Recensione libri

Recensione: “Tutti i colori del cielo – Serie Vermont #4” di Angela Contini

Care Fenici, oggi Noemi ci parla di “Tutti i colori del cielo – Serie Vermont #4” di Angela Contini, buona lettura!

Liam Morgan è un giovane falegname, all’apparenza un uomo tutto d’un pezzo, ma che nasconde delle inaspettate debolezze: ha mille ansie e mille fobie che gli fanno fare, il più delle volte, delle pessime figure. Jane Labelle è arrivata a Pretty Creek con la speranza di rifarsi una vita, dopo essere andata via da Londra con la sorella minore, per nascondersi da un passato di violenza che l’ha segnata profondamente. L’incontro fra Liam e Jane non è dei più romantici. Lei lo travolge, letteralmente, distruggendogli il cellulare nuovo di zecca, prima di scappare via. Ma il destino ci mette lo zampino e, quando si ritrova a condividere con Liam lo stesso piano del palazzo in cui abita, le cose sembrano mettersi piuttosto male. Ma forse sarà l’inizio di qualcosa di nuovo per entrambi, qualcosa che aiuterà Jane a liberarsi dei fantasmi del passato e a non avere paura del futuro. Un futuro nel quale c’è posto solo per Liam.

Care Fenici, oggi sono qui per parlarvi di Tutti i colori del cielo, quarto volume della serie “Vermont” di Angela Contini uscito l’11 febbraio grazie alla Newton Compton.

Si tratta di un contemporary romance molto particolare che alterna, grazie alla notevole capacità narrativa dell’autrice, momenti di spassosa ilarità ad altri dove viene trattata una tematica molto delicata, tragica e sempre attuale: la violenza tra le mura domestiche.

Jane e Charlotte sono due sorelle che fuggono da Londra per rifugiarsi in America, nel Vermont, in un piccolo paesino dove sperano di nascondersi e ricominciare a vivere. Fuggono da un passato che si appresta a tornare; il loro patrigno è infatti in procinto di essere scarcerato anzi tempo grazie al suo nome e alle conoscenze della sua famiglia, e Jane sa benissimo che la prima cosa che farà appena uscito di galera sarà cercarla e terminare ciò che aveva iniziato, che poi è il motivo della sua condanna: l’ha quasi uccisa.

In realtà quest’uomo apparentemente per bene, poliziotto stimato, tra le mura domestiche sfoga tutto il suo astio verso le due bimbe, figlie della moglie nate da un precedente matrimonio.

Jane e Charlotte hanno diversi anni di differenza, e la maggiore delle sorelle, per proteggere la piccola, finisce per diventare l’unica vittima di un uomo violento e instabile, che la picchia regolarmente e tenta di abusare di lei sessualmente. Tutto avviene sotto gli occhi indolenti di una donna che non riesco a definire madre, che non si oppone mai, che non vuole vedere, che forse cova a sua volta del rancore verso le due piccole creature nate da un matrimonio con un uomo onesto e buono morto anzi tempo, che è stato un ripiego per lei, mai l’amore della sua vita. Questo, più di tutto, mi fa orrore, chi vede e non denuncia, non supporta e non difende le vittime.

Le due ragazze giungono quindi in Vermont e si stabiliscono in un appartamento che, come ci ricorda la sinossi, è proprio difronte a quello di Liam, un falegname imponente fisicamente che ricorda molto il Grande Gigante Gentile, un ragazzone alto e grosso che dovrebbe incutere timore, ma che ha il cuore di burro, come dice sua madre. Liam è fragile emotivamente, pieno di fobie che costituiranno però anche le parti più spassose di tutta la lettura, il suo corpo non corrisponde al suo modo di essere, ma sarà questa la soluzione salvifica per Jane.

Dopo uno scontro tra i peggiori che fa partire i primi approcci con astio e battibecchi, tra i due inizia a instaurarsi un legame che diverrà sempre più forte, passando dall’amicizia all’amore più profondo. La vera impresa che Liam, caparbio come nessun altro, riuscirà a compiere, sarà aprire una breccia nel cuore e nell’anima devastati di Jane, e infilarsi in quel pertugio per poi spalancarlo e far emergere la donna nascosta e barricata lì dentro. Una Jane che con lui ritrova i ricordi dell’amore del suo vero padre, a testimoniare la possibilità di essere una persona che ha il diritto di essere amata, che smetterà di sentirsi sporca e colpevole per le violenze subìte, che riconoscerà in Liam la fonte inesauribile di amore cui attingere e da donare senza confini. In due parole rinascita, meritata aggiungo io!

Anche per Liam, però, l’arrivo di Jane sarà l’occasione per diventare adulto, abbandonare gli innamoramenti lampo e lottare con tutto sé stesso per il suo amore. Lui saprà attendere, mostrarle ciò che potrebbero avere insieme, dimostrando una delicatezza d’animo che istintivamente non si sposa con la figura di un falegname gigantesco e un po’ infantile che conosciamo all’inizio del libro. Questa coppia mi è piaciuta, così come l’evoluzione di Charlotte e del suo amore; una coppia che nasce tra le pagine del libro e sembra in parte fungere da voce narrante e in parte mostrarci che ci sono molti modi di vivere o subire violenza e altrettanti di reagire. Charlotte tifa per Liam quasi da subito, e ne diventerà complice e fiera sostenitrice, perché nulla conta di più per lei che vedere il volto della sorella felice e gioioso, colmo d’amore. Jane rifiuta il contatto con le persone, gli uomini particolarmente, vive una non-vita con il solo scopo di proteggere la sorella; eternamente segnata e preoccupata, non ricorda momenti di felicità nel suo passato, strappati via dalle continue violenze domestiche e da quella donna fantasma che di regola dovrebbe dare la vita per le sue creature e che invece volta il viso altrove, le orecchie sorde.

Conoscere Liam significa entrare a far parte del Clan Morgan, una famiglia particolarissima e davvero spassosa.

Il Vermont ci viene raccontato dallo sguardo di Jane, tra uno scatto e l’altro della sua macchina fotografica, e ammetto di essermi innamorata anche io di questi luoghi quasi magici. La Contini ha una maestria nel descrivere e narrare che ho molto ammirato, ogni luogo o situazione mi è sembrata di viverla, vederla nella mia testa.

Due soli punti, diciamo dolenti, che non mi hanno soddisfatta del tutto.

Il primo, l’accenno ad un titolo della serie dentro al romanzo, non mi è piaciuto e non lo reputo necessario.

Il secondo riguarda le scene d’amore e passione, quasi inesistenti, appena accennate e, seppur ben comprensibili al lettore, io gradisco trovare la storia nella storia, e non avrei disdegnato leggere “i passi compiuti da Liam” per avere Jane, o la forza che lei non pensava più di avere, per farsi avanti e provocarlo. Sì, le scene più piccanti qui mancano, ma non mi riferisco alla relazione punto per punto di ogni gesto, sarebbe fuori dal genere contemporary e scivolerebbe nell’erotico, io parlo dell’atto fisico di amarsi, qui appena accennato, sia per Jane che per Charlotte. Per me è mancato qualcosa che mi ha impedito di sentirmi totalmente coinvolta da una storia che invece era a pochi passi dall’entrarmi nel cuore.

Un libro interessante, ottima compagnia per una lettura piacevole e non stucchevole. Da provare. Il libro è autoconclusivo quindi si può leggere benissimo separato dagli altri, oppure seguendo l’ordine di uscita per chi desidera conoscere ogni elemento del Clan Morgan.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio