Recensione: “Cuore Nero” di Amabile Giusti
Care Fenici, oggi Emanuela ci parla di “Cuore Nero” di Amabile Giusti
A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? E ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt’altro che romantica dei rapporti sentimentali. Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall’accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell’Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra. Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi? Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere. E scoprirà che amare un vampiro è una dannazione, un desiderio proibito, ma sceglierà di correre il rischio a qualunque costo. Anche se sa di essere una preda. Perché se vivere con lui è difficile, vivere senza di lui è impossibile.
Cuore Nero non può mancare nella libreria delle amanti del buon fantasy italiano, soprattutto grazie a questa brava scrittrice, Amabile Giusti, che con il suo stile inconfondibile lascia sempre nel cuore di chi la legge sentimenti ed emozioni indimenticabili. Ed è proprio questo che si prova leggendo questo bel romanzo, uscito un po’ di anni fa e del quale, da pochi mesi, è arrivato il sospirato continuo: Cuore Cremisi.
Innanzitutto l’ambientazione, è originale e abbacinante, come il sole della Calabria, Palmi, una piccola cittadina di provincia dove tutti si conoscono e la vita scorre senza particolari scossoni. Quando cala la nebbia, però, alla sera può capitare di fare qualche strano incontro ed è ciò che succede a Giulia, una giovane liceale con una famiglia prettamente femminile, una vita un po’ sconquassata e tanta ironia salace, da distribuire a destra e a manca…. Oltre a Giulia i protagonisti di questo libro sono: un bellissimo ed affascinante giovanotto con un forte accento francese e un nome un po’ retrò, Victor, attraente e misterioso tutto l’opposto di Max, sbruffone e un po’ maleducato, idolo delle ragazzine del liceo che frequenta Giulia. Ma non sarà sempre facile per lei distinguere tra i due chi è il buono e chi è il cattivo… L’unica cosa certa sarà il grande amore e la folle passione che la legherà a Max e che per un breve periodo le permetterà di condividerne l’esistenza, fatta di sangue, morti inspiegabili e nemici invisibili, creature fantastiche tutte alla ricerca della pietra di Sole, l’unico minerale in grado di garantire ai vampiri un’esistenza alla luce del Sole.
La trama fantasy che può apparire scontata è solo un pretesto per la scrittrice, per trattare i sentimenti con leggiadria e passione sanguigna, scrivendo parole indimenticabili e raccontando l’amore con tutta la cura che merita. Un bel parterre di personaggi ben caratterizzati, sia tra i vampiri sia tra gli umani (spicca su tutti la sconclusionata mamma di Giulia), che completano questo bel romanzo… imperdibile!
“Rassegnati Max, io ti piaccio,” gli disse. “Non so per quale oscuro motivo. Forse perché ti faccio ridere o perché credi che sia matta. O forse ti piaccio e basta, senza un motivo preciso. Forse ti piace così tanto il mio odore perché ti piaccio io, e non il contrario”