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Recensione: “La contessa segreta” di Eva Ibbotson 

In questo romanzo niente e ciò che sembra. Anna, la nuova domestica dell’antica magione di Mersham, cerca di nascondere le sue nobili origini dietro a una cuffietta e un grembiule inamidato. Rupert, il conte di Westerholme, sta per sposare Muriel, ma è segretamente innamorato di Anna. Muriel, all’apparenza fidanzata buona e devota, è una meschina arrampicatrice sociale e sostenitrice di teorie proto-naziste. Per fortuna anche Proom, l’irreprensibile maggiordomo, non è cosi ligio al dovere come ci si aspetterebbe…

Fonte della trama: Amazon

Mi ha parlato di quest’Autrice una mia amica, raccontandomi di un suo spiritosissimo libro per bambini. Cercando online ho poi scoperto questa sua raffinatissima opera, che ho trovato usata, e posso dire che è veramente valsa la pena di procurarsela. 

Una storia delicatissima e dal ritmo incalzante che cattura l’attenzione del lettore sin da subito; partendo dalla Russia imperiale e dalla vita dorata di una famiglia di principi, le vicende di Anna arrivano sino in Inghilterra, dove la giovane troverà lavoro come domestica in una casa signorile in campagna. 

Anna è costretta a lavorare per mantenere la mamma e il fratello, che studia in un prestigioso collegio. Con grazia e modestia nasconde a tutti le sue nobilissime origini e lavorando sodo conquista la stima del personale di casa e, soprattutto, del giovane Lord.

Il ragazzo, superstite della Prima Guerra Mondiale, è però fidanzato con una donna ricca, che dovrà risollevare le sorti della proprietà in grave decadenza. 

Naturalmente, nulla è come sembra e se Anna nasconde dietro il grembiule da cameriera le sue nobili origini, la fidanzata ricca cela un animo crudele che non tarderà a svelare. 

Ricco parterre di personaggi comprimari e figure caratteristiche che arricchiscono la storia e la rendono ancora più vivace.

Lo stile di scrittura della Ibbotson è scorrevole e appassionante e il romanzo è adatto a tutti, anche a lettori più giovani, merita una rilettura attenta; i soggetti dei romanzi questa autrice sono di solito fantasmi e streghe ma Anna, principessa russa, è senz’altro una creazione della levatura di Jo March e delle sue sorelle.

Imperdibile per chi ha nostalgia di un certo tipo di scrittura, elegante e pulita senza essere ridondante.

 

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