Recensione: ”Affliction” di Jenika Snow
Prima di Cameron, non avevo mai conosciuto la vera oscurità… e non l’avevo mai desiderata così disperatamente.
Avevo lasciato che il mondo si abbattesse su di me e mi trascinasse a fondo, al punto che niente più aveva senso. Forse era quello il motivo per cui ora mi ritrovavo in quel casino? Forse era quello il motivo per cui mi ritrovavo con un uomo che ero sicura potesse salvarmi da un destino peggiore della morte. Anche se stare con Cameron e dargli fino all’ultima parte di me, l’unica parte che valeva qualcosa, ovvero il mio corpo, avrebbe potuto distruggermi, dovevo sopravvivere.
Signore della droga. Boss del crimine. Assassino. Avrei dovuto temerlo, inorridire di fronte a ciò che voleva da me, e da chi era. Ma, al contrario, mi sono ritrovata a volerlo accontentare, a volerlo compiacere, offrendomi completamente a lui.
Perché solo in quel modo potevo controllarlo.
Dal suo trono, Cameron Ashton regnava sul mondo della criminalità, della violenza e della depravazione. La sua spada era una pistola, e l’apatia il suo braccio destro. Sapevo che era pericoloso, che mi avrebbe spezzata senza pensarci due volte, ma era la mia unica possibilità, l’unico modo per sopravvivere.
Possessivo e maniaco del controllo, affermava di possedermi. E aveva ragione… possedeva ogni parte di me. L’oscurità in lui scorreva molto più potente e in profondità di quanto avesse mai fatto dentro di me. Forse, non eravamo poi così diversi. Forse, rinunciare al controllo per darlo a Cameron, offrendogli la mia stessa anima, rendeva me quella potente tra i due?
Forse, alla fine, sarei stata io a possederlo.
Attenzione: Il testo potrebbe trattare argomenti sensibili. Alla fine, questa è una storia d’amore, ma non una tradizionale.
Il romanzo è autoconclusivo e non fa parte di nessuna serie.
“Chi sei tu? … Sono un uomo con un passato che non vuoi conoscere! Sono un mostro sia fuori che dentro Sofia. Voglio di più, molto di più da te.”
Questo dark romance contemporaneo ha tutti i requisiti per gli amanti del genere, con la giusta dose di oscurità, trasgressione, sesso e violenza, ho spazzato via le pagine una dopo l‘altra in un crescendo sempre più intrigante. Il mio giudizio però è stato capovolto dall‘epilogo, che ho trovato precipitoso e anche troppo discostante dal ritmo tenuto durante il corso della lettura. Peccato perché il potenziale c‘era ed era anche accattivante.
Le scene di sesso sono esplicite, coinvolgenti, descritte in un crescendo di grande sensualità, ma adatte a un pubblico adulto.
La narrazione è lenta, soprattutto all‘inizio e l‘ambientazione è cupa e degradante.
Sofia non è una brava ragazza, proviene dai bassifondi e poiché non ha mai avuto niente dalla vita, non pretende nemmeno cuori e fiori.
Per sopravvivere fa due lavori e vive ogni giorno come se fosse l‘ultimo, l‘unica trasgressione che si concede è quella di ubriacarsi e andare a ballare in un club, vestita in modo sconcio e strusciarsi addosso agli uomini come una sgualdrina. Ma Sofia in realtà è una donna inesperta e vergine in cerca solo di un po’ di sollievo dalle brutture quotidiane.
In seguito a una aggressione conosce il suo salvatore, Cameron Ashton, proprio luomo giusto per lei, in grado di offrirle la giusta dose di oscurità.
“Ho la sensazione che tu sia la mia debolezza”. “Disse delicatamente, con voce profonda, come un coltello che accarezza il corpo, toccandolo a malapena, ma minacciando di tagliare. Allora sollevò la testa e mi fissò negli occhi, lo sguardo freddo, duro. Ero piccola, minuscola in confronto a lui”.
“E avere una debolezza è qualcosa che mi mette a disagio”.
Cameron è un assassino, un signore della droga, con un corpo immenso e pieno di tatuaggi e con un passato oscuro. Il rapporto tra i due è vincolato da un patto che lega Sofia a Cameron per due settimane, in cui lei sarà sua.
Cameron è un uomo misterioso e di poche parole, ricchissimo, con una guardia del corpo che cammina costantemente insieme a lui, è intimidatorio e dominante. È un uomo che nasconde ciò di cui ha bisogno e non vuole il conforto di nessuno.
I protagonisti sono ben assortiti in quanto due anime affini e unite dal dolore e dalla sofferenza e in questo la caratterizzazione dei personaggi è ben descritta. L’ambiente è congeniale all‘argomento trattato e quindi non compare la descrizione di grandi paesaggi ma perlopiù luoghi chiusi e strade desolate con prevalenza di dialoghi.
In questa atmosfera dove sensualità e mistero la fanno da padroni si instaurerà un legame tra i due molto particolare, tra colpi di scena e personaggi secondari ambigui e appartenenti al mondo oscuro della criminalità. Buona lettura!