Recensione: “Il signore della tentazione (Serie Dalle stalle alle stelle #4)” di Erica Ridley
Care Fenici,Lucia ci racconta il 4 episodio della nota serie di Erica Ridley….
Attenzione a cosa desideri…
Quando lord Hawkridge eredita un patrimonio sull’orlo della bancarotta, si vede costretto a smettere di corteggiare la giovane di umili origini che ama. Anni dopo, la fanciulla in questione si eleva dal rango di persona comune a quello di ereditiera dell’industria tessile. Hawk non l’ha mai cacciata dal proprio cuore. Ecco l’occasione per condividere la sua casa! Ma come potrà lui convincere una donna di cui ha distrutto la fiducia che desidera lei molto più del suo denaro?
Il mondo caotico di Faith Digby è troppo pieno per pensare agli uomini. Faith gestisce metà di un collegio, un segreto pericolosissimo e due genitori recentemente arricchiti. Non c’è tempo per la vecchia fiamma che si è riaccesa nella sua vita. Non quando ammettere che lei ancora lo ama metterebbe in pericolo tutto ciò che le è caro…
Oggi, Fenici, vi parlo del libro Il signore della tentazione di Erica Ridley, quarto capitolo della serie Dalle stalle alle stelle, serie che, pur non facendomi impazzire, ha dei personaggi sicuramente interessanti.
Abbiamo conosciuto il protagonista, Lord Hawkridge, nel libro Il signore della notte, che ha visto il giovane e spiantato nobile fare finalmente pace con il fratello nato da una delle tante relazioni extraconiugali del padre. Ora fra lui e Simon si è instaurato un bel rapporto, fatto di stima e comprensione, e, per la prima volta, Hawkridge sente di poter contare su qualcuno che non lo deluderà come hanno fatto il padre e lo zio.
Sono stati loro, infatti, a portare alla rovina la loro nobile casata, spendendo più del dovuto per abiti, donne e lussi e lasciandogli, una volta maggiorenne, una montagna di debiti. L’allora giovane Hawkridge era innamorato di una donna che apparteneva a un ceto sociale inaccettabile per un Marchese, e la sua nuova condizione di capo famiglia lo vedeva costretto a cercare un’ereditiera che gli permettesse di ripagare gli enormi debiti contratti dai suoi predecessori.
Lasciare Faith gli ha spezzato il cuore, ma la sua giovane età non gli consentiva di contrastare la madre e i tutori; eppure, niente è andato nel verso giusto.
Sono trascorsi anni, pieni di rimpianto per l’amore perduto e passati in solitudine, durante i quali Lord Hawkridge ha cercato di rimediare ai danni fatti alla reputazione e al nome della famiglia, industriandosi per pareggiare i debiti contratti da altri. Ma proprio l’essersi riavvicinato al fratello lo rimette di fronte all’unica donna che non è mai riuscito a dimenticare e che, per giunta, ora è diventata incredibilmente ricca grazie al padre commerciante. Potrebbe essere la sua unica opportunità di riavere la donna amata, se fra loro non vi fosse il suo addio improvviso e crudele, e una bugia che Faith ha mantenuto per anni.
Il comportamento privo di onore del defunto Lord Hawkridge ha pesato enormemente sulle vite dei suoi figli. Per Simon è stato lo sprone per perseguire la correttezza sopra ogni cosa, troppo dolore ha dovuto subire nel non poter mai far parte della vita del padre; Hawkridge invece ha dovuto vedere la madre sottostare ai desideri di un uomo che non l’ha mai amata, ma che pretendeva di dirigere la vita della sua Marchesa e del suo erede con il pugno di ferro.
Dopo aver ereditato un titolo e terre piene di debiti, ha cercato con ogni mezzo, anche quelli sul filo dell’illegalità, di trovare i fondi per risanare i debiti, e ora potrebbe essere in procinto di realizzare un progetto che lo porterebbe fuori dall’indigenza e gli permetterebbe di mantenere una moglie. Nonostante la madre continui a esortarlo a trovare un’ereditiera, il giovane non ha mai smesso di desiderare un matrimonio diverso da quello dei suoi genitori; lui vuole essere completamente differente dal precedente Marchese, sia come marito che come genitore. L’essersi avvicinato al fratello gli ha fatto capire quanto fosse stato un uomo egoista e meschino, sempre pronto a perseguire i suoi piaceri, ma incapace di amare veramente.
L’invito a cena del fratello, nel collegio per signorine sfortunate, che la cognata dirige aiutata da Faith, è l’occasione che il Marchese intende cogliere per scusarsi della sofferenza che le ha causato. Non pensa di poter essere perdonato, ma vuole finalmente spiegarle quelle ragioni che al tempo non ha potuto dirle.
Se Hawkridge non l’ha mai dimenticata, Faith lo ha detestato per lungo tempo, si è sentita tradita, ed è convinta che lui l’abbia lasciata perché ha avuto ciò che desiderava. Il suo ritorno nella sua vita non è contemplato. Ora è una donna ricca, una persona diversa, e deve proteggere il suo segreto a ogni costo. Eppure, non può rimanere indifferente a quell’uomo che non ha mai dimenticato, un uomo che tenta in ogni modo di farsi perdonare, ma che forse mira ora alla fortuna che le spetta in dote. Potrebbe forse esserci ancora speranza per loro, ma troppe cose sono state taciute e forse è troppo tardi per rimediare.
La trama di questo libro non ha tocchi particolarmente originali, l’amore di gioventù che non si è potuto vivere per colpa di un titolo ingombrante non è così insolito nei libri storici, così come i rancori che questi abbandoni portano con sé. L’autrice è però riuscita a mettere in campo personaggi intriganti e pieni di sfaccettature.
Hawkridge, pur essendo nobile, non ha esitato a buttarsi negli affari per risaldare i debiti, anche se questo ha voluto dire trovare chiuse molte porte del ton, che tollera volentieri un uomo che si impossessa della dote di una moglie ricca anche se non la ama, ma non perdona un nobile che cerca nel lavoro e nel commercio un modo per trovare il denaro necessario.
Non ha mai dimenticato Faith, una ragazza che viveva ai margini della nobiltà, troppo ricca per la gente comune, ma di estrazione troppo bassa per essere annessa nei salotti. Una ragazza bellissima che non aveva amiche, tranne le figlie del Barone Grenville, le uniche fra la nobiltà a essersi rese conto del suo valore; un’amicizia, la loro, capace di superare la prova del tempo.
Una storia d’amore dolce, con pochissimi attimi di passione, ben scritta e ben tradotta, capace di regalare momenti di tranquillo relax, arricchita dai precedenti personaggi che abbiamo incontrato nei capitoli precedenti. In definitiva una lettura più che discreta, specie se si sono letti i libri precedenti.
- Il signore della fortuna
- Il signore del piacere
- Il signore della notte
- Il signore della tentazione