Recensione libri

Recensione: “Natale a Pride” di Jill Sanders

Parti per un magico viaggio e fai ritorno a Pride, nell’incantevole Oregon. Vieni a conoscere nuovi personaggi e scopri come i Jordan danno loro il benvenuto in questa speciale novella natalizia.

Alice McKinney avrebbe dovuto essere a casa per le feste, ad assaporare le torte fatte in casa da sua madre e il tacchino fritto di suo padre. Invece, per colpa di una bufera di neve, è intrappolata in un piccolo cottage in una località remota sulla costa dell’Oregon. E come se non bastasse, per alzare il livello di difficoltà, suo fratello ha mandato Eric, il suo migliore amico, a prenderla. Per farla breve, si ritrova bloccata insieme all’uomo che popola i suoi sogni fin dalla sua infanzia.
Avrebbe dovuto essere un semplice viaggio in macchina per fare un favore al suo migliore amico. Vai in California, prendi Alice e riportala a casa a Portland. Il tutto, passando quattordici ore in auto con la ragazza che desideri da sempre ma che non puoi avere: una bella tortura. Poi però è arrivata la tormenta che li ha costretti a rimanere bloccati nella location romantica perfetta. A questo punto, non gli resta che trascorrere le feste con la donna dei suoi sogni in un posto magico.

Alice ed Eric si conoscono da una vita; da sempre lui ha popolato i suoi sogni più erotici, irraggiungibile, ma sempre vicino. Migliore amico di suo fratello Chris, viveva praticamente dentro casa loro, dalla quotidianità della sua infanzia, all’inquietudine dell’adolescenza. Alice pensava di essere ormai quasi immune all’influenza che lui ha su di lei, quando suo fratello, decise di mandarlo al campus per portarla a casa, per le vacanza di Natale.

Il viaggio con Eric, sarà per Alice fonte di scoperta; una tormenta di neve obbligherà i due a fermarsi nella magica cittadina di Pride, e in particolare alloggeranno in un bellissimo cottage, dove finalmente i sentimenti sopiti, troveranno voce.

Un romanzo dolcissimo, carico di malinconia, nel quale la magia del Natale sembra essere quasi palpabile. Una cittadina all’antica, in cui le tradizioni segnano gli eventi più significativi. I paesaggi appaiono davanti ai nostri occhi, come delicati acquarelli, con tratti sommari ed evanescenti, ma quasi onirici. L’accoglienza calorosa degli abitanti, crea quel clima di familiarità, che spinge i due nuovi arrivati, a desiderare di non partire più. Un punto d’arrivo nelle loro vite, e nello stesso tempo un punto d’inizio come coppia; il romanzo giusto da leggere in un pomeriggio di pioggia con una bella tazza di thè aromatizzato vicino. Pride sembra quasi un’isola felice, un paesaggio utopico nel quale, anche le cose più spiacevoli, trovano una loro giusta soluzione; immergermi nella lettura dei passi in cui venivano descritti, i luoghi, i negozi e gli abitanti, mi hanno regalato, una sensazione di serena felicità, che da tanto non provavo nel leggere un libro. La trama è semplice, senza troppe pretese, ma a far da padrone in questo libro sono i sentimenti, teneri, appassionati e languidi, a volte prorompenti, ma sempre insostituibili protagonisti della vita. Sensuale, ma non eccessivo, si presenta come possibile lettura dai quattordici anni in su.

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio