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Recensione: “Senza alcun dubbio” Serie: Star Wounds Series#4″ di Veronica Pigozzo

Titolo: Senza Alcun Dubbio – Star Wounds Series 4
Autore: Veronica Pigozzo
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Eiffel
Genere: Contemporary Romance
Formato: Digitale
Prezzo: € 2,99
Uscita: 02/12/19

Serie Star Wounds
Vol. 1 In ogni tuo segno 23/1017
Vol. 2 Di tutti quegli occhi 21/04/18
Vol. 3 Nessun altro posto 28/01/19
Vol. 4 Senza alcun dubbio 02/12/19

Maricruz Ruiz ha un piano preciso, diventare l’incubo peggiore di quella che si rifiuta di chiamare “famiglia” e farsi rispedire nel Tennessee, alla sua vecchia vita. E Trenton Hill sembra proprio il mezzo giusto per raggiungere il suo fine: tatuaggi su ogni parte del corpo, piercing al labbro e nocche perennemente scorticate, il tutto condito da una pessima reputazione e da uno sguardo che trasuda odio verso il mondo intero.
Quello che Mary non può sapere è che Trent ha smesso di essere una persona poco raccomandabile e che da tempo tenta di tenersi alla larga da tutto ciò in cui lei vuole trascinarlo per i suoi scopi.
La strada verso la libertà è lunga e, nonostante il desiderio di vendetta occupi quasi tutto lo spazio, i sentimenti riescono a infilarsi nella sua corazza e a far vacillare ogni convinzione.
Che cosa accadrà una volta che le carte verranno voltate ed entrambi scopriranno chi hanno davvero di fronte?

 

