Recensione libri

Review party con recensione: “Il principe Virtuoso – La maledizione #1” di Lina Giudetti

«SENTIRSI ATTRATTA DAL SUO CARNEFICE ERA L’ULTIMA COSA AL MONDO CHE AVREBBE VOLUTO…»

In una terra antica, divisa in due dall’odio e sulla quale incombe una maledizione che solo un principe virtuoso potrà spezzare, si intrecciano le vicende di due mondi in contrasto tra loro: nobiltà e borghesia.

Jamina è una giovane donna di rara bellezza con gli occhi verde giada e i capelli del colore dell’oro, che lavora nelle campagne. Un giorno, per ordine del re, viene costretta a trasferirsi a palazzo per diventare la vinificatrice di corte dove conoscerà i due principi e fratelli gemelli, Aiden e Aneirin. Entrambi bellissimi, con gli occhi azzurri come zaffiri e i capelli scuri, sono tuttavia l’uno l’opposto dell’altro: il primo arrogante, libertino e perfino volgare e il secondo dolce, educato e gentile.

Pur credendo di preferire il fratello buono e rispettoso, Jamina si ritroverà intrappolata in un’attrazione pericolosa verso il principe Aiden, diretto successore al trono, che inizierà a odiare non appena la obbligherà a diventare una cortigiana, la sua cortigiana… eppure, non tutto è come sembra e la fanciulla scoprirà che l’odio e l’amore sono le facce di una stessa medaglia.

Cosa può accadere quando una gazzella e un leone s’innamorano?

Fonte della trama: Amazon

In un tempo lontano… così ha inizio questo bellissimo romanzo di Lina Giudetti, il primo di una trilogia.

È ambientato in una terra felice, pervasa da pace e amore, governata da un Dio Creatore e popolata anche da ninfe dei boschi, folletti, draghi e pirati. In questo bellissimo luogo regna l’armonia, non esistono classi sociali e, ciliegina sulla torta, ci sono ben due prìncipi, che si contendono una bellissima fanciulla.

Come in molte storie però, la situazione si ribalta in maniera repentina, il giorno in cui la cupidigia prende il sopravvento, stravolgendo il modo di vivere della popolazione.

La terra felice diventa una terra di dolore, piena d’odio e violenza e ciò porterà il Dio Taranis a lanciare una terribile maledizione.

Questa fiaba, così la definirei in tutta la parte iniziale, mi ha trasportata in un luogo magico dove tutto può succedere.

Il romanzo scorre in maniera fluida, anche se c’è un brusco salto temporale di vent’anni; non ci si annoia mai e quando pensi che è fatta, e la conclusione è lì a portata di mano, la nostra autrice ci sorprende, con un capovolgimento repentino e un esito inaspettato.

I personaggi sono sicuramente fiabeschi; non mancano il drago custode di un tesoro (a cui si deve procurare una volta l’anno necessariamente del cibo), i folletti, dispensatori di consigli e magie e per finire c’è anche un Angelo biondo che non è altro che la bella Jamina, la vinificatrice di corte, contesa un po’ da tutti i giovani protagonisti.

Chi dei due principi sarà il famigerato “Principe Virtuoso”, che spezzerà la maledizione, è stato il dilemma che mi ha accompagnato durante tutto il racconto; non è infatti mai evidente, vista la continua evoluzione della personalità di entrambi.

Aiden, predestinato a succedere al trono è il mio preferito in assoluto, perché coraggioso e determinato, nonché molto affascinante. Aneirin, il principe gemello l’ho trovato fiacco e senza spina dorsale e, nonostante la sua dolcezza, ho percepito un non so’ che di subdolo.

I dubbi sull’identità del principe virtuoso aumentano quando arriva il pirata Tristan, essendo lui molto somigliante fisicamente al Dio Taranis che compare spesso in difesa di Jamina.

Il finale del primo capitolo della trilogia mi ha lasciata col fiato sospeso, in un crescendo che pian piano ha portato il racconto dall’essere una fiaba a diventare un romanzo con una sensualità e quel giusto erotismo, che mi ha spiazzata piacevolmente.

Ne consiglio sicuramente la lettura e aspetto con ansia il seguito.

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