Recensione: Potere e Impero di Tom Clancy e Marc Cameron
Nel Mar Cinese Meridionale la tensione è palpabile. In risposta alle rivendicazioni della Cina sulle isole al largo di Taiwan gli Stati Uniti non cedono di un miglio, anzi, hanno intensificato la presenza delle loro navi. Come se non bastasse, mentre il presidente Jack Ryan cerca un dialogo con Pechino, un enorme mercantile cinese affonda in seguito a un’esplosione al largo delle coste di Seattle e, in una rapida successione di eventi, un attentato terroristico a una base petrolifera in Ciad uccide un soldato statunitense. Che dietro queste azioni di inaudita violenza si nasconda proprio l’ombra scura del gigante rosso? Con il G20 alle porte le relazioni tra le due superpotenze sono al minimo storico. E il mondo assiste con il fiato sospeso. Il presidente degli Stati Uniti si prepara ad affrontare un conflitto che sembra ormai inevitabile, ma suo figlio Jack Ryan Junior e gli uomini del Campus gettano nuova luce sull’intera vicenda: il sospetto che la serie di attentati terroristici orchestrati ad arte non sia da ricondurre a Zhao Chengzhi, neoeletto presidente della Repubblica Popolare Cinese, si fa sempre più fondato.
Recensione senza spoiler:
L’ultima volta che ho letto un libro di Tom Clancy ero solo una ragazzina. Avevo trovato “Caccia a ottobre rosso” bello ma pesante da leggere. Ora sinceramente non so se il romanzo in questione lo fosse sul serio o se semplicemente non ero pronta io ad approcciarmi a una lettura tanto impegnativa, dal momento che Tom Clancy è un abile narratore di fanta-politica e i suoi libri sono strettamente ambientati nel nostro tempo.
In questa sua ultima opera lo scrittore ci narra di un Jack Ryan invecchiato e diventato Presidente degli Stati Uniti, con un figlio omonimo che invece è un agente operativo sul campo. I problemi per padre e figlio questa volta sembrano essere stati creati dal Presidente Cinese. Quale piano nasconderà quest’ultimo contro gli Stati Uniti?
Come ogni romanzo complesso i personaggi che hanno una sostanziale parte attiva sono parecchi, ma malgrado ci sia un elenco completo ed esauriente di ognuno di loro all’inizio del libro (approvo moltissimo la scelta di inserirlo nelle prime pagine, perché leggendo con l’e-reader, risulta estremamente comodo), e malgrado per motivi familiari abbia dovuto leggere in modo abbastanza discontinuo, i protagonisti sono stati così ben caratterizzati che seguirli durante le loro avventure non mi ha creato alcuna difficoltà. Intendiamoci la descrizione non è assolutamente eccessiva o stereotipata, anzi essi risultano molto realistici nella loro intera dimensione umana. Alcuni sono oggettivamente più approfonditi di altri, ma il quadro d’insieme è perfettamente bilanciato e rende il testo comprensibilissimo e scorrevole.
Un altro pregio di questo romanzo d’avventura è il fatto di essere un enorme puzzle. Succedono tantissimi avvenimenti apparentemente staccati tra loro e non collegabili, ma piano piano che le pagine scorrono ecco apparire il classico filo che ricuce tutta la situazione ingarbugliata in un unico grande piano sovversivo. Anche qua devo dire che non ho faticato a comprendere come ogni fatto finisse collocato perfettamente nella trama, senza dover leggere la spiegazione finale abilmente narrata da un protagonista, che riassume in poche parole tutto l’accaduto per facilitare un lettore più disattento.
Concludo invitandovi a leggere questo libro, se vi piace il genere, rammentandovi che le storie d’amore sono solo appena accennate e che i fatti narrati, anche se in alcuni casi sono cruenti, vengono raccontati con delicatezza, perché non è l’horror che cerca l’autore ma una bella storia di coraggio, onore, amicizia e rispetto verso i valori umani e le persone senza distinzione alcuna.