Recensione: “Follia” di Patrick McGrath
Care Fenici Maljka ci racconterà un thriller psicologico:Follia di Patrick McGrath
Una grande storia di amore e morte e della perversione dell’occhio clinico che la osserva. Dall’interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la “follia” che percorre il libro è solo nell’amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell’occhio clinico che ce lo racconta.
(Fonte Trama Amazon)
Nessuno vorrebbe che il proprio matrimonio diventasse un incubo in bianco, da cui non si sa come uscire dove, forse, la follia stessa è l’unica soluzione.
Nessuno vorrebbe che il proprio matrimonio fosse solo un’unione tra due persone , fredda e disinteressata , in cui il sesso è all’ultimo gradino della scala delle priorità.
Lo sapeva bene Stella, la moglie di Mark, nonché capo dell’ospedale psichiatrico in cui lei ha trovato un luogo in cui dar libero sfogo alle sue pulsioni represse.
Edgar Stark è un uomo che è stato rinchiuso a causa del brutale assassinio della moglie, uccisa a martellate, decapitata e privata dei bulbi oculari perché, a parer suo, lo tradiva dal giorno dopo il loro matrimonio.
Questa è una storia malata, nata per sbaglio e di nascosto da tutti, all’ombra di una serra, dove gli avvenimenti hanno preso il sopravvento ed in cui appare evidente quanto sia malata la mente umana.
Ci sono tutti i presupposti per un dark romance : lui è ossessionato dall’averla, lei è ossessionata dal volersi donare con tutta se stessa anche se dovrebbe scappare immediatamente, ma è proprio questo ad attrarla.
Il protagonista della storia è un amore sbagliato, passionale e violento. Ma non fatevi ingannare da questa prima descrizione perché non troverete un puro dark romance, è solo una delle tante sfaccettature di questo incredibile romanzo.
È un thriller , dato che parliamo di brutali assassini e possibili omicidi ma allo stesso tempo è anche narrativa in quanto è un romanzo da divorare letteralmente.
L’altro protagonista è Max, uomo tutto d’un pezzo, completamente assorbito dal lavoro e dalle proprie ambizioni da non accorgersi che la persona che vive al suo fianco è carica di problemi irrisolti e, forse, irrisolvibili.
Troviamo inoltre Peter, il vero narratore della storia, psichiatra da moltissimi anni nella clinica dove lavora Max, colui che, nonostante la sua fredda professionalità, in alcuni momenti si lascia andare raccontando i segreti di Stella ed Edgar.
McGrath ha una scrittura molto fluida e, nonostante non si addentri nelle tematiche strette della psicologia, fa capire al lettore tutte le lotte interiori e i meccanismi di difesa o fuga che si istaurano nella mente umana .
Mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione dei tre personaggi principali: Edgar, Stella e Mark, i loro risvolti durante il dipanarsi della storia, i loro difetti e le loro particolarità. È un libro che può lasciare l’amaro in bocca dato che alla fine tutti pagheranno le conseguenze delle loro azioni.
Non mi capacito di come un uomo sia stato in grado di scrivere un romanzo così ben fatto, entrare nel profondo della psiche umana, soprattutto quella femminile, senza mai dare nulla per scontato o annoiare il lettore. È una lettura forte e alquante destabilizzante ma da divorare dalla prima all’ultima pagina. È la primissima volta in vita mia che do 5+ ma sono davvero tutte super meritate!