Recensione: “Banned: Proibito (Rules&Bullets Series #1)” di Belle da la Nuit
Esiste una linea di demarcazione che divide ciò che è lecito dal proibito e questo Dave Russo lo sa. Figlio di uno degli esponenti maggiori della malavita americana, è nato per diventare il re di Chicago e di tutti i traffici illeciti della famiglia. Ma esistono cose proibite persino a lui.
In un mondo dove fingersi qualcosa che non si è, è l’unico modo per rimanere in vita, dove abbassare la guardia significa morire. In un mondo dove non c’è tempo per i sentimentalismi e dove l’amore sembra essere impossibile da raggiungere, Dave Russo e Morgan Cooper, socio in affari e acerrimo nemico, si incontrano.
E si cercano. E si bramano.
Proibito è accettare la propria natura.
Proibito è essere attratti da una persona dello stesso sesso.
Proibito è tradire.
«Siamo sesso, Dave. Siamo due diavoli, due demoni infernali. Siamo i padroni del mondo».
Banned – Proibito, una storia di mafia, una storia d’amore.
Sono presenti scene esplicite di sesso.
Primo romanzo stand-alone della serie Rules&Bullets.
Fonte della trama: Amazon
«Lo senti?» gli chiedo spingendomi su di lui. «Lo senti?» alzo la voce stringendogli i polsi. Lui boccheggia. Non risponde. Mi fissa tra il terrorizzato e il bisognoso non sapendo bene quale delle due condizioni scegliere, ma lo so che sente il mio uccello duro su di sé, perché io sento il suo. «Questo è il nostro modo di essere amici, Dave. Abituatici» rantolo e poi lo bacio. Forte, in modo violento, esattamente come siamo io e lui. Lui scalcia, tenta di disarcionarmi come fosse un Mustang di razza, allontanandomi da lui, ma io mi sono rotto di essere spinto via. Mi sono rotto il cazzo di aspettare. Lo mordo, lo tengo fermo perché so che mi vuole, come io voglio lui, così affondo i denti nel suo labbro, forte, per ricordargli che non sono uno senza coglioni. Che sono un fottuto bastardo come lui.
È mio. Lui è mio.
Si tratta di un mafia romance con protagonisti decisamente ricchi di testosterone, che devono fronteggiare una passione gay in un mondo, quello mafioso, dove il codice di comportamento lo vieta.
È un romanzo passionale, intenso e tormentato, condito da moltissima adrenalina, suspense e azione.
Lo stile è impeccabile, senza neppure un refuso.
Ritmo, psicologia, erotismo, crudezza sono al top; ogni singolo aspetto di questo romanzo mi ha solleticato le papille, senza deludere le aspettative, senza cambiare rotta all’improvviso sulle caratterizzazioni, senza pentimenti sulle decisioni che un capoclan deve prendere.
In merito alla violenza riscontrata: l’autrice non ha paura di osare, di spingersi oltre i limiti morali. I protagonisti ci faranno talvolta inorridire, altre rimanere a bocca aperta. A volte vorremmo picchiarli, altre abbracciarli.
Dave e Morgan sono due personaggi che si trovano in ruoli analoghi, nei loro clan, ma sono totalmente diversi: il primo è una miccia accesa, impulsivo, incontenibile, sottoposto a pressioni sull’onore e la famiglia che gli impediscono di essere se stesso, persino nella sua stessa pelle, nella sua solitudine. Morgan ha una famiglia più presente ed è l’icona del controllo e della “poker face”. Il fuoco e il ghiaccio, che inizialmente cercano di estinguersi e allontanarsi a vicenda, ma che scopriranno di non poter resistere alla legge dell’attrazione. Purtroppo, non sono uomini comuni, non hanno il diritto di vivere la loro vita senza considerare la loro attività, e le loro famiglie sono solo temporaneamente in affari insieme.
Affari, violenza, racket, bande rivali, vendette familiari, tutto si insinua tra loro in un intreccio ricco di suspense e di colpi di scena.
È una lettura molto intensa, politicamente scorretta, così come la mafia è, ma anche passionale, come lo è l’attrazione.
Bellissimo.
Oscuro. Selvaggio. Indomato. Dave è tutto questo e anche di più. Lo vedo mordersi il labbro inferiore poi deglutire. Toglie piano la lama dalla mia gola, butta a terra il pugnale, mi prende con forza per la nuca e mi tocca la bocca con un dito. È sul bordo di un baratro, non sa se buttarsi e rischiare la vita o tornare indietro. Ma sotto ci sono io ad aspettarlo, così, bastardo fin dentro il midollo, schiudo le labbra. La sua espressione si fa cupa, intensa. Non resiste, lo so. Conosco benissimo le dinamiche di ciò che prova così lo seduco ancora. Voglio che precipiti. Voglio che da quel dirupo ci cada inesorabilmente. Lecco la punta del suo dito.