Recensione: “Un matrimonio d’affari – Serie Girl Meets Duke” di Tessa Dare
Buongiorno Fenici, oggi Lucia63 ha recensito per noi il libro “Un matrimonio d’affari – Serie Girl Meets Duke” di Tessa Dare
Emma Gladstone rappresenta alla perfezione quello che l’arrogante duca di Ashbury sta cercando: una donna in età fertile, di famiglia rispettabile, bisognosa di denaro, e soprattutto disposta a condividere il letto con un uomo orribilmente sfigurato. Dal canto suo, Emma, figlia di un vicario dell’Hertford shire, è pronta a tutto piuttosto che tornare strisciando da suo padre. Ma quando la ragazza si presenta all’improvviso nella dimora di Ashbury, rivendicando ciò che le spetta per il suo lavoro di sarta, qualcosa d’imprevedibile travolge i loro sensi, tracciando un solco profondo nel cuore indurito del duca…
Fonte della trama: Blog Mondadori
“Emma alzò lo sguardo e vide il maggiordomo in piedi accanto a lei. Lo aveva già conosciuto. Come si chiamava? Il signor Khan, le sembrava. Quello che ricordava con certezza era che quell’uomo le era piaciuto subito. Aveva la pelle color bronzo, un accento indiano nella parlata e una chioma di capelli argentei, divisi nel mezzo da una riga dritta come la sua schiena. L’aveva trattata con gentilezza, anche quando si era presentata alla porta senza un biglietto da visita né un invito. In realtà era sembrato stranamente felice di vederla. — Il duca non è sempre così — le confidò Khan passandole un’altra pila di documenti. — No? — Emma si aggrappò a quella flebile speranza. — Di solito è molto peggio. — Dopo essersi lanciato un’occhiata alle spalle, il maggiordomo cambiò un mucchio di fogli con un altro. — È stato solo ed è deciso a restarlo. Non si fida di nessuno, ma rispetta quelli che lo sfidano. Immagino sia questo il motivo per cui siete qui. È arrabbiato, risentito, annoiato, e soffre più di quanto dia a vedere e… o voi riuscirete a salvare lui, oppure lui sarà la rovina per voi. Emma deglutì a fatica. — Se vi può aiutare — le disse Khan — sappiate che tutti i domestici fanno il tifo per la prima ipotesi.”
Care Fenici il libro di cui vi parlo oggi, Un matrimonio d’affari, è uno storico che mi ha davvero divertito regalandomi ore davvero rilassanti, e che non posso che consigliare.
Un orrendo vestito tremendamente pomposo è ciò che mette in contatto Emma e il Duca di Ashbury. Il vestito inguardabile e privo di gusto, ma tremendamente costoso, è stato ordinato alla sartoria di Emma dalla fidanzata del Duca, e mai ritirato. Ora che il fidanzamento è andato a monte, la giovane sarta si presenta non invitata nella residenza ducale per avere ciò che le spetta. Non può permettersi di non essere pagata. Il Duca, dal canto suo, vede immediatamente in lei la risposta ai suoi problemi: una donna bisognosa e in età fertile che certamente accetterà al volo di diventare duchessa, nonostante, per questo, debba accettare di entrare nel letto di un mostro. Perché è in questo modo che la gente ha fatto sentire Ash fin dal suo ritorno dal fronte. Un ordigno partito per sbaglio lo ha colpito in pieno, ed ora una parte del suo corpo e del suo viso è devastata da orribili cicatrici. Emma rifiuta, nonostante quell’uomo con le sue ferite la affascini e non lo trovi affatto ripugnante. Ma quando una delle sue clienti si troverà ad avere un problema che le ricorda la disperazione del proprio passato, e il Duca si ripresenterà davanti a lei, in breve tempo si ritroverà ad essere Duchessa. Il loro dovrebbe essere un mero matrimonio di convenienza, ma complice una servitù intenzionata a fare innamorare i padroni di casa, e una passione che a sorpresa si scatena fra di loro, ben presto diventerà qualcosa di ben diverso.
L’ironia che pervade i dialoghi di questo libro sarà in grado di strapparvi ben più di una risata. Emma si rivela una donna unica: nel suo passato gli uomini l’hanno profondamente delusa, in modo particolare il padre. Vicario di campagna, l’ha cacciata di casa in pieno inverno per essersi innamorata dell’uomo sbagliato, e per Emma il viaggio fino a Londra è stato tremendo. Non prova repulsione per le ferite del marito, e odia le tante condizioni che ha posto per il loro matrimonio, in special modo quella che prevede che loro rimangano degli estranei. Anche lei comunque intende porre condizioni, come cenare insieme e fare conversazione, e quando il Duca non le darà un nome con cui chiamarlo nell’intimità, per sfidarlo inanellerà una serie di cuore mio, dolcezza, tesoro, marito caro, cherubino, che darà vita a situazioni molto divertenti. Per gran parte del libro Emma sarà attratta irresistibilmente dal marito, che però scambierà la sua ammirazione per repulsione: troppe volte si è visto fissare dalla gente con disgusto. E la sua ex fidanzata ha dato un’enorme batosta al suo orgoglio.
Ash è un uomo che ha lottato per il suo paese e per mesi anche con la morte, le sue ferite sono devastanti e coprono una buona parte del viso e del corpo. La repulsione e la reazione che la sua fidanzata ha avuto al suo ritorno ha peggiorato un carattere già chiuso ed intransigente. È un uomo che si è isolato, che si mantiene in forma costringendo il suo maggiordomo Khan a estenuanti partite di badminton per evitare che le cicatrici impediscano col tempo i suoi movimenti. Non riesce a credere che Emma lo possa trovare piacevole e questo lo renderà infelice molto più tempo del necessario. Lo hanno fatto sentire un mostro e comincia a considerarsi tale, tanto che ha deciso di stare lontano dal figlio pur di non spaventarlo. E non aiuta certo che le sue passeggiate notturne abbiano dato vita alla leggenda del mostro di Mayfair. Ma sotto una scorza di dolore, c’è un uomo amorevole e protettivo.
La scrittura dell’autrice mi ha davvero conquistato, la storia d’amore è molto dolce, divertente, e dai dialoghi brillanti. I personaggi secondari sono bellissimi, a partire proprio da Khan e dalla servitù di casa, che intesseranno improbabili trame per farli rimanere soli il più possibile e fare in modo che i loro padroni si innamorino e così ammorbidire il Duca che amano nonostante tutto e vorrebbero vedere felice. Un matrimonio d’affari è il primo libro di una nuova serie che per quanto mi riguarda è partita davvero benissimo e spero davvero che anche il prossimo si riveli una lettura così gradevole.