Recensione libri

Recensione: “Miss Oro Nero (NY Sinners Series Vol. 2)” di Charlotte Lays

Impegno. Sacrificio. Lavoro. Soldi. Kathleen si destreggia in ognuno di questi ambienti da una vita, e viaggiare alla ricerca dell’oro nero, ora che è subentrata al padre nell’impresa di famiglia, è la normalità. E’ proprio durante una trasferta, però, che la vita di Kath cambia drasticamente, e nella maniera peggiore. Fidarsi di qualcuno, dopo, sarà impossibile, specialmente se questo qualcuno è del sesso opposto. Ma Kath non ha messo in conto il destino, cattivo e dolce allo stesso tempo, che sa togliere in maniera rude e donare incondizionatamente. Che somiglia a un boomerang, a volte, pronto a tornare indietro con la stessa forza di un lancio ben calibrato. Che ha gli occhi di una bambina tutto pepe, capace di cancellare l’odio, di appianare il passato, di avvicinare due anime all’apparenza incompatibili. Che ha l’aspetto di una figlia, inaspettata e bellissima. Una figlia che rischia di esserle strappata via con la stessa crudeltà con cui le è stata donata. Forse, la sfida più grande, nella vita, non è sollevarsi e ricominciare, ma accettare e andare avanti, con le ferite sul viso e la tenacia nel cuore. E un amore, grande e sincero, nella mano.

Fonte della trama: Amazon

Mi giro e lo trovo con la sua miglior espressione di scherno e disprezzo dipinta sul volto. A volte ci aggiunge anche compassione, raramente tenerezza.
Ogni maledetto giorno sfodera un nuovo arsenale di sfumature espressive e io mi maledico perché le leggo tutte e mi consumo cercando di interpretarle.

È un romanzo che mi ha tolto il fiato, non tanto per la suspense, quanto per l’intensità dei temi trattati.
Kathleen ha avuto un passato doloroso: è stata rapita e violentata, e da questa violenza è nata una figlia. Questa sua prima esperienza con gli uomini è stata così traumatica da rimanere l’unica con l’altro sesso.
Da anni vive in funzione di sua figlia. Nonostante sia di buona famiglia, in carriera e single, ha un rapporto estremamente positivo con la bambina e si è documentata per avere una capacità educativa all’altezza di una buona madre.
Un giorno, di punto in bianco, spunta un cacciatore di dote che reclama la paternità di Scarlett. Questo risveglia in Kathleen tutto lo sgomento, la paura, il dolore per un trauma che non ha ancora superato, e scombussola completamente la sua vita familiare.
Per contrastare quest’uomo disgustoso e tentare di piegare a suo favore il pronunciamento del giudice, Kathleen e William, il suo avvocato, si accordano in un matrimonio di convenienza.
Naturalmente accade quello che immaginiamo, cioè che questo rapporto si rivela, col tempo, sempre più intenso e passionale.
È un crescendo affascinante, dato che i due protagonisti hanno entrambi un’indole forte e battagliera. William, nonostante oggi sia un ricco avvocato, proviene da Harlem, era un ragazzo di strada ed è stato in prigione, e per questo mantiene ancora un carattere rude, scortese, graffiante, in linea con il suo soprannome di “giaguaro”. Non è per niente portato a parlare di sentimenti, e sarà molto dura portarlo a esprimere quello che prova nei confronti di Kat, sfidando, peraltro, gli accordi che prevedono un matrimonio temporaneo e fittizio.
Il suo punto di vista, comunque, non è indagato moltissimo; il lettore segue più da vicino quello di lei, che, pur essendosi innamorata, non scorge nella controparte una persona amorevole, ma un uomo scostante che manda frecciatine, alla continua ricerca dello scontro, in un atteggiamento portato più ad allontanare le persone che ad avvicinarle.
Quando Kat vede che la figlia, nonostante i loro tentativi, si affeziona a Will e lo desidererebbe come padre, si spaventa e inizia a soffrire sia per il suo cuore che sta per essere spezzato, sia per il dolore che la risoluzione del matrimonio provocherà a Scarlett.
Inutile spoilerare sul finale, ma quello che vorrei sottolineare è che la storia è stata, per la mia esperienza di lettura, estremamente angosciante: pensare di perdere un figlio e di doverlo consegnare al proprio stupratore, ma anche dover accettare di seguire il percorso della giustizia (che, lo sappiamo bene, non sempre porta all’esito sperato), concedendo gli stessi diritti a persone che non dovrebbero averne.
Anche i protagonisti hanno creato tensione: William è un uomo così duro, graffiante, che non è affatto scontato che la grande carnalità e passione che c’è tra lui e Kat riesca a vincere lo scoglio della loro relazione fittizia.
È una situazione che lascia sulle spine fino alla fine. Un romanticismo difficile. C’è passione, ma anche tenerezza, quella con cui si tenta di lenire la sofferenza, quella che crea una vicinanza empatica. Kat e Will, nonostante si scontrino continuamente, sono in sintonia sugli aspetti di fondo, sul voler bene a Scarlett, sui loro valori, e non possono nascondere l’istinto di proteggersi l’un l’altro.
Non è un romanzo romantico nel senso classico, con gesti eclatanti o pieno di rosei sogni, ma al contrario, una storia sofferta, straziante, angosciante, nella quale non si vede l’ora di seguire il filo dorato che ci guidi verso l’uscita.
Quindi assegno tre asce di violenza, per le tematiche trattate che mi hanno toccata profondamente, e tre fiamme di sensualità. La qualità dello stile dell’autrice è impeccabile; pungente, avvolgente, colorato, bollente ma mai eccessivo o volgare.

Lo guardo. Bellissimo e invincibile.
Amo il suo atteggiamento arrogante.
Amo la sua iracondia.
Amo il senso di protezione che mi trasmette.
Amo che percepisca il turbamento che mi agita da ieri sera e tenti in ogni modo di dissiparlo.
Amo il rispetto che mi dimostra.
Amo lui.
E non dovrei.
So che mi smarrirò. Lui è l’esempio che l’amore non mi farà diventare una persona migliore. Lui farà regredire le farfalle che ormai abitano il mio stomaco a larve striscianti.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio