Recensione: “La dama in verde – Gosth Ladies #3” di Antonia Romagnoli
Buongiorno Finicette oggi la nostra Emanuela ha recensito per noi il libro La dama in verde – Gosth Ladies #3″ di Antonia Romagnoli
Terzo appuntamento con la saga delle Ghost Ladies, La dama in verde è un romanzo molto più cupo e tormentato rispetto ai precedenti. Evidenzia una maturazione nella descrizione dei caratteri e nelle azioni dei personaggi, che sono tormentati e dalle esistenze non facili, mostrandone con maggiore accuratezza le profondità insondabili dell’animo.
La protagonista femminile è una giovane donna, orfana di entrambi i genitori e adottata da una zia crudele e arida, che l’ha cresciuta nella deprivazione affettiva ed economica, rinfacciandole le origini scozzesi, ritenute luride e inferiori, e l’ha allontanata, chiudendola in un collegio femminile (qui evidenti i parallelismi con Jane Eyre).
All’imposizione di un matrimonio d’interesse con un uomo molto più vecchio di lei, Elspeth, questo è il suo nome, fugge per tornare tra le rassicuranti mura del collegio, stavolta nei panni di insegnante di pittura e disegno: ella infatti è la figlia di un famoso pittore e ne ha ereditato il talento.
Ma il destino non le permetterà di arrivare a destinazione, perché l’incontro con Honoria, in partenza per il castello del suo promesso sposo, la porterà a seguirla per condividerne il destino.
Giunta a destinazione, Elspeth incontrerà il famigerato Barone Nero, promesso sposo della sua amica, e naturalmente ne sarà coinvolta sentimentalmente.
Immancabile l’elemento soprannaturale: stavolta lo spirito è quello di una dama in verde, che si aggira tra le pietre del vicino cimitero e sembra inspiegabilmente in comunione di spirito con Elspeth.
Il fantasma in verde sarà una minaccia, come la vivrà il Barone, oppure nasconderà qualcosa di diverso?
E quale ruolo avrà Elspeth nella soluzione del mistero?
Molti dolori colpiranno i protagonisti e numerosi moriranno prima che i tasselli vadano al loro posto.
Se, da una parte, mi è piaciuto molto lo sviluppo dato alla storia, e la caratterizzazione di tutti i vari personaggi appaia vivida e convincente, avrei gradito più scene romantiche e sensuali, senza dover tirare il collo fino alla fine, se non altro per l’impegno profuso nel seguire la storia, piuttosto lunga.