei solo blandi ricordi come compagna di stanza. Solo uno dei MacIntyre non ha dimenticato, ma questo non riesce a confortarla. Addirittura le fa vivere dei sensi di colpa enormi, sapendo che non potrà mai ricambiare i sentimenti del ragazzo che si è rivelato un amico sincero sempre pronto a consolarla, sperando di poter un giorno avere la sua occasione.
Anche il suo arrivo nella Confraternita non è privo di qualche piccolo problema e di alcune incomprensioni, non tutti sono contenti di averla fra loro, ma a poco a poco Lee sarà in grado di farsi nuovi amici e cominciare a padroneggiare alcuni dei suoi poteri latenti. La pace però è di breve durata, qualcosa non ha funzionato a dovere, e mentre un nuovo potente nemico si comincia a palesare, ricordi perduti sembrano tornare a poco a poco in superficie. Lee si troverà ancora una volta a combattere strenuamente per la sua vita e quella delle persone che ama, contro un nemico che la rincorre da secoli e che non intende perdere l’unica possibilità di poter acquisire i grandi poteri che sono nascosti dentro di lei.
Sono molti i personaggi che rendono questa serie davvero interessante e sono tutti bellissimi, e talmente ben tratteggiati, che il lettore non può fare a meno di amarli. Io ho una particolare predizione per i cugini MacIntyre, ragazzi che provengono da una famiglia su cui pende una maledizione che li obbliga a trasformarsi in lupi. Abbiamo avuto modo di conoscerli molto bene nel libro precedente, dal giocoso Ben sempre pronto alla risata, innamoratissimo della sua Davon, all’affascinante Nathan che ha rubato il cuore di Lee e che si era rivelato un ragazzo dolcissimo. Per passare poi alla bella Christine sempre pronta alla battuta sarcastica, capace però di essere un’amica leale e sincera come poche. L’ultimo MacIntyre è un personaggio che mi ha dato emozioni contrastanti: Andrew è diverso dalla sua famiglia, i suoi cugini lo sopportano a malapena, vive con il ricordo di un amore che lui prova ancora, nonostante il passare dei secoli, e che sa non essere più corrisposto. A volte è un essere odioso come pochi, ma è capace anche di atti eroici e generosi, e temo che la sua vita sia destinata a un altro tragico cambiamento.
Ora, a questi personaggi si sono aggiunti i membri della Confraternita, ognuno con il suo peculiare carattere che lo rende unico e immediatamente individuabile. Dalla bellissima Lorraine, che di prima acchito si rivela tutt’altro che simpatica, ma che durante la storia cambierà, alla simpatica Roxanne, che con Davon risulta essere uno dei personaggi più solari e piacevoli della saga, al talentuoso Richard, un ragazzo pieno di sorprese dai molti volti. Per arrivare infine alla protagonista, Lee, una ragazza che in pochi mesi ha dovuto crescere come poche, trovandosi al centro di avvenimenti straordinari, scoprendo di possedere dei poteri enormi, di aver vissuto una vita precedente e di avere un nemico implacabile.
È una Scozia ancora piena di magia e incanti quella che ha creato l’autrice per la sua serie, dove in boschi frondosi corrono lupi senzienti, dove gli eredi degli Dei rimangono a guardia di un male antico. Dove storie di amicizie si fondono con altrettante storie d’amore, dichiarate o appena scoperte, come quella dolcissima di Davon e di Ben che dura da qualche tempo, così forte e assoluta che ha permesso a una ragazza normale di accettare senza un solo attimo di esitazione la scoperta che il suo ragazzo ha una pelliccia e degli artigli. Ma anche quella fra Christine e Riley, ancora fragile e appena nata, altre ancora in boccio che hanno bisogno di tempo per venire alla luce, o altre ancora così tenaci da superare potenti incantesimi e anche la morte.
Su una trama che non concede un solo attimo di noia, si dipana una storia che inneggia all’amore e all’amicizia, che lega tanti ragazzi pronti a fare grandi sacrifici gli uni per gli altri e impedire che un’entità malvagia metta le mani su un enorme potere. Una storia che, per quanto mi riguarda, mi ha entusiasmato e che ha una sola pecca: il suo finale in sospeso. Ci lascia timorosi per amici che si trovano in una situazione difficile, e ansiosi di scoprire cosa l’entità ha in mente per un personaggio che ha già sofferto molto, e che forse ha solo il suo amore, così tenace, come arma di difesa contro un essere di una potenza immane.
La scrittura della Pratelli è fluida e piacevolissima, e migliora a ogni nuovo libro che leggo. Se la trama risulta assolutamente intrigante e originale, l’autrice ha inoltre dimostrato la capacità di rendere unico ogni personaggio, tratteggiandolo con qualità e difetti. Il fatto, poi, di raccontare tutto attraverso i POV alternati permette una visione totale della storia, riuscendo a trasmettere emozioni e stati d’animo, che rendono la lettura ancora più coinvolgente e ci lascia con il desiderio di scoprire cosa il destino ha in serbo per loro, sperando di poter presto avere fra le mani il prossimo capitolo.
#1 Il Richiamo
#2 La Confraternita