Recensione: “Una ragionevole paura” di Scott Pratt
Buongiorno Fenici” Oggi Ellie ci presenta “Una ragionevole paura” di Scott Pratt… buona lettura!
Joe Dillard, ex avvocato diventato procuratore distrettuale, indaga su un caso molto delicato che sconvolge la comunità di Johnson City, Tennessee. Le acque del lago Boone hanno restituito i corpi di tre giovani donne, assassinate. Sembrerebbe un ordinario, per quanto efferato, caso di pluriomicidio, se non fosse che il principale sospettato dell’uccisione delle ragazze è uno degli uomini più ricchi e potenti dello Stato, il che complica le cose… Fin dalle prime indagini Dillard capisce che il suo avversario è più pericoloso di un semplice assassino: un uomo in grado di poter cambiare, con il denaro e l’influenza politica, anche il corso della giustizia. Addentrarsi in un’indagine così scomoda e rischiosa, significa per Dillard mettere in pericolo la sua stessa vita e quella dei suoi cari. Fino a che punto potrà muoversi senza rischiare gravi conseguenze? Rispettare sempre e comunque la legge, lo metterà al riparo da chi minaccia la sua famiglia? Joe Dillard sa bene che la vita di molte persone dipenderà da quello che riuscirà a dimostrare…
Una storia che procede ad alta velocità e che fa luce sui risvolti più torbidi del crimine, con un protagonista che si conferma tra i più credibili dell’intera scena crime.
Signori e signore, questo è un libro che mi ha stupito.
Onestamente, non mi aspettavo un romanzo così appassionante, l’avevo prenotato un po’ a caso, un po’ perché la trama m’ispirava e mi sono buttata non sapendo bene cosa scegliere. Diciamo anche che la copertina non è particolarmente accattivante.
Ecco, signori e signore, questo è il tipico caso in cui l’abito non fa il monaco, perché questo è uno dei libri più belli che abbia letto da un anno a questa parte.
Joe Dillard, vi avverto, è uno dei personaggi più intelligenti e ben caratterizzati di cui abbia avuto modo di leggere da tantissimo tempo. Mi è bastato il primo capitolo: la storia della malattia della moglie, che è stata vittima del cancro e che ha varie cicatrici per via del corpo che continua a rigettare vari trapianti. Eppure la delicatezza con cui viene descritto il corpo martoriato della moglie, l’amore che traspare dalle parole di Joe nei confronti di quella donna… ecco, se io potessi incontrare qualcuno che parli di me come l’autore è in grado di far parlare il suo protagonista della propria compagna, vi assicuro che lo sposerei, seduta stante.
Joe Dilliard non solo è un personaggio ben riuscito, ma uno degli uomini più sexy di cui abbia avuto modo di leggere. È un po’ come Sherlock Holmes, un uomo dall’intelligenza sopraffina al quale viene affiancata anche una sensibilità fuori dal normale.
La trama non è nulla di straordinario, diciamoci la verità, alla quale vengono intersecate sotto trame e aneddoti volti a delineare i personaggi. In pratica io la vedo come una ragnatela: al centro c’è la vicenda principale, a cui s’intersecano i vari personaggi che, a loro volta, hanno le loro storie personali che emergono all’interno del romanzo.
Non so se nessuno di voi abbia mai letto un romanzo in cui si parla di escort, anche di altro genere. Ruoli marginali eh, non principali. Ecco, normalmente questi personaggi vengono a malapena descritti. Qui invece, attraverso gli occhi della loro protettrice, queste donne diventano vive, ci vengono detti i loro sogni, le loro aspirazioni, il perché fanno quello che fanno. E la Protettrice, quando nella maggior parte dei casi viene descritta come una persona affamata di ricchezza, in questo libro invece diventa quasi una mamma, che piange per la perdita delle donne come se esse fossero le sue figlie. E io me la sono immaginata alla finestra di un palazzone mentre, all’oscuro di tutti, si assicura che le proprie “impiegate” tornino a casa.
Insomma, ho trovato questo romanzo straordinario e ne consiglio vivamente la lettura a chiunque, che ami il genere o meno. L’unica annotazione che mi sento di darvi è di leggerlo tutto d’un fiato, perché per la struttura del romanzo rischiate di perdervi informazioni importanti.