Ben trovate, Fenici!
Oggi vi parlo di “Senza alcun dubbio”, quarto e ultimo volume della “Star Wounds Series”. Premetto che, al momento, non ho letto nessuno dei volumi precedenti, ma la trama e, diciamocelo, la copertina, hanno giocato un ruolo decisivo nell’attirare la mia attenzione. Solo dopo aver letto la prefazione dell’autrice ho scoperto che era il libro conclusivo. Ebbene, sono fermamente decisa a rimediare alle mie lacune!
Iniziamo con un breve sunto del romanzo.
La storia si incentra sulle vicende di due giovani, lei diciottenne e lui ventunenne, che si incontrano/scontrano per puro caso a una festa di liceali.
Trenton è un ex spacciatore, pentito per via delle continue rogne (o meglio, grandi guai) che ha causato alla sorella Ava, e al suo compagno, Mike. È “pulito” da un paio di anni, frequenta la palestra di Sam (uno dei protagonisti dei precedenti volumi) e lavora nello studio di tatuaggi del cognato.
Maricruz, o Mary (come si presenta a lui), è per metà portoricana e metà messicana, insomma, il sogno erotico per eccellenza del nostro protagonista. Appartiene però, ai Calaveras, la famiglia della mafia messicana che controlla Gadsen; ma non è granché felice della sua condizione: è segregata in casa contro la sua volontà e tenuta sotto stretta sorveglianza. La giovane odia profondamente la malavita, causa della morte prematura della madre (dovuta a un’overdose), e cerca in ogni modo di far incazzare il “fratello” (successivamente si scopre essere il padre) Hector, colui che l’ha strappata alla sua vecchia vita. Finora, però, i tentativi di Mary di esser cacciata non sono ancora andati a buon fine. È qui che entra in gioco Trenton: era un ex “dipendente” dei Calaveras (era chiamato “Spaventapasseri”) e il suo allontanamento ha suscitato molto risentimento, dando vita a non poche inimicizie. Insomma, è il ragazzo perfetto per il suo piano! In più, essendo stato un malavitoso, non può di certo essere una brava persona, non ha senso farsi scrupoli! Almeno così la pensa all’inizio la nostra protagonista… povera illusa!!!
Tornando alla trama, come già vi ho anticipato prima, i due si “conoscono” a una festa, dove lui tira un grosso bidone alla ragazza: era lì solo ed esclusivamente per “salvare” la sua migliore amica da quello che si rivela essere un rave a tutti gli effetti (tranquille, alla cara e dolce Xylia non è accaduto nulla, semplicemente la poveretta si sentiva fortemente a disagio nell’ambiente).
I due si ritrovano, successivamente, in un supermercato. Lui era lì per soccorrere il cognato, alle prese con le voglie da gravidanza della compagna, mentre Maricruz era momentaneamente scappata di casa per comprare un test (no, non è incinta, fa tutto parte del suo piano malvagio per far adirare il fratello/padre). Qui, il povero malcapitato di Trenton ha il fatidico colpo di fulmine: senza trucco e con abiti semplici, la “ragazza del supermarket” è decisamente mozzafiato e affascinante (alla festa aveva uno stile decisamente più… succinto, per non essere volgari). Però… insomma, non è proprio una santa (per svariati motivi) e il test ha cercato di rubarlo. Il negoziante si accorge del tentato taccheggio, ma interviene subito Trenton, da grande eroe a salvare la damigella in difficoltà. Paga lui la refurtiva e si interessa sinceramente alle condizioni della ragazza. Oh, in tutto questo lei ancora non gli ha rivelato il suo nome! Lui, però, sa che scuola frequenta, la stessa di Xylia, e con la scusa di salutare l’amica, va in cerca della sua bella per strapparle un appuntamento.
Insomma, tra alti e bassi, tra una tentazione (Maricruz cerca in ogni modo di far tornare il ragazzo sulla cattiva strada) e momenti parecchio dolci, i due iniziano a conoscersi e a frequentarsi. Iman, la guardia del corpo di Mary, nota la loro complicità e mette in guardia la ragazza: lo Spaventapasseri non fa per lei e il “fratello” (nessuno sa che in realtà è il padre, a parte i diretti interessati) non approverebbe mai. Tralasciamo, poi, il fatto che anche Iman è attratto dalla giovane! Comunque, a questo punto Mary è sempre più convinta che Trenton non sia così buono come vuol far credere, e va avanti col suo piano sempre più convinta. Fino a quando Trenton non scopre la verità sulla ragazza: dà letteralmente di matto e scatena la sua ira sulla giovane (no, non arriva ad atti di violenza fisica) che, pur di corromperlo, gli versa della droga in una bibita mentre sono in un locale. A fermare il ragazzo, interviene la guardia del corpo di Mary, che prende a pugni Trenton e la trascina via. Trenton viene preso dalla polizia, mentre Iman e la ragazza fuggono verso il club dei Calaveras. Qui, il caos. Il capo della famiglia mafiosa è all’ingresso, con le valige di Maricruz. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, non è lo Spaventapasseri, come sperava la giovane, bensì l’avvicinamento del suo sgherro alla sorella/figlia.
Mary ha appena ottenuto ciò che voleva: Hector Alavarez (padre e capo del clan Calaveras) la manda via, abbandonandola a se stessa e minacciando la sua vita se si fosse fatta rivedere a Gadsen (ah, ovviamente Iman non fa una bella fine, anche se non viene ucciso).
A salvarla dalla situazione sono Sam e Trenton che la incontrano alla centrale di polizia e, grazie al sangue freddo del primo, escogitano un “piano” per tenerla al sicuro. Tra discussioni varie, alla fine decidono di tenere Maricruz a casa di Ava e Mike, dove vive anche Trenton. I due dovranno dividere la camera e… beh, il resto è facile da immaginare!
Finalmente insieme, i ragazzi vivranno un piccolo idillio, fino a che Xylia, presa dalla gelosia, non fa una paternale a Mary, la quale decide di scappare. Incontra Iman (successivamente scopre che è scappato via dopo una serie di torture) e insieme vanno alla vecchia casa della ragazza. Solo una volta arrivati a destinazione, l’uomo rivela il suo piano: vendicarsi di Hector mandando indietro Maricruz in piccoli pezzi. Insomma, una scena non proprio carina. Per fortuna interviene il nostro eroe che, parlando e coinvolgendo il padre della ragazza, riesce a salvarla e a riportarla in quella che adesso è anche casa sua. Il classico lieto fine, tipico di queste vicende.
Come avrete capito, è un romanzo pieno di cliché e di avvenimenti triti e ritriti, ma a renderlo unico è lo stile dell’autrice, Veronica Pigozzo: fluido e scorrevole, tratta l’argomento con tatto e delicatezza. Piccoli errori nell’editing, ma di questi tempi ho notato che sono cose all’ordine del giorno.
Ho trovato un po’ troppo affrettati gli eventi, forse poco approfonditi, e parecchio sdolcinate alcune situazioni. Però è un mio gusto personale, anche perché nel complesso è davvero un bel romanzo! Non ci sono scene erotiche in senso stretto, appena qualche accenno e nulla di dettagliato, purtroppo; ammetto che sarei stata molto curiosa di scoprire questa parte dello stile dell’autrice.
Per quanto riguarda i personaggi, beh, sono due ragazzi appena maggiorenni, quindi pervasi ancora di quell’immaturità tipica della loro età. Purtroppo, almeno a mio parere, ho notato che le caratterizzazioni dei due protagonisti sono state poco approfondite: a libro concluso, ancora non riesco a definirli completamente. Ho però amato i personaggi che, almeno in questo volume, sono considerati secondari: la saggezza e la calma di Sam, la dolcezza infinita di Ava e la strana ironia di Madison (che si nota soprattutto nell’epilogo).
Insomma, un romanzo godibile, che lascia con piacevoli sensazioni. Leggerò sicuramente anche gli altri, per saperne di più e per conoscere meglio gli altri protagonisti della serie che, come annunciato dalla stessa Pigozzo nella prefazione, sono parte fondante anche di questo capitolo. Consiglio vivamente l’acquisto! Buona lettura, Fenici, e alla prossima!

 

 

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