Recensione: “La Governante” di Rebecca Quasi
Care Fenici, oggi Emanuela ci parla di “La Governante” di Rebecca Quasi
Londra 1875
Lord Moncrieff, rimasto vedovo, deve trovare una governante che si occupi di sua figlia. O meglio della figlia di sua moglie, visto che non è certo di essere lui il padre della bambina. Assume la signora Tate, una donna giovane e affascinante, con un passato non proprio cristallino. L’idea di spedire figlia e governante lontano da Londra si rivela, però, poco funzionale all’attrazione che inevitabilmente i due finiscono per provare.
L’autrice:
Dopo lo straordinario successo di “Dita come Farfalle”, sia in termini di vendite ma anche e soprattutto di apprezzamento da parte dei lettori, Rebecca Quasi ci regala il suo attesissimo secondo romanzo storico. Non più Regency ma questa volta in epoca vittoriana.
L’autrice riesce come sempre a connotare i suoi personaggi con maestria, sia dal punto di vista psicologico che emozionale, rendendoli vividi e sfaccettati, interessanti fin dal primo sguardo.
Chi come noi ha amato Dita, proverà le stesse sensazioni in questo secondo interessante lavoro.
“Mi occuperò di vostra figlia meglio che posso, le insegnerò le buone maniere e tutte quelle sciocchezze che servono per affrontare il vasto mondo. E poiché è una donna le insegnerò anche a non fidarsi degli uomini, soprattutto di quelli che hanno una gran parlantina e baciano come Dio comanda.”
Un entusiasmante ritorno per la scrittrice italiana Rebecca Quasi che, come una magia, ci regala una nuova e bellissima storia. Ritroviamo le scoppiettanti emozioni che sono ormai il suo marchio di fabbrica e un forte coinvolgimento emotivo che obbliga il lettore a seguire la vicenda dei due protagonisti con una suspense degna di un giallo!
I nostri protagonisti, Leonard e Sidonie, non potrebbero essere più lontani l’uno dall’altra come posizione sociale e carattere, eppure, sin dalle prime pagine, si percepisce immediatamente il magnetismo che si sviluppa tra i due. Entrambi vittime di matrimoni falliti e infelici, in fuga dai ricordi e dalle esperienze negative che ne hanno ustionato il cuore, saranno coinvolti in un rapporto impossibile, eppure vero e palpitante.
L’attenzione di Sid per i sentimenti feriti dell’altra grande protagonista della storia, la piccola figlia di Lord Moncrieff, da lui rifiutata, poco amata e nascosta agli occhi della società come un errore da non palesare, saranno meravigliosamente materni ed affettuosi. Questa apparente discrepanza tra il freddo e professionale atteggiamento da governante e quello più umano della donna attenta ai desideri e alle aspirazioni di una ragazzina, costruiranno la scintilla che farà divampare un incendio di sentimenti repressi e passione sfrenata tra i due improbabili innamorati.
Carattere d’acciaio, orgoglio e spirito sarcastico, fanno di Sid uno dei più interessanti personaggi femminili nati dalla penna di Rebecca Quasi, che fonde in una figura tipicamente ottocentesca lo spirito femminista e innovatore che da sempre la caratterizza. Lo stesso possiamo dire per Leonard, che non si mostra come un libertino indolente e smidollato, ma come un uomo impegnato in politica e attento ai bisogni della parte più debole della società.
Interessanti e ben caratterizzate le figure dei personaggi comprimari che si muovono sulla scena: il matematico un po’ svampito; la madre di Lord Moncrief terribilmente acida e supponente nonché la quintessenza dello snob e Lady Cordelia, giovane nobildonna a caccia di un marito ricco e disponibile sulla piazza, che, insieme a un personaggio ritornato dal passato, cercherà di minare l’intesa e i programmi sentimentali della nuova coppia. Essa, sebbene apparentemente improbabile agli occhi della società, rappresenterà un soffio di aria fresca e pulita per quel mondo chiuso e ostile agli “inferiori”.
Roventi scene d’amore e frequenti colpi di scena sono il tocco da maestro di questa nuova e deliziosa chicca Regency made in Italy!