Recensione: “La verità su David Raker” di Tim Weaver
Tre giorni dopo Natale, una donna entra in una stazione di polizia di Londra. Non ha con sé un telefono né un documento d’identità, solo un pezzo di carta sul quale è scritto il nome di colui che, a quanto dice, è suo marito: l’investigatore David Raker. L’uomo acconsente a incontrarla, sconcertato. Sua moglie Derryn è morta otto anni prima, dopo una lunga battaglia contro il cancro. Eppure quella donna le somiglia molto e conosce dettagli privati della loro vita trascorsa insieme. Ma Raker sa che non può essere sua moglie… non può essere vero. Dimostrarlo, tuttavia, non è semplice tanto più che anche il certificato di morte di Derryn sembra scomparso nel nulla. Nell’attesa che si faccia chiarezza, la misteriosa donna viene ospitata dalla polizia in un luogo segreto, ma quando scompare i sospetti ricadono inevitabilmente su Raker. Perché il destino è stato così beffardo da metterlo faccia a faccia con il proprio tragico passato? E dove è finita la misteriosa donna? Il nono capitolo della serie che vede come protagonista David Raker, l’investigatore specializzato nella ricerca delle persone scomparse. Un’indagine che sfida le leggi della ragione e riscrive le regole del gioco.
Fonte della trama: Amazon
Salve, Fenici!
Siamo nel periodo natalizio e David Raker riceve una strana telefonata da una stazione di polizia; qui verrà avvisato della presenza di una donna che dichiara di essere sua moglie, ma, come tutti sanno, la sua consorte è morta da otto anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro.
Il protagonista era un giornalista, successivamente specializzatosi come investigatore nella ricerca di persone scomparse, e dovrà dimostrare che quella non è sua moglie Derryn. Nell’attesa che si faccia chiarezza, la misteriosa donna scompare e i sospetti, ovviamente, cadono sul protagonista. Da qui ci sarà un susseguirsi di fatti e misteri, che tengono incollati alla lettura, ma, come sempre non vi svelerò di più.
È la prima volta che leggo un libro della serie con protagonista David Raker e l’ho trovato… decisamente WOW! L’autore, Tim Weaver, è geniale: ti lascia divorare dalla curiosità parola dopo parola e non sto esagerando! Infatti, è la prima volta che un thriller psicologico mi tiene sulle spine e mi fa annaspare in un alone di mistero, tanto da intripparmi il cervello e non riuscire a capacitarmi di quanto stessi arrancando nel venirne a capo. Alla fine, nonostante fossi riuscita a stare al passo con l’autore, sono comunque rimasta sorpresa di scoprire chi fosse il colpevole. Ed ecco da dove esce il mio wow iniziale: sono rimasta completamente sconvolta per come l’autore sia riuscito a confondermi totalmente.
Consiglio la lettura di questo libro e, anche se non ho letto gli altri della serie, sono sicura che sono tutti geniali, allo stesso livello di questo nono capitolo.
Non posso che augurarvi, quindi, buona lettura.