Recensione: “Non combattere la scintilla (Soldati & Mercenari #1)” di Kasia Bacon
Con l’avvicinarsi del Festival delle Luci, le lanterne něssyriane di carta artigianale attendono la festa più importante dell’anno.
Anche la Casa di Combattimento Lyliňg si sta preparando ai festeggiamenti, spargendo sabbia fresca sull’arena e allestendo un combattimento contro il loro lottatore, l’imbattibile Yüuzuki Ōren.
Il suo ultimo combattimento, uno che non potrà vincere in alcun modo.
Con tutte le probabilità contro di lui, il bellissimo barbaro è praticamente già morto, a meno che il suo amante, Ĥaiatto Ẽkana, non gli dimostri di essere tanto determinato quanto intelligente e trovi il modo per proteggere l’uomo che vuole salvare a ogni costo.
«Sei tutto ciò che avrei mai potuto sognare, tutto ciò di cui avevo bisogno. Perfetto, tu sei perfetto e voglio che te lo ricordi. Vorrei solo avere un po’ più di tempo per amarti ancora.»
Non combattere la scintilla è un fantasy romance M/M in cui, in un mondo popolato da maghi, elfi e guerrieri, i due protagonisti sono un guaritore e una sorta di gladiatore.
È un racconto molto breve che narra il modo in cui i due amanti cercano di togliersi da una situazione scomoda: Yuu, il gladiatore, è una specie di schiavo e combatte in un’arena per l’imperatore, con risultati eccellenti. Viene messo alla prova e sfidato sempre più pesantemente, alla ricerca del limite a cui soccomberà. Entrambi i protagonisti sono quindi ben coscienti che è solo questione di tempo affinché avvenga qualcosa di terribile e irreparabile.
Per questo motivo Ĥaiatto, il guaritore, cerca una soluzione per salvare Yuu e poter vivere la loro vita insieme.
È evidente che si tratta di un racconto iniziale per una serie tutta da sviluppare dato che, da una situazione di partenza molto problematica, i due amanti finiscono per iniziare una nuova, sconvolgente e di certo appassionante avventura, con tutte le strade aperte davanti.
Lo stile narrativo è ricco, forbito, si abbina bene al genere fantasy perché pieno di colori e sfumature, capace di creare ambientazione in modo profondo. Questo consente al lettore di immergersi nella realtà narrativa con una concretezza meravigliosa.
Questo stile permane anche nell’esprimere la sensualità, e i momenti più erotici, che quindi risultano molto eleganti, a parte per l’inserimento di sporadiche e occasionali volgarità (a mio avviso introdotte volutamente per rendere più colloquiale il testo, con il solo risultato di far decadere frasi altrimenti poetiche, evocative, ricercate).
Suggerisco a chi, come me, ama godersi la storia senza tante anticipazioni e spiegazioni preliminari di saltare il glossario iniziale e partire subito con la lettura, perché l’autrice è stata perfettamente in grado di illustrare ogni elemento necessario alla comprensione del mondo fantastico nel corso della narrazione.
I suoi baci all’inizio erano sempre dolci e gentili, ma diventavano in fretta sempre più stuzzicanti, a invitare più coinvolgimento, solo per diventare infine sfrontati e dirompenti. Baciava come combatteva: testando l’avversario, dando via alla sfida, per lasciarlo senza fiato, paralizzato e del tutto annientato